Il Milanapoletano: n. 300

Trecento vignette de IL MILANAPOLETANO pubblicate su questo blog … Anni di satira che hanno visto cose brutte e belle avvenute nel nostro Paese. Proprio quando la libertà di espressione ha subito un duro colpo con l’attentato di Parigi, questo mio hobby arriva ad un traguardo importante. Perché continuare? Questo “personaggio”, nacque negli anni Settanta del secolo scorso, anni di gioventù, sulle tavole di legno che ci vedevano alla luce dei  minuscoli locali napoletani di “cabaret” o del “Teatro-cronaca” come un giornalista aveva definito il modo di fare satira del nostro gruppo “Più e Meno”. Anni di speranza, di sorrisi, di crescita, di dispiaceri e delusioni, quando si cercava di riflettere su ciò che ci accadeva intorno e di regalare un sorriso per non pensarci più di tanto … guardando al futuro. Il mio futuro vide passare Il Milanapoletano da Napoli a Milano, ovviamente per motivi di lavoro (già 40 anni fa al Sud c’era il problema di trovare lavoro …). L’uomo con il cappotto rattoppato che a Napoli guardava il Nord criticamente e al Nord guardava il Sud criticamente, diventava un “uomo” con impegni di lavoro, di famiglia, di bilancio quotidiano e le sue riflessioni sono diventate mano a mano non  una contrapposizione tra posti geografici, ma un punto di osservazione sul nostro Paese attraverso la satira su chi ci ha governato, di qualsiasi partito, di qualsiasi ideologia (in quando queste esistevano), di qualsiasi “programma” … Allora, permettetemi, Amici del blog:

TANTI AUGURI, VECCHIO MILANAPOLETANO !!!

n. 300 - 14 gennaio 2015 Disegnato a mano al PC. Per ingrandire, cliccare sull'immagine.

CIAO, Presidente Napolitano !!!

8 pensieri su “Il Milanapoletano: n. 300

  1. Scusa, dovevo accorgermi dell’ordine di grandezza un po’ basso. Confermo però tutto quanto ho detto, correggendo solamente il periodo di tempo interessato alla produzione delle 300 strisce.

  2. Grazie, Alfredo. Una sola puntualizzazione: le trecento vignette sono quelle che ho inserito nel blog negli ultimi anni. IL MILANAPOLETANO ne ha vissute molte di più!

  3. Auguri per l’obiettivo raggiunto dal Milanapoletano, da chi lo confeziona e sceglie le parole da inserire nei fumetti, giocoforza poche ma efficaci parole, potremmo definirle antesignane dei moderni tweet, piccole frasi con grandi significati. Auguri per le trecento strisce nell’arco temporale di quasi una vita, dove il protagonista non invecchia, non muta il suo stato sociale, mantiene invece la sua capacità di fare satira gentilmente e senza offendere. Se solo i grandi sapessero tenere in considerazione questi velati consigli……

  4. A me non piace Prodi, ne Veltroni, ne Fassino, troppo legati al vecchio partito comunista e già precedentemente scartati. Padoan mi è più gradito, la sua figura non è oscurata da pregresse vicissitudini parlamentari, è un tecnico e poi parla poco. Teoricamente mi piacerebbe una persona proveniente dal mondo della cultura ma credo che sarà impossibile poichè il Presidente della Repubblica deve essere anche un politico. Soprattutto deve essere il Presidente di tutti, che ascolta tutti, che dialoga con tutti. Non saprei dire se tra i più di mille politici italiani, quasi certamente il serbatoio di politici più grande del mondo, ci sia almeno una rosa di persone oneste, corrette, con tutti i requisiti necessari per aspirare alla massima carica dello Stato, la logica mi dice di si, facilmente e statisticamente ci devono essere almeno una decina di brave persone, integerrime, tra le quali scegliere il nuovo Presidente. Staremo a vedere, in questo caso, la capacità soprattutto della maggioranza di stupire con un nome inattaccabile l’intero elettorato parlamentare. Penso che la carica di Presidente della Repubblica non la si può dare ne per anzianità e ne utilizzando solo logiche di maggioranza politica.

  5. Anche a me, Gianni, non dispiacerebbe Prodi, ma penso sia già “bruciato”. Io non vedo male Padoan: mi sembra una persona seria. Sarebbe anche l’ora di avere una donna, ma ne conosco poche e bisognerebbe scegliere in campi diversi dai partiti … La Finocchiaro sembra già out e la Bonino ha grossi problemi di salute.

  6. giorgio è stato un buon presidente, anzi ottimo in alcuni momenti. Io non ho molti timori sul fatto che ne scelgano non all’altezza. Stranamente il parlamento italiano rinsavisce quando si tratta di scegliere il capo dello stato. alla fine credo che sarà prodi

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