Se su un aereo qualsiasi c’è un’avaria, l’aereo cade. L’aereo di Stato su cui viaggiava il Cavaliere è riuscito ad atterrare a Linate. Corrono voci: il pilota, comunista, non ha voluto portarlo a fare gaffes a Bruxelles; chi viaggiava con lui ha imposto l’atterraggio al pilota per non sentire più barzellette; in Purgatorio non hanno voluto chi purga i dissidenti dal Partito; all’Inferno i lussuriosi non hanno voluto uno scomodo rivale; in Paradiso hanno deciso di tenersi ancora Dio come leader.
Meno male che non è caduto nessun aereo, a prescindere da chi ci stava sopra! E poi, non sarà stato mica solo, altre, troppe persone avrebbero perso la vita con lui, troppo strazio per tutti i loro cari. La satira va bene, il confronto va bene, le barzellette vanno bene ma queste cose preghiamo che non debbano mai accadere. Ritornando al fatto di cronaca in se, la spiegazione può essere quella che il cavaliere è indubbiamente un uomo “fortunato”, forse perchè ha accumulato una fortuna, oppure perchè la sua idea di nuovo modo di fare politica ha avuto fortuna. Indubbiamente ha qualcosa di un famoso personaggio del fumetto che leggevo da bambino (se capita gli do una sbirciata anche adesso), mi riferisco a Paperon de’ Paperoni, cinico ed egoista e anche qualcosa di Gastone. Bella fortuna!
sarebbe stata anche una liberazione per bonaiuti che non doveva più giustificare le stronzate del cavaliere
ps: ho volutamente scritto con la minuscola il cognome infame.
…mi consenta…(!!!). Da quanto appreso al corso per passeggeri di linea fifoni, l’aereo non “cade”. Si schianta sì, ma tecnicamente non “cade”. Specie quello del berlusca. Purtroppo.
Bello qs!