Un pensiero su “Il Milanapoletano 34: Festival

  1. Un bel paragone, la giuria di San Remo e i giudici dei tribunali, la fama dei cantanti e quella dei nostri onorevoli più o meno onorabili. Anche li ci si deve esprimere, cantare meglio che si può, presentare canzoni che vogliano dire qualcosa di originale, che stimolino in chi ascolta qualche sentimento, non importa quale, basta che sia forte. E anche li, a San Remo, la giustizia non sempre trionfa. Immaginiamoci tutti i parenti di Albano, i vicini di casa, i conoscenti, i fans che debbano esprimersi col televoto. Se possibile voteranno lui, sia che canti bene o male, che dica cose importanti o banalità. In questo modo vedo una grande similitudine con le votazioni parlamentari. Cosa c’è di diverso? San Remo è uno spettacolo, quindi vale tutto ciò che faccia spettacolo. A Roma, il parlamento è una cosa seria e la gente si aspetta che gli onorevoli superpagati lavorino seriamente e con coscienza, idem per la giustizia.

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