3 pensieri su “Aspettando il 6 aprile …

  1. Il solo fatto di provare vergogna è già positivo, come è positivo il bisogno di espiare, in qualche modo. La cosa negativa è che se non fosse stato scoperto, avrebbe continuato imperterrito a percorrere la strada che evidentemente gli procurava emozioni forti.
    Si dice che non bisogna mischiare il pubblico col privato, che ognuno a casa sua può fare ciò che vuole, che quello che conta sono i risultati, forse non è proprio così! Dalle persone punto di riferimento, dalle autorità, dai leader si richiede che siano coerenti, che per primi facciano ciò che predicano, che siano di modello e di esempio. E’ il prezzo della popolarità, il prezzo del potere, della fama, portati alle stelle ma, se sbagliano, cadere dalle stelle fa molto rumore e molto male a chi cade.

  2. E io sono d’accordo con te. Chi sbaglia deve pagare. Ad esempio se Fini ha venduto al cognato la casa di Montecarlo, deve andarsene. Alla fine è stato più corretto politicamente Marrazzo: si è ritirato in convento a meditare sulle sue colpe per la vergogna verso figli e moglie…

  3. E’ il momento di lasciare ad altri gli onori egli oneri di governare questo Paese, così pieno di contraddizioni, così pieno di disorganizzazione, così ricco di bellezze non valorizzate, di geniali cervelli costretti ad emigrare per trovare spazi di crescita, di sostenitori e di oppositori scatenati. La statura morale è una virtù e come tale la si ottiene facendo sacrifici. Come ben sappiamo, però, è molto difficile che i miliardari sappiano farne. Mi piacerebbe che i berlusconiani la smettessero di difendere ad ogni costo una situazione che ormai è compromessa, mi piacerebbe anche che gli antiberlusconiani fossero più seri, più uniti, più organizzati con un programma, con un leader alternativo ben identificato, che ci dica prima quello che intenderebbe fare. Ma dai politici, tutti quanti, ormai mi aspetto ben poco.

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