08 feb 2012: Ieri l'incontro PdL-PD sulla riforma elettorale, finito bene ...
6 pensieri su “Disgelo …”
Nemmeno Mani Pulite ha reso candidi certi personaggi!
I partiti sono convinti che nel 2013 riprenderanno le redini del governo per ricominciare gli inciuci da dove li hanno lasciati, se li hanno lasciati! Forse avranno la sgradita sorpresa di essere screditati dagli elettori stessi, i quali si troveranno a dover votare chi li ha portati a dover pagare gli errori di chi ci ha governato negli ultimi decenni, quindi dai partiti. Difficile per chiunque è fare un passo indietro, ritornare a fidarsi degli stessi marpioni sarebbe da incoscienti, se non da irresponsabili. Ergo, ne vedremo delle belle qualora i candidati non siano come dice la parola stessa “candidi”, cioè nuovi, immacolati, intonsi, gente che ispira fiducia, di alto spessore, animati da entusiasmo, voglia di fare (non di arraffare), voglia di far crescere l’Italia (non il proprio conto corrente), voglia di costruire il futuro della nazione (non le loro seconde e terze case al mare e nei paradisi fiscali).
Grandiosa!
Saggio … Sono allineato …
Ci sono una serie di azioni che occorre fare quasi contemporaneamente, in una progressione logica dettata dalla necessità di modificare non una cosa, ma un sistema di cose che ha portato all’inefficienza, allo spreco di risorse, al caos di governo. Cambiare la legge elettorale va bene, occorre però mettere mano alla drastica riduzione dei parlamentari e dei loro privilegi fuori da ogni logica, alla decimazione delle auto blu, alla regolamentazione capillare e trasparente del finanziamento ai partiti e ai giornali. Questo va fatto seguendo un flusso logico, poichè non avrebbe senso rifare solo la legge elettorale senza modificare di pari passo tutto il contesto che è oggetto della legge stessa, i partiti e i loro rappresentanti in parlamento, le remunerazioni e i finanziamenti. Un’altra cosa che dovrebbe essere subito modificata è il sistema di pagamento dei “portaborse”, i quali devono essere stipendiati dal parlamento e non da chi li sceglie, non dai parlamentari direttamente. Tutto deve essere fatto “a prova di imbroglio” poichè qua in Italia, e forse non solo in Italia, le tentazioni sono irresistibili e in genere le occasioni provocano cedimenti d’onestà e questo è meglio evitarlo….per forza maggiore.
Nemmeno Mani Pulite ha reso candidi certi personaggi!
I partiti sono convinti che nel 2013 riprenderanno le redini del governo per ricominciare gli inciuci da dove li hanno lasciati, se li hanno lasciati! Forse avranno la sgradita sorpresa di essere screditati dagli elettori stessi, i quali si troveranno a dover votare chi li ha portati a dover pagare gli errori di chi ci ha governato negli ultimi decenni, quindi dai partiti. Difficile per chiunque è fare un passo indietro, ritornare a fidarsi degli stessi marpioni sarebbe da incoscienti, se non da irresponsabili. Ergo, ne vedremo delle belle qualora i candidati non siano come dice la parola stessa “candidi”, cioè nuovi, immacolati, intonsi, gente che ispira fiducia, di alto spessore, animati da entusiasmo, voglia di fare (non di arraffare), voglia di far crescere l’Italia (non il proprio conto corrente), voglia di costruire il futuro della nazione (non le loro seconde e terze case al mare e nei paradisi fiscali).
Grandiosa!
Saggio … Sono allineato …
Ci sono una serie di azioni che occorre fare quasi contemporaneamente, in una progressione logica dettata dalla necessità di modificare non una cosa, ma un sistema di cose che ha portato all’inefficienza, allo spreco di risorse, al caos di governo. Cambiare la legge elettorale va bene, occorre però mettere mano alla drastica riduzione dei parlamentari e dei loro privilegi fuori da ogni logica, alla decimazione delle auto blu, alla regolamentazione capillare e trasparente del finanziamento ai partiti e ai giornali. Questo va fatto seguendo un flusso logico, poichè non avrebbe senso rifare solo la legge elettorale senza modificare di pari passo tutto il contesto che è oggetto della legge stessa, i partiti e i loro rappresentanti in parlamento, le remunerazioni e i finanziamenti. Un’altra cosa che dovrebbe essere subito modificata è il sistema di pagamento dei “portaborse”, i quali devono essere stipendiati dal parlamento e non da chi li sceglie, non dai parlamentari direttamente. Tutto deve essere fatto “a prova di imbroglio” poichè qua in Italia, e forse non solo in Italia, le tentazioni sono irresistibili e in genere le occasioni provocano cedimenti d’onestà e questo è meglio evitarlo….per forza maggiore.
bella vignetta !