Domande sul filo del ballottaggio aresino

QuiArese: Recuperiamo un po’ di lettere…

16 maggio 2012 – Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto numerose lettere da cittadini e personaggi pubblici che hanno preso parte all’ultima campagna elettorale. Ci scusiamo con i lettori e con chi ci ha scritto per non essere riusciti a pubblicarle mano a mano che arrivavano ma la mole di lavoro di questi ultimi giorni ci ha messi in crisi. Rimediamo parzialmente.

Caro QuiArese,
si avvicina il grande giorno del ballottaggio e tra poco la nostra Arese avrà un Sindaco. Come residente spero che l’eletto sia un perfetto Manager della Cosa Pubblica e agisca nell’interesse del Comune, considerato “Azienda di Servizi”, e dei suoi Clienti: i Cittadini, appunto. Ho letto i programmi sulle cose da fare, sulle finanze a disposizione, ma proprio sul “modo di gestire” la grande realtà aresina, vorrei porre alcune domande ai due Candidati:

1) Quali azioni pensa di attuare per la gestione delle risorse umane a disposizione per le attività e il buon funzionamento della macchina comunale?
2) Come pensa di razionalizzare e migliorare le risorse economiche, strumentali, informatiche e di vario tipo, a Sua disposizione, anche con attenzione a Ditte, Fornitori e Consulenti?
3) Crede che la Comunicazione tra la Sua Amministrazione e i Cittadini sia uno strumento di crescita di fiducia e di trasparenza e con quali mezzi vuole diffondere le iniziative e coinvolgere, periodicamente, nelle scelte sia i suoi Collaboratori che gli abitanti di Arese?
4) Come pensa di individuare criticità dei vari processi relativi alle attività coinvolte nella Gestione del Comune e del territorio e migliorarli?
5) Quanto crede sia importante individuare ed  esaminare periodicamente pochi e chiari indicatori che facciano capire l’andamento di Sue decisioni ed azioni relative al miglioramento dell’ambiente, alla soddisfazione del personale comunale e dei Clienti-Cittadini e alle finanze per il raggiungimento di risultati che portino Arese a primeggiare tra i Comuni italiani ed essere quindi un Comune Leader nel miglioramento continuativo?
Le mie semplici domande sono suggerite, come è noto, dal Modello del Miglioramento aziendale relativo alla Gestione per la Qualità Totale, nato in Giappone tanti anni fa e diffuso negli Stati Uniti negli anni ’50. Dopo un po’ di anni, ritengo che esso sia perfettamente in linea con i nostri tempi considerando ciò che oggi vogliono dalla politica i Cittadini: benessere, attenzione e informazione per se stessi, per l’ambiente che li circonda e per la gestione del danaro pubblico. Spero non sia troppo tardi per avere risposte. Comunque, buon lavoro al futuro Sindaco e grazie al perdente per l’impegno, anche futuro.  Francesco Gentile

NEI COMMENTI, LA RISPOSTA DEL CANDIDATO SINDACO DEL CENTROSINISTRA AD ARESE.

5 pensieri su “Domande sul filo del ballottaggio aresino

  1. Il guaio è che la bontà di un sindaco si giudica dopo almeno un anno dalla sua elezione, deve avere la possibilita e il tempo di lavorare per ottenere dei risultati che siano valutabili. Quello che conta sono i fatti, non le parole. Auguri di buon lavoro a tutti i Sindaci e Consiglieri Comunali eletti.

  2. QuiArese – Il Candidato Sindaco del Centro Sinistra, Augurusa risponde:
    17 maggio 2012 – Riceviamo e pubblichiamo questo intervento di Giuseppe Augurusa che risponde ad alcune delle lettere pubblicate un paio di giorni fa. Informiamo, scherzosamente, i candidati che dalla mezzanotte non pubblicheremo più nulla su di loro e quindi … hanno ancora cinque ore di tempo per eventuali altri interventi!

    Caro direttore,
    approfitto volentieri degli ultimi sgoccioli di campagna elettorale e della vostra ospitalità, per rispondere alle domande rimaste nel “cassetto” causa la congestione di notizie delle ultime ore e a me rivolte, ringraziando anticipatamente tutti coloro che le hanno formulate rivelando, al di la delle opinioni, un vero interesse per le sorti della cosa pubblica e quindi un senso civico di cui, spesso, sentiamo la mancanza.
    Egr. Sig. Francesco Gentile,
    L’articolazione delle sue domande mi consente finalmente di dedicarmi alla cosa a cui tengo di più, professionalmente parlando, lavorare con razionalità, per obiettivi e con buon senso e quindi procedo per gradi:
    1) Ho lavorato per otto anni all’ufficio del personale della Pirelli occupandomi appunto di gestione delle risorse umane, organizzazione del lavoro, razionalizzazione dei processi produttivi, tempi e metodi di lavoro e formazione dei neo assunti. Penso di conoscere sufficientemente le dinamiche che regolano i rapporti di lavoro, le dinamiche delle motivazioni professionale e della prestazione. In questi ultimi tre anni ho osservato (come Consigliere Comunale), una certa propensione all’uso della consulenza esterna quale facile scorciatoia alla valorizzazione delle risorse umane disponibili. Io credo, al contrario, che la ricerca e la valorizzazione delle competenze interne, pur disponibili, sia sempre una buona pratica amministrativa sia sul fronte della spesa che sul fronte della motivazione e fidelizzazione del personale impiegato
    2) Si può agire almeno su tre livelli: sul fronte della spesa è necessaria la valutazione analitica dei “centri di costo”, o se preferisce, una spending review che consenta di valutare il grado di sovrastima del bilancio che, come in ogni organizzazione, è sempre un po’ lievitato a seguito delle stime prudenziali dei settori, verificherò se è così anche nel Comune di Arese. Il piano e le norme sulla digitalizzazione della pubblica Amministrazione, l’utilizzo di sistemi open source, uniti all’adozione di procedimenti che, come la legge 231/10 applicata nel settore privato in rapporto con la pubblica amministrazione sulla certificazione dei flussi finanziari e sulla certificazione delle responsabilità dei procedimenti, possono garantire ciò a cui lei fa riferimento. Nei giorni scori come forse avrà letto, ho annunciato nel solco della trasparenza, anche i nomi dei possibili assessori in caso di vittoria, tra questi Eleonora Gonnella e Giancarlo Giudici, sono da considerarsi persone di grande esperienza e conoscenza dei meccanismi di cui sopra.
    3) Ho inserito nel programma amministrativo alcuni punti che vanno esattamente in tal senso che intendo perseguire: credo sia necessario in primo luogo rendere disponibile l’accesso on line dei Consigli Comunali, attuare completamente l’Anagrafe degli eletti (il testo che io stesso ho scritto e proposto all’allora maggioranza e che resta ancora incompiuto), migliorare l’accessibilità alla documentazione pubblica attraverso il sito comunale. Abbiamo inoltre previsto una quota di bilancio partecipato: sul tema si fa spesso confusione attribuendo a questo strumento una valenza ideologica ed immaginando risorse economiche indisponibili messe come specchietto per le allodole. In realtà si tratta di dedicare una quota della spesa possibile (oggi solo 812.000 eu per investimenti sul 2012), alla scelta collettiva tra una serie di priorità, attraverso consultazione pubblica. Questa modalità, come certo non le sfugge, introduce un elemento di forte coinvolgimento nei cittadini senza per questo, deresponsabilizzare chi governa.
    4) Se non comprendo male la sua domanda Lei fa riferimento a due aspetti: partecipazione del Comune in attività no core (partecipate) e gestione delle relazioni con gli stakehoders nel rapporto con il territorio (mi perdoni se ho frainteso la domanda). Nel primo caso credo che sia utile rafforzare i meccanismi di controllo della pubblica amministrazione nei confronti dei sistemi delle partecipate. In particolar modo alla scadenza dei contratti in essere dei general manager, attuerò quello che dovrebbe essere normale per le posizioni apicali di Governo: concorso pubblico sulla base dei curricula professionali; in altri termini non metterò coloro che non rispondano effettivamente alle competenze professionali richieste. Sul fronte della Governance territoriale ritengo che un grosso banco di prova sia rappresentato dalla storica questione dell’ex Alfa dove il Comune ha l’occasione di dimostrare che non può limitarsi alla funzione notarile della sottoscrizione delle decisioni altrui, a quella di esattore di opere ed oneri (oltre che dei tanti tributi), senza dire nulla sullo sviluppo urbanistico. In altri termini, deve recitare un ruolo sempre avendo ben presente il senso della misura.
    5) Lo scorso inverno nel corso di un’iniziativa organizzata dall’associazione Un forum per la città, abbiamo riflettuto intorno ad una collaborazione (su base volontaria), con un noto docente universitario che si occupa, tra le altre cose, del complesso tema della qualità della vita. In Italia alcune esperienze che misurano ciò che sembra immisurabile, ci sono e sono inevitabilmente connesse alle scelte dell’amministrazione pubblica. Intendo riprendere questo ragionamento con l’università in questione allo scopo di verificare se, accanto ad indici di buona amministrazione (che vadano un po’ al di la del customer satisfaction), si possano affiancare indici che ci consentano nel tempo di misurare l’effetto dell’azione amministrativa che, ovviamente, è solo un di cui della qualità dell’ambiente in cui viviamo ma è forse anche per questo che servono le Amministrazioni?
    La ringrazio per le sue puntuali domande anche perché, per una mezzora, mi hanno consentito di rammentare gli albori della mia professione quando mi occupavo di organizzare i processi just in time, le tecniche del problem solving, cioè buona parte di quelle tecniche importate dal Giappone a cui lei fa riferimento, poco prima di occuparmi oltre che del lavoro, anche dei lavoratori.
    Cordiali saluti

  3. Si, Carlo, l’ho scritto nella lettera che i principi di riferimento delle domande erano quelli del Total Quality Management che secondo me si possono applicare a tutti i tipi di gestione, compreso quella politica.

  4. Queste domande sanno molto di interviste sulla qualità, forse reminescenze di periodi lavorativi.
    Ma, occorre chiedersi: tali procedure possono essere applicate alla politica ? e sopratutto il politico risponderà mai compiutamente ?
    io credo di no, ma spero di sbagliarmi !

  5. Paul: Questo blog è veramente affascinante. Sei un blogger troppo professionale. Ho condiviso il tuo sito nei miei social network

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