Ieri sera a teatro, quattro passi da casa, abbiamo visto “I suoceri albanesi”, una commedia all’italiana contemporanea di Gianni Clementi che racconta la storia di una famiglia come ce ne sono tante intorno a noi. Il politico di sinistra che crede in certi valori, la moglie che, con lui, ha creduto negli stessi valori e nell’emancipazione, ora dedita alla cucina molecolare, la figlia che non comunica con i genitori, è sempre alle prese col cellulare e i social network, trascura la scuola … a lei i genitori vorrebbero trasmettere suggerimenti etici e morali. Un’amica di famiglia, sotto analisi perché ha problemi per realizzarsi come donna, un vicino di casa alquanto strano e con tante manie completano il quadro. Quando nel tran tran intervengono due personaggi albanesi, arrivati con sacrifici in Italia e con voglia di inserirsi nel mondo del lavoro e nella società, le carte in tavola e le parole dette e ridette vengono sconvolte e, alcune, rimangiate … Il racconto procede a flash, abbastanza velocemente, con brevi intervalli musicali. Alcune battute veramente comiche e bravi i protagonisti: Francesco Pannofino in veste di capocomico, Emanuela Rossi bella e adatta alla parte affidata, molto caratteristici tutti gli altri. Sala strapiena.