10 pensieri su “Fuori dal tunnel … (157)

  1. Francesca Boarolo, a me è capitato che al bar all’interno di una Clinica hanno chiesto il Green Pass anche se me lo avevano chiesto per accedere alla stessa Clinica … Ci si diverte …

  2. da Facebook, Francesca Boarolo:
    Guarda sono in ospedale proprio ora e nessuno ci ha chiesto il green pass durante le visite. Solo al bar ce lo hanno chiesto

  3. da Facebook, Diana DM:
    Francesco Gentile, per questo ho detto che c’è troppa ( ed inspiegabile) differenza tra le varie strutture. La situazione che ti ho descritto è l’attuale per me. Purtroppo, come mi racconti, non è la stessa ovunque. E questo non va bene

  4. a Diana DM : Anche a me per i vari interventi che ho subito si sono comportati allo stesso modo e ho vissuto giorni in ospedale senza poter vedere qualche mio parente. Ora le cose sono cambiate a MI, non ci sono neanche, in alcune strutture, disinfettanti per le mani nei corridoi e non misurano la febbre.

  5. da Facebook, Diana DM
    Francesco Gentile, inspiegabilmente pare esista una varietà di protocolli….( strano, certamente)
    Di recente sto frequentando ospedali: ad ogni mia visita all’entrata controllano Green pass mio( paziente) e del mio accompagnatore.
    Due giorni prima dell’Intervento(programmato) tampone ( in ospedale , non “ altrove) e quarantena fino al giorno del ricovero , visite parenti non ammesse nei reparti.
    Ps: naturalmente sono vaccinata, e ho già prenotato la terza dose.
    E mi fermo qui, ho già espresso la mia opinione sulla faccenda.

  6. da Facebook, Antonio Gagliardi:
    Francesco Gentile forse si fidano del medico che prescritto le analisi ed i controlli

  7. da Facebook, Nunzia Vallozzi:
    Francesco Gentile come dicevo sopra, ci sono reparti in cui fanno prima i tamponi, altrimenti non entri. Avranno dovuto fare delle scelte ed evidentemente, pur essendo un’idea geniale tamponare tutti quelli che accedono in ospedale, non è praticamente applicabile. L’acqua è poca e la papera non galleggia, mi sa…
    Alla luce di questo, chiedere a te paziente il green pass avrebbe ancora meno senso.
    Agli accompagnatori lo chiedono perché, anche se è oramai evidente che ci infettiamo pure tra vaccinati, è altrettanto evidente che l’impatto del virus tra i vaccinati è molto meno devastante. Quindi un accompagnatore con green pass può entrare perché garantisce più protezione per se stesso e per gli altri rispetto a chi ne è sprovvisto. Non una protezione totale, ahimé, ma quella al momento non è possibile. Per quella dobbiamo tornare al lockdown.
    Ti trovi?

  8. a Nunzia Vallozzi :
    Giusto il diritto all’assistenza per tutti, previsto nella nostra bella Costituzione, ma qui siamo in pandemia! Ho fatto le tre dosi, ma se invece io fossi “infetto” questo libero accesso garantisce medici, infermieri e altre persone? A me sembra un’altra regola fatta a testa di … cavolo (e, a una mia richiesta in merito, il personale delle accettazioni la pensa come me …). Anche perché, ormai è noto, chi è vaccinato non è detto che sia immune al 100% …

  9. da Facebook, Nunzia Vallozzi:
    Perché è accompagnatrice. Tu invece sei paziente e il nostro sistema sanitario, fortunatamente, non fa discriminazioni. Quindi anche se fossi no green pass, no vax, no sa cosa…non ti verrebbero negati esami diagnostici e cure. Detto questo, per alcuni esami e in alcuni reparti, fanno prima i tamponi.

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