Abbiamo fatto tanta satira su coloro che protestano per i pochi centesimi da sborsare per i sacchetti distribuiti da negozi e supermercati in alcuni reparti, perché ” … tanto già li pagavamo prima …”. Io avevo, però, precisato che c’è chi può non farci caso, perché più realizzato o fortunato, ma costui non deve dimenticare quelli che hanno una pensione al minimo e mille problemi.Dalla mia posizione di chi non si può lamentare, una domanda la devo porre: “Ma prima dell’attuazione di questa legge, anche in farmacia pagavamo 0,2 centesimi per la bustina dei medicinali?” E quante altre bustine che prima non pagavamo ora fanno tassa? Tutti faranno conti e diranno che si tratta di pochi euro all’anno di spesa, ma chi ha bisogno, con qualche euro può comprare del pane o del latte … o … un medicinale …
Da Facebook, AbbyLaus Stewart: le accuse sulla benzinanon vanno piùdi moda?
Alfredo la cosa peggiore è che qui anche la farmacia comunale prende 0,2 cent a vecchietti malati e bisognosi …
Si, è giusto non sottovalutare i problemi di coloro che devono fare quadrare i conti con stipendi o pensioni molto bassi, dove non è concesso il minimo errore. Fino ad oggi si presentavano nei supermercati con la loro sporta, in modo da non dover pagare i 10 centesimi del sacchetto. Quelli leggerissimi dei reparti frutta e forse qualche altro, erano gratis. Il fatto è che moltissimi non erano biodegradabili, quindi non rispondevano a quei requisiti anti inquinamento che è giusto rispettare. Oggi quelli si pagano. Giustamente il problema posto da Frank riguarda la fascia già più debole, che con questa sommatoria di centesimi, a fine anno si troverà con ancora meno risorse a disposizione.
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