“Infrastrutture e mobilità per vincere la sfida EXPO 2015”

Pubblicato il 13 febbraio da QuiArese:

Presso CCIAA –  Milano                                                                                    11.02.2014 

Ho avuto l’onore, come negli anni passati, di partecipare al Convegno inserito nella due giorni della MOBILITY CONFERENCE. Ho trovato molto interessanti gli aggiornamenti sull’avanzamento dei progetti legati ad EXPO 2015. Anche se molti relatori lo hanno detto un po’ sottotono, la mia paura è che i ritardi sono notevoli: passo quasi tutti i giorni per il sito in costruzione e davvero, a parte il cavalcavia sull’autostrada A8, vedo solo scavi e maggio 2015 è sempre più vicino. In questi ultimi mesi, poi, ci si è messa anche la pioggia, oltre alla burocrazia e alla mancanza di risorse economiche … Comunque, come al solito, riporto qui sotto i miei appunti per gli amici che hanno mostrato interesse.

                                    Foto F. Gentile

Saluti iniziali di De Albertis, Membro della Camera Commercio di Milano e Presidente Assimpredil Ance, che ha fatto un cenno alla mancanza di risorse che ha rallentato i lavori e costretto ad una riprogettazione di quanto inizialmente pensato. Ha messo in rilievo la necessità di completare le infrastrutture e la loro interconnessione, per far fronte all’arrivo di 20 milioni di visitatori, molti provenienti dai Paesi asiatici, specie dalla Cina e quindi ha auspicato un potenziamento dell’aeroporto di Malpensa, che va potenziato e non ridimensionato, insieme a quello di Linate. Occorrerà offrire servizi alle persone, decoro urbano, attrazioni turistiche e per il tempo libero per evitare che chi arriva, visiti l’EXPO e poi se ne vada in altre città europee … molte Aziende stanni investendo per rendere Milano una vera Smart-Cities e l’esempio di crescita del car-sharing è visibile a tutti: in particolare i giovani non ritengono più l’auto come Status Symbol, ma uno strumento per muoversi e ne fanno ricorso.

Il giornalista Luca Orlando de Il Sole 24 Ore ha introdotto i relatori con domande stimolanti.

Bifulco, Consigliere di Assolombarda, ha ribadito che EXPO è un’occasione di crescita, innovazione e competività e la Lombardia, a fronte di un investimento di 1mildo di euro, avrà un valore aggiunto stimato in 10mildi di euro, con una crescita di più punti di PIL che già adesso è il più alto rispetto a tutte le altre Regioni italiane, ne deriva che l’impegno deve essere di tutti e trasversale tra Pubblico e Privato. Ci sono 9 grandi opere da realizzare per le infrastrutture e le risorse non sono sufficienti eppure l’EXPO ha un obiettivo temporale che non si può rinviare. La MOBILITA’ è importantissima. La velocità media urbana di superficie a MI è di 19 km/h contro i 23 di Monaco e 28 di Amburgo. La rete ferroviaria urbana a MI è estesa per 18 km contro i 448 di Monaco al di fuori di proporzioni tra la maggiore area di Monaco rispetto a MI.

In Lombardia ci sono 0,63 km di autostrade per ogni 10mila abitanti, in Catalogna 1,59, nel Rhone-Alpes 2,8 e se il livello di congestione a MI è pari a 100, in Catalogna è 73, nel Rhone-Alpes è 25 … Trasporto aereo? Se 100 è il valore di connettività aerea intercontinentale di Londra, MI è a 23,5, Monaco a 45,6 e Francoforte a 92,6. L’accessibilità di Malpensa verso altri scali è al 28° posto nel mondo. Tutto questo tenendo anche presente che Linate e Malpensa continuano a perdere passeggeri. Nel 2011 Malpensa ne aveva avuto 19 milni, nel 2013 siamo scesi a 17,9. Unico a crescere è l’aeroporto di Orio al Serio. Su ciò ha influito molto la vicenda Alitalia che ha rinunciato a Malpensa a favore di Fiumicino e si corre il rischio che se entrano gli arabi, faranno dei loro aeroporti i nodo verso l’Asia …

Modiano, presidente SEA ha ricordato che proprio ieri le FS hanno detto che non ritengono utili 2 aeroporti per MI, e se proprio si vuole, basta tenere Linate facendo una pista sull’Idroscalo … che comporterebbe, se non fosse una battuta, eliminare migliaia di appartamenti oltre il bacino! Bisogna ragionare in termini realistici per spendere bene e per fare bella figura con i visitatori di EXPO senza fare sperperi che in futuro si potranno rivelare inutili. SEA ritiene che i passeggeri in più rispetto agli attuali saranno 1,5 milni pari ad una ventina di voli in più ed è in questi termini che bisogna ragionare. Inoltre è importante l’immagine che si darà all’arrivo negli aeroporti che sono la porta di presentazione del Paese e per questo motivo, dovendo rinnovare Malpensa entro il 2019, si è deciso di anticipare il restyling al 2015 senza fare errori come in passato: non tutti sanno che le piste sono troppo vicine tra loro, 800 m e il minimo dovrebbe essere 1000 m per ricevere gli aerei sempre più di grandi dimensioni.

Cervetti, Responsabile Trasporti e Mobilità EXPO 2015, ha illustarto alcuni dati: periodo dell’eventi è 1 maggio – 31 ottobre 2015, posto su 1 milione di mq, con 142 Paesi partecipanti e attesa di 20 milni di visitatori italiani e stranieri che confluiranno sulle stazioni di Rho-Fiera MM e FS che sono in ristrutturazione. EXPO sarà aperta 24 h/24 per i servizi e 10 h per i visitatori con continua mobilità in zona e oltre. Quindi importante è la realizzazione della nuova Rho-Monza, come il raccordo Tangenziale Ovest- Cascina Merlata – Aut A8, nonché lo Stralcio Gamma che collegherà la A4 con Cascina Merlata: i lavori procedono, ma con molta lentezza.

Agnoloni, Presidente MI Serravalle e Tangenziali, ritiene importante la Rho – Monza che aprirà i cantieri ai primi di aprile per finire in tempo se non sorgeranno ulteriori ostacoli, poi la Lomazzo-Milano Meda, la BreBeMi, che però arriva a Pioltello e non si colega alle tangenziali per la mancanza di 300 milni, e la Pedemontana. Purtroppo in Italia ci vuole più tempo per consegnare i cantieri che per realizzare un’opera: la burocrazia e tanti altri oppositori si mettono spesso di traverso. Ad esempio il CIPE no eroga i fondi perché manca da tempo un Direttore che deve essere nominato dal Governo preso da altri problemi … Inoltre anche le banche non aprono ai finanziamenti.

Ribolla, Presidente di Confindustria, si è scusato per il ritardo: ha impiegato da Venegono a MI circa 3 ore in auto! Ritiene che la logistica è fondamentale: “essa è la principale motivazione per lo sviluppo dell’Europa in movimento” (J. Barrot) e “Il mondo sta diventando sempre più piccolo”. Illustra alcuni dati per mostrare come il Nord Italia traina il Paese con il valore aggiunto dell’export, l’Italia è la seconda potenza manifatturiera d’Europa e quarta nel mondo, e ottava potenza economica nel mondo per PIL. Dal 2007 la capacità di produzione con l’export è superiore alla Germania e seconda solo alla Cina per la capacità manifatturiera. Tutto bene? No, perché non aiuta la carenza di infrastrutture: l’indice di performance logistica vede l’Italia al 24° posto con costi dell’11% in più rispetto alla media europea (vedi costi energetici…) e siamo agli ultimi posti per dotazione di infrastrutture e allora bisogna pensare a programmare il futuro che non è più quello di una volta. “Sono interessato al futuro perché è là dove vivrò il resto della mia vita” (Groucho Marx) e quindi bisogna puntare sulla centralità del capitale umano, nella competizione globale e nelle Megacities in cui bisogna concentrare le idee: per ogni posto di lavoro ad alta tecnologia creato, in città vengono a prodursi nuovi 5 posti di lavoro. I luoghi dove si costruiscono fisicamente le cose diminuiranno sempre più di importanza ma cresceranno quelli dove ci sono idee e quindi nelle città che attireranno capitali in sviluppo e ricerca. Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria ed Emilia Romagna devono essere un polo economico, con concentrazione di intelligenze, innovazioni e con grande mobilità per spostarsi “nel mondo”.

Spadi Direttore Pianificazione e Commerciale di Trenord, ovviamente non si è fatto sfuggire una punzecchiatura, dicendo che è arrivato da Tradate in treno in 35 minuti … e quindi dice che il collegamento con Malpensa funziona bene e in 30 minuti ci si arriva da MI. Per EXPO Trenord potrà trasportare migliaia di viaggiatori all’ora. A Linate, in mancanza della MM4, si sta per finire la Stazione FS Forlanini che sarà un’opportunità in più. Inoltre ci sarà il collegamento Rogoredo-Rho Fiera FS con 10mila posti/h. L’EXPO con la rete Trenord avrà 50mila passeggeri/ora in movimento. Sarebbe opportuno integrare il sistema tariffario dei trasporti con l’ingresso all’EXPO evitando disagi e perdite di tempo ai visitatori.

Valotti, Presidente della MM: EXPO è un’occasione e lascerà un grande patrimonio che bisogna ben pensare evitando sprechi. Tra Linate e Forlanini FS è aperto un cantiere che non chiuderà i lavori per EXPO e quindi la mobilità sarà assicurata da navette.

Il Governatore della Regione Lombardia, Maroni, ha ribadito l’importanza dell’evento e torna su Malpensa e gli errori di Alitalia in passato col timore che possano ripetersi nell’alleanza con gli arabi che vorranno prediligere, forse, aeroporti di altri Paesi e quindi bisogna essere attenti. E’ necessario saper i costi per ripristinare la TAV con Malpensa che c’era e poi si optò favorire varie fermate. La burocrazia può essere accelerata dall’A.D. di EXPO che è Commissario Unico su scelta della Regione e del Comune di MI che invece hanno mantenuto attività di osservazione e coordinamento, In Regione è aperto un tavolo periodico per monitorare l’andamento tempistico dei lavori. I soggetti coinvolti nelle opere sono moltissimi e i ritardi sono sempre dietro l’angolo. Un esempio: prima di Natale abbiamo avuto lo sblocco di 330 milni di euro dal Governo, ma il ministro dell’Economia ancora non ha firmato il Decreto che poi dovrà passare alla Corte dei Conti … Comunque la sensibilità all’evento cresce di giorno in giorno e finora sono stati stanziati 1 mildo e 161 milni per infrastrutture e \0 mildi per le opere connesse, quindi il problema è solo quello dei tempi.

Foto di F. Gentile

Altro punto: gli aeroporti. Il Piano aeroportuale del Governo uscito qualche mese fa prevede Malpensa come unico aeroporto per Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna, Venezia per Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino e 2 aeroporti in Sicilia, Palermo e Catania, oltre a Napoli, Bari e Lamezia Terme per il Sud. “Assurdo paragonare il traffico su Malpensa a quello di Lamezia Terme!”. Secondo la Regione, invece, Malpensa, Linate e Orio devono coesistere e gestiti in maniera intelligente.

In Lombardia ci sono 130 gestori di mezzi pubblici con criticità di tempi e costi. Ben venga l’integrazione Trenord e ATM, anche se il Comune di MI sta tergiversando … Per la logistica e il trasporto merci, poi, riteniamo che il Pubblico deve solo coordinare e i Privati devono gestire, offrire servizi di qualità e trarre profitti.

Notizia di ieri è che la Lombardia è cresciuta di 2,1 punti di PIL, unica Regione in Italia a non avere il segno meno: EXPO deve essere l’occasione da cogliere per rafforzare questo primato.

16 pensieri su ““Infrastrutture e mobilità per vincere la sfida EXPO 2015”

  1. Bene, e visto che ancora non ho capito se condividi la regola dei 350 km dell’Expo, e visto che c’è uno splendido sole, vado a farmi un giro in bici nella reggia di Caserta. L’invito per te e per la tua signora e sempre valido.

  2. Come già scritto, concordo con Alfredo. E sono coerente con ciò che scrivo e dico e dimostro da anni, anche quando ero ancora giovane e vivevo a Napoli dove non accettavo compromessi e imposizioni,così come a Milano sia in ambito lavorativo che fuori … Sai quanto tempo è passato dalla fiction “La piovra”? Tanti anni e lì già si diceva che mafia era dappertutto Nord, Centro e Sud, come ho scritto più volte, ma sembra che tu salti delle righe …

  3. Bello, pacato e condivisibile il commento di Alfredo del 13 feb alle 20,38, che contrariamente a Franco, prende risolutamente, senza giochi di parole, le distanze dalla norma dei 350 km ( pur non essendone informato; ma può vedere il sito http://denaro.it/blog/2012/03/15/73185/) Alfredo sa, come so io che le mafie sono dappertutto e, ovviamente anche e sopratutto al sud e che esse vanno debellate con rigidi controlli e non escludendo il centro/sud dalle gare.
    Ad Alfredo riconosco la correttezza delle sua affermazioni, senza paraocchi la’ dove afferma che: “Purtroppo si è portati a pensare al Sud quando si pronuncia la parola mafia, ce lo hanno inculcato tutti i film e i libri sull’argomento, è diventato un luogo comune che è difficile a debellare.” .
    Affermare che il nord pensa spesso solo a se stesso in una sorta di egoismo senza fine, come nel caso in questione,non significa sputare nel piatto dove si è mangiato, anche perché quel piatto, a me come, credo, a Franco, non l’ha regalato Milano, ma ce lo siamo guadagnato sudando sui libri, ed io ancor di più lavorando contemporaneamente allo studio.
    Qui gli anglosassoni ed i giornalisti non c’entrano nulla, quello che io cerco di far capire, senza sputare in alcun piatto, e’ che fin dall’unità d’Italia il sud vine bistrattato e viene fatto oggetto di campagne di diffamazione ( l’ultima quella riguardante la presunta indifferenza del popolo napoletano davanti ad un tentativo di scippo)
    E da un napoletano mi aspetterei una presa di distanza che talvolta non c’è !

  4. @Carlo che su Facebook ha scritto: Confermo:sei diventato molto politico perché rigiri la frittata senza rispondere a tono. Oltre al fatto che la quantità di milanesita aumenta in proporzione agli anni vissuti li al norde.
    RISPONDO: … e, per legge naturale, diminuisce quando dal nord ci si trasferisce al sud, dimenticando quanto attinto dal Nord, anzi sparlandone e sputando nel piatto dove si è mangiato, perdendo un equilibrio di imparzialità e di analisi? Un napoletano o un qualsiasi essere umano che lascia la sua terra per “cercare fortuna” e “futuro” ringrazia la nuova terra, e ama di più la terra Madre che vede da lontano e soffre se essa sta male e fa il possibile per aiutarla.
    Questa discussione si attenuerà se si esaminano i fatti con un occhio “giornalistico” serio, direi all’anglosassone, e non come persona coinvolta emotivamente nel giustificare fatti, evidenti agli occhi di tutti. Fatti del Nord, del Centro, del Sud e del mondo nella sua globalità.

  5. Personalmente non ho mai sentito questa storia dei 350 Km e rabbrividisco al pensiero che possa essere esclusa una ditta seria e competitiva che abbia sede a 382 Km da Milano, ma anche a 623 Km e così via. Se fosse vero sarebbe una stupidaggine. Occorre stare molto attenti ad affidare appalti di questo tipo ad aziende con storia e organizzazione poco chiare, i controlli sono e devono essere fatti in modo oculato. Le mafie sono oramai non solo italiane nel suo intero territoriale, ma addirittura internazionali, non sono più organizzate come i film del padrino. Mi piace ascoltare il Dottor Gratteri parlare di mafie, soprattutto di ndrangheta, ritenuta la più organizzata ed efficiente. Oramai queste cosche utilizzano le più moderne tecnologie, hanno contatti con società di tutto il mondo e conoscono la finanza e l’economia al pari dei paperoni dell’alta finanza. E’ in atto una guerra contro l’impero nascosto delle mafie, sono impiegate forze di intelligence appartenenti a tutte le nazioni consapevoli e sensibili a questo problema. Le mafie si mangiano una quota considerevole di pil, oltre a creare ingiustizie tra chi cede e chi non cede. Purtroppo si è portati a pensare al Sud quando si pronuncia la parola mafia, ce lo hanno inculcato tutti i film e i libri sull’argomento, è diventato un luogo comune che è difficile a debellare. Sono siciliano di sangue e la cosa non mi piace. Il Nord è invece associato al lavoratore indefesso, una sorta di cinese italiano. Sappiamo che non è così. Secondo me dipende dalle singole persone, le doti e i valori sono personali, non detenuti per territorialità e poi oggi i lombardi doc ci sono ancora? Mah!

  6. Cerchi di bypassare la domanda dicendo che non è vero, e che non senti parlare solo milanese, come se tu non sapessi che da quelle parti ci sono tanti emigranti. Ma la cosa è proprio vera tant’è che vi sono ricorsi alla Autorità garante per la concorrenza e alla Commissione europea su quella che io ritengo essere una schifezza di tipo leghista. Vedi:

    http://denaro.it/blog/2012/03/15/73185/

  7. Ma non è vero! Non posso condividere. Quando passo per il sito EXPO non vedo insegne sui camion o furgoni di sole ditte del Nord …Nè sento parlare solo milanese tra gli operai … Peccato non poter fare foto o registrazioni perché sostare è difficile in zona.

  8. Caro Franco, stai diventando sempre più politico nelle tue affermazioni. La domanda a cui rispondere con un SI o un NO è semplicemente questa: Condividi l’esclusione, a priori, di tutte le ditte al di fuori del raggio di 350 KM da Milano ?

  9. da Facebook, Carlo Aceti: Inutile girare intorno alla schifezza ( ove la notizia fosse confermata) di limitare la partecipazione alle gare alle sole ditte del nord. Subappalti e malaffare vanno esclusi con i controlli. Tutto il resto e fuffa !

  10. Poi ci sono i subappalti e lì si apre un mondo. Comunque non concordo: ho partecipato a tanti Convegni e il coinvolgimento in questa grande opportunità vale per tutta l’Italia e l’Europa. Le attese sono grandi e chi si sa presentare bene può attrarre turisti che vengono da tutte le parti del mondo e vuoi che un cinese o un giapponese o un americano attraversando mezzo mondo per venire a Milano, non pensino di fare un “salto” a Firenze, Venezia, Roma, Napoli, Parigi, Berlino ecc ecc? Oltre a incontri sui lavori, ho seguito quelli di operatori turistici che stanno organizzando depliant e filmati di presentazioni, pacchetti che comprendono visite in Italia ecc ecc. incontri nel campo del food dove i ristoratori si stanno preparando per servire piatti italiani ma anche internazionali per accontentare i visitatori. Commercianti che si stanno organizzando per cogliere l’occasione di imporre sempre più la qualità del Made in italy. Imprese di trasporto pubblico e privato, ferrovie e aeroporti … Come vedi, con volontà, impegno e fantasia si può fare molto. Sempre che sia vero che i visitatori saranno 20 milioni, come si attendono …

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