6 pensieri su “Cercatori italici

  1. Cercare…cercare, mi viene in mente il vecchio Diogene, filosofo nella città di Sinope, celebre discepolo di Antistene di Atene il fondatore della scuola cinica.
    Ebbene Diogene disprezzava sfarzi, ricchezza e regole sociali, visse in una botte, si vestì di un semplice mantello, scalzo, mendicando il cibo, percorse le strade di Atene in pieno giorno con una lanterna accesa in mano per cercare l’uomo, ma non un uomo reale bensì l’idea dell’uomo teorizzata da Platone. Il famoso cinico non trovò mai quello che cercava e mi pare che anche la nostra ricerca di un uomo o di un partito a cui dare il nostro voto sarà altrettanto vana quanto attenta a non annichilare ciò che permette di esercitare appieno il potere che la Costituzione ha dato al popolo. Forse i padri costituzionalisti non immaginavano che ssessantasei anni dopo saremmo stati perplessi davanti all’articolo uno: possiamo esercitare la nostra sovranità ma mancano i candidati saggi. E poi, quella brutta legge elettorale, fatta apposta per fare il bello e il cattivo tempo infischiandosene da chi gli elettori vorrebbero essere governati.
    Sarà ancora da cinico armarsi di una lanterna accesa e cercare in pieno giorno?

  2. Vedo che molti hanno deciso un ritorno al passato recente orientandosi un’altra volta verso il cavaliere. Gli italiani meritano governanti anche peggiori di quelli che hanno avuto sinora.

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