16 gennaio 2015 - Disegnato a mano al PC. Per ingrandire cliccare sull'immagine
4 pensieri su “Chi va e chi viene …”
Occorre essere coerenti, chi ha dichiarato di essere Charlie deve esserlo sempre. Questo è riferito al fatto che la satira può essere non gradita, può essere a volte eccessiva ma non per questo deve essere punita con una carneficina, con una strage. Di questo passo colpe ben più gravi, per essere punite, occorrerebbe utilizzare intere divisioni di carri armati. In una società civile e democratica le azioni compiute diventano di pubblico dominio e sottoposte al giudizio di tutti. La libertà di pensiero e di critica permette di poter dire la propria idea. Occorrerebbe un po’ di tatto e diplomazia, chiamiamola educazione, ma chi fa della satira è praticamente esentato da questo, la cosa non darebbe il risultato sperato. Penso che comunque le persone prese di mira dalla satira siano tutti più o meno leader nel loro campo, politici, sportivi, militari, religiosi, comunque tutti uomini o donne che operano bene o male oppure così così. Secondo me occorrerebbe tralasciare di fare satira sulle figure di riferimento delle religioni, sono simboli la cui irrisione darebbe molto fastidio a tanti e non credo sia necessario coinvolgerli nelle umane vicende, di materiale ce n’è comunque molto.
da Facebook, Alfredo da Salina: Hehehe adesso cominceranno a diminuire i “charlie” perché l’imam ha parlato. Tanto per ricordarci che la laicità in questo paese è un optional!
Dicono sia una metafora usata dal Papa … Forse poteva farne una diversa, in questo particolare momento …
ma per secoli non dovevamo porgere l’altra guancia? allora la legge del taglione non è più una barbarie?
Occorre essere coerenti, chi ha dichiarato di essere Charlie deve esserlo sempre. Questo è riferito al fatto che la satira può essere non gradita, può essere a volte eccessiva ma non per questo deve essere punita con una carneficina, con una strage. Di questo passo colpe ben più gravi, per essere punite, occorrerebbe utilizzare intere divisioni di carri armati. In una società civile e democratica le azioni compiute diventano di pubblico dominio e sottoposte al giudizio di tutti. La libertà di pensiero e di critica permette di poter dire la propria idea. Occorrerebbe un po’ di tatto e diplomazia, chiamiamola educazione, ma chi fa della satira è praticamente esentato da questo, la cosa non darebbe il risultato sperato. Penso che comunque le persone prese di mira dalla satira siano tutti più o meno leader nel loro campo, politici, sportivi, militari, religiosi, comunque tutti uomini o donne che operano bene o male oppure così così. Secondo me occorrerebbe tralasciare di fare satira sulle figure di riferimento delle religioni, sono simboli la cui irrisione darebbe molto fastidio a tanti e non credo sia necessario coinvolgerli nelle umane vicende, di materiale ce n’è comunque molto.
da Facebook, Alfredo da Salina: Hehehe adesso cominceranno a diminuire i “charlie” perché l’imam ha parlato. Tanto per ricordarci che la laicità in questo paese è un optional!
Dicono sia una metafora usata dal Papa … Forse poteva farne una diversa, in questo particolare momento …
ma per secoli non dovevamo porgere l’altra guancia? allora la legge del taglione non è più una barbarie?