Stamattina al supermercato, un vero delirio. Impossibilità di muoversi con i carrelli, file ai terminali per la scelta degli auto-sconti, file alle bilance, file da botte ai banchi del pesce e della gastronomia con attese di centinaia di numeri … Incontri e commenti, saluti, scambi di auguri bloccavano i corridoi … Per il clima festivo o per nervosismo, mi son messo a canticchiare, quasi curvo sul carrello al limite della pennichella, a volume slow-ninna-nanna: “A Natale puoi … fare quello che non puoi fare mai … e a Natale si può fare di più … a Natale si può amare di più … e bloccato col carrell non puoi uscire da qui … a Natale … E’ Natale e che bal …!”. Una giovane signora ha continuato sullo stesso ritornello: ” …E’ Natale e non posso fare ciò che voglio … E’ Natale e qui siam tutti sclerati!”. Uno sguardo reciproco di compassione e ci siamo fatti compagnia mentre il suo compagno faceva la coda al banco macelleria e la mia dolce consorte faceva la fila al banco formaggi … In certi momenti nasce ancora la Solidarietà umana con la S maiuscola … Rasserenato e riposato, perfino il pagamento automatico mi ha autorizzato velocemente, senza farci fare la fila di rilettura … La mattinata sembra essere sul giusto binario …
via mail da Carlo: Lo so perchè in quel supermercato ci lavora mio figlio come responsabile della spesa on line. Buon capitone a tutti quelli a cui piace !
via mail: Io non ci ero arrivato, siete entrambi degli “strateghi” formidabili! (Frank e Luigi)
via mail da Gigino: E TU COME FAI A SAPERLO ? FORSE PER COMPRARE IL “CAPITONE” ERI IN FILA DALLA NOTTATA?
BUONA DIGESTIONE … E ATTENZIONE A TUTTI …SPECIALMENTE AI PENSIONATI …. A NAPOLI SI CONSERVA ANCORA L’ORRIBILE ABITUDINE DI BUTTARE L’ULTIMO DELL’ANNO LA ROBA VECCHIA DAL BALCONE …. NON SO SE MI SPIEGO …..
SU COL MORALE è SOLO UNA BATTUTA E BUON 2014 A TUTTI
via mail da GIANNI: si potrebbe dire a quelle persone che sono in fila che il mio gatto, Marek, si rifiuta categoricamente di mangiare spigole ed orate di allevamento mentre divora senza ritegno il pesce azzurro. La cosa mi insospettisce!!!!!
@Carlo: … allora le mie non sono esagerazioni …
Vigilia di Natale. Esselunga di Settimo Milanese, ore 7,30, tre persone in attesa dell’apertura. Ore 7,45, una settantina di persone in attesa dell’apertura. Ore 7,55, circo 150 persone in attesa dell’apertura.
Ore 8,00 aperutura del negozio: una folla di scalmanati corre verso il banco del pesce per prendere i primi numeri.
Ma da quelle parti la gente è forse impazzita !
Chissà se Franco era fra questi !
P.S. Gran parte del pesce da forno arriva da un allevamento in Sardegna di proprietà dell’Esselunga
Ogni anno tutti si propongono di pensare ai regali di Natale per tempo. Peccato che un anno è lungo e alla fine ci si dimentica. Ci si ritrova allora, ancora una volta, con poco tempo e tanti regali da fare (e pochi soldi da spendere). E’ poi facile che si scopra casualmente che il tal parente o amico ci farà un regalo importante… non vorremo mica essere di meno! Quello che avevamo previsto non va più bene, occorre rivedere l’associazione nomi-regali. Dobbiamo sdebitarci per una cortesia ricevuta? La cassetta di vini per il medico così gentile, che ha curato amorevolmente il nonno? Poi gli amici dimenticati nella lista, occorre rimediare! Con queste situazioni ecco la corsa degli ultimi giorni, si entra nei negozi, si guarda in giro … mannaggia, i prezzi sono alti, le cose belle costano troppo e quelle a buon mercato sono una schifezza! Magari un libro… magari una pianta… una bottiglia particolarmente buona di vino…. no! Trovato! Una bella e calda sciarpa di lana!
la folla in questi ultimi giorni è un ritratto della crisi, per spendere qualcosa la gente ha dovuto aspettare lo stipendio e tredicesima, prima proprio non poteva