Ed ora conosciamo Ivan, il capo dell’orda serba che ha impedito lo svolgimento della partita della Nazionale a Genova. Non entro nel merito di come si sono comportati Questura ed esponenti della FIFA, come spettatore mi è sembrato di capire che non ci fosse uno che si prendesse la responsabilità su cosa fare. Come succede sempre nel nostro Paese. Ci siamo abituati. Ma, una volta visto questo Ivan, per favore, non lo vogliamo più vedere. Mi rivolgo a giornali e televisioni che di ogni fatto non si limitano più a riportare la notizia, la cronaca, ma ne fanno un richiamo da Grande Fratello, per vendere di più e per l’audience.
L’assassinio di Sara è diventato uno show continuo su tutte le reti: amici, parenti, sconosciuti vengono intervistati e mostrati come attori o clown buttati allo sbaraglio. Non vogliamo più assistere a ricostruzioni della casa di Cogne o a racconti sulla banda della Magliana. Non vogliamo e non abbiamo bisogno di certi finti eroi. Pertanto non portate nelle nostre case, come novello Corona, un incappucciato terrorista da stadio, dove bambini e mamme volevano assistere al gioco del calcio. Un gioco, niente più.
Non solo per il caso Sara, ma anche per il serbo sta venendo fuori tutta una storia di pagamenti per fare casino, politica e addirittura coinvolgimento della mafia… Bah …
Forse serve un cattivo in ogni storia, qualcuno che debba prendersi tutte le colpe. A guardar bene, poi si scopre che le colpe non sono mai, o quasi, di uno solo.