Sabato sera ci siamo rilassati, divertiti. Il film francese “7 Uomini a mollo” certo non è un capolavoro di comicità, ma è adatto per la serenità che occorre in giorni di Festa, e, finalmente, senza citare il Natale, che già ci travolge, e senza battute stupide, spesso volgari dei nostrani cinepanettoni. E’ una commedia delicata, simpatica, che vede degli uomini che si mettono in gioco in uno sport da sempre considerato per donne, è l’emancipazione dell’uomo in uno svago che possa aiutare a superare problemi quotidiani, piccoli o grandi, mancanze di affetto o di principi morali o etici … E’ la rivincita su familiari, amici, critici, e fan di stupidi preconcetti. Il film scorre bene e, cosa che succede raramente, cresce col passare del tempo. Buona la scelta degli interpreti, ricordo: Mathieu Amalric, Guillaume Canet, Benoît Poelvoorde, Jean-Hugues Anglade, Virginie Efira, Leïla Bekhti, Marina Foïs … Bravo il regista, Gilles Lellouche, al suo primo film diretto da solo. Ci è piaciuta la sensibilità nascosta dei vari personaggi che esplode davanti a certi paesaggi e a certe situazioni che spesso guardiamo superficialmente …