18 dicembre 2015 – Tempo di Feste. Quello di Natale è il periodo che crea più attese nelle famiglie perché quel giorno è visto come la festa della famiglia, degli affetti che si rinnovano, delle parole che nel corso dell’anno si perdono nelle corse quotidiane e che possono essere ritrovate e, finalmente, dette… I bambini attendono l’arrivo di Babbo Natale e dei regali e anche gli adulti attendono regali, pur sapendo che spesso non sono proprio cose preferite, mentre si è fatta la corsa a comprare regali per gli altri che piacciono a se stessi… Nelle case addobbiamo l’Albero o il Presepe. O entrambi.
L’Albero, con le sue luci, palle colorate, nastri lucenti, simbolo della ricchezza e dell’abbondanza che ci auguriamo. Il Presepe, con le sue statuine, i paesaggi, i fuochi dei pastori e gli ori dei Magi, i vizi terreni dell’osteria e la luce emanata dalla sacra Famiglia, simbolo della speranza in un futuro di affetti, di unione, di fratellanza. Come scrive Luciano De Crescenzo, l’Albero simbolo della libertà e il Presepe simbolo dell’amore. (Foto 1)
L’avvicinarsi del Nuovo Anno, poi, crea sempre aspettative perché la speranza è che sia migliore del presente. Chissà perché, per tutta la vita, non giudichiamo mai positivo l’anno in corso e ci aspettiamo qualcosa in più, pur sapendo che non è facile mantenere gli equilibri raggiunti ed è difficile, anche se non impossibile, raggiungere livelli più alti. Ma, si dice, bisogna essere ottimisti e credere nelle premesse e nelle promesse: lo spettacolo della vita va avanti comunque.
Il 2015. Come cittadini, facciamo parte di una comunità, Arese, che ci offre un buon livello di qualità della vita rispetto ad altre realtà. Una statistica ci fatto sapere che Arese è tra i dieci Comuni più “ricchi” d’Italia (Il Sole 24 Ore – 16 aprile 2015): ciò non significa che tutti gli abitanti sono ricchissimi, sappiamo che ci sono famiglie in difficoltà, ma la media rende la nostra città “benestante”, e di ciò beneficia anche il nostro Comune che ci offre servizi che, pur con qualche criticità (alcune segnalate su queste pagine), sono di livello adeguato. La gestione ambientale dimostra un impegno concreto: punti di miglioramento ci sono, ma spesso anche qualche vandalo o incivile crea problemi.
Grandi opere: la nuova viabilità è ancora sotto esame continuo di singoli cittadini che esprimono giudizi o danno suggerimenti, anche attraverso social forum o stampa. La nuova biblioteca, convertita in Centro Civico, è in fase di realizzazione: i tempi di attesa sono stati lunghissimi per alcuni, ma i lavori per questo centro di aggregazione culturale e sociale sono partiti, tra pareri diversi e c’è chi non lo riteneva necessario, preferendo precedenze per realizzazioni ritenute più urgenti dal punto di vista di welfare. Per molti, il nuovo centro commerciale crea aspettative, per altri crea perplessità su traffico indotto e inquinamento: quest’anno ha visto crescere velocemente il complesso e anche grandi trasformazioni stradali in zona e ormai ci si trova di fronte a una realtà che dovrà essere ben gestita per il benessere della città.
La comunicazione tra istituzioni e cittadini non è stata continua, spesso non sono state date risposte oppure queste sono arrivate con ritardo o solo in caso di preoccupazioni evidenziate dalla società. Arese ha vissuto anche molti momenti di aggregazione con spettacoli, feste di piazza, raduni. Il Museo dell’Alfa Romeo è un possibile richiamo e anch’esso va seguito: le lamentele di mancanza di mezzi pubblici per farlo raggiungere dalla città metropolitana con facilità, non devono passare in silenzio. I trasporti pubblici da Arese a Milano hanno avuto cambiamenti e hanno funzionato bene nel periodo di Expo, rimane qualche perplessità sui tempi rispetto al vecchio percorso autostradale per il capolinea di Qt8: è vero che il percorso Arese-Rho Fiera dura in media 15 minuti, ma poi c’è da arrivare alla fermata della metro e aggiungere il viaggio per sette fermate in più di metropolitana con un costo maggiore rispetto a prima.
L’elenco dei Più e Meno potrebbe continuare a lungo, sfogliando le pagine di QuiArese di quest’anno, ma per questo ci sono poi gli esperti, i politici e i responsabili: noi abbiamo tentato di spiegare, anche con un po’ di teoria sui temi della Qualità Totale e della Sostenibilità, il significato di “miglioramento continuo”, l’importanza delle segnalazioni e dei reclami per attuare azioni di risoluzione problemi, con lo spirito di dare un contributo e uno stimolo, certamente non condannando chi si impegna nella gestione della città.
Il 2016. Cosa ci aspettiamo? Per non fare un elenco, facciamo solo un esempio che fa capire come sia importante non trascurare certe segnalazioni. Negli anni scorsi, abbiamo evidenziato l’importanza di salvare l’affresco sotto la meridiana, sulla facciata del palazzo del Comune che da su piazza della Chiesa Ss Pietro e Paolo. Ormai non si riescono più a distinguere i tratti delle immagini, i colori sono sbiaditi. Abbiamo sperato che con il rinnovo e la pulizia delle facciate del Palazzo, fatta in queste settimane, si potesse intervenire anche sull’affresco, ma, con sorpresa (Foto 2) abbiamo visto che, tolte le impalcature, addirittura esso ne è uscito danneggiato: un pezzo è caduto.
Ecco, noi per l’anno nuovo, come cittadini, ci aspettiamo, come tutte le famiglie, tra i tanti regali attesi, almeno uno: cose buone e poche distrazioni.
Tanti auguri a tutti, lettori e non, da Più o Meno!
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