Feccia … romana, ma anche del Paese

Suburra, quartiere malfamato, feccia … così dicono i dizionari. Noi abbiamo visto il film con questo titolo e la maggiore riflessione è che esso ha anticipato lo scandalo Mafia Capitale, ma rappresentando nel quartiere romano, tutto un modo di fare che è sparso per tutto il nostro Paese, con intrecci tra politica, chiesa, malavita fatto di potere, soldi, droga … L’Italia del novembre 2011 in crisi economica e politica, con un Capo del Governo e il Capo della Chiesa vicini alle dimissioni, vive giorni violenti e persone che possiamo sicuramente credere reali si muovono in un fango di sesso, droga, intrighi e omicidi, intrecciandosi con le storie personali dei vari personaggi legati dal filo dell’arrivismo a tutti i costi e ognuno senza un punto di riferimento importante. Il film mantiene l’attenzione dello spettatore dall’inizio alla fine, ha un ritmo veloce, colonna sonora azzeccata, una regia d’esperienza, quella di Sollima (ACAB, Gomorra …),  sulla base del romanzo di De Cataldo e Bonini. Attori bravissimi, con un Pierfrancesco Favino enorme e Claudio Amendola che dimostra maturità artistica. Impegno e merito anche per i giovani, tra cui Alessandro Borghi e Greta Scarano. Menzione d’onore per Elio Germano, ambiguo e veritiero. Si poteva fare meglio? Forse si, ma il film già così fissa un punto di storia attuale e realistica della nostra cara e bella Italia … complicatissima.

foto da internet

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