Italia del calcio, fuori dai giochi mondiali. Tristezza. Squadre e giocatori italiani che ora valgono poco, mercato indotto diminuito, sponsor a marcia indietro, perdita economica e di prestigio internazionale … Non riesco a vedermi seguire il Mondiale senza l’Italia… e mi pongo una domanda: qui si tratta di un gioco, ma la reputazione del nostro Paese diventerà sempre più negativa anche in altri “campi”, come la società, la politica, l’industria, l’istruzione, la sanità … ??? Il “disamore” egoistico per la Patria porterà sempre più il nostro vivere quotidiano verso la periferia di altre Nazioni del Mondo? Quale esempio dobbiamo trasmettere ai nostri giovani, e cosa deve fare chi ci governa affinché la ripresa italiana sia effettiva e non solo figlia di un “bla bla bla” quotidiano? Diciamo la verità: per anni ci siamo allontanati dalla Nazionale con stadi semivuoti e mancanza di passione, ma ci stiamo allontanando anche dalla politica, dai valori, dalla vita sociale, dalla famiglia, isolandoci nei social, nascondendoci dietro uno schermo, comunicando solo per scritti … Dobbiamo riflettere, molto. Io ieri mi sono commosso nel vedere i ricordi e i trofei passati della nostra Nazionale, come mi commuovo quando sento l’Inno di Mameli e rivedo la storia di chi ha combattuto per darci libertà, democrazia, uguaglianza e valori puliti fatti di onestà, famiglia, ideali … Essere “italiano” era e deve essere il nostro … marchio di qualità!
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3 pensieri su “Italia no, Italia si.”
Vorrei dividere un po’ l’amore per la Patria dall’amore per il calcio.
Non sono un simpatizzante del calcio, non mi hanno fatto effetto le lacrime dei nostri giocatori miliardari, i discorsi dei vari dirigenti, la chiacchierata dell’allenatore, sono atteggiamenti secondo me studiati. Sono però rimasto male per la figuraccia che ha fatto l’Italia come nazione, dove il calcio è ritenuto importante. Mi dispiace che gli italiani siano rimasti delusi, soprattutto gli italiani all’estero, gli italiani che ne traggono un po’ di soddisfazione, di felicità quando possono gioire di una vittoria, di una buona prestazione della squadra che porta questo nome così importante, gli italiani che di soddisfazioni, di questi tempi, ne hanno poche.
Grazie, Ilenia. E il tuo riferimento alla canzone di Elio è molto azzeccato: sono andato a rileggermi il testo ed è forte e attuale.
Analisi molto attenta e, ahinoi, amara! Bravo! Rifacendomi al titolo di questo tuo articolo, questa sta divenendo sempre più la..terra dei cachi!
Vorrei dividere un po’ l’amore per la Patria dall’amore per il calcio.
Non sono un simpatizzante del calcio, non mi hanno fatto effetto le lacrime dei nostri giocatori miliardari, i discorsi dei vari dirigenti, la chiacchierata dell’allenatore, sono atteggiamenti secondo me studiati. Sono però rimasto male per la figuraccia che ha fatto l’Italia come nazione, dove il calcio è ritenuto importante. Mi dispiace che gli italiani siano rimasti delusi, soprattutto gli italiani all’estero, gli italiani che ne traggono un po’ di soddisfazione, di felicità quando possono gioire di una vittoria, di una buona prestazione della squadra che porta questo nome così importante, gli italiani che di soddisfazioni, di questi tempi, ne hanno poche.
Grazie, Ilenia. E il tuo riferimento alla canzone di Elio è molto azzeccato: sono andato a rileggermi il testo ed è forte e attuale.
Analisi molto attenta e, ahinoi, amara! Bravo! Rifacendomi al titolo di questo tuo articolo, questa sta divenendo sempre più la..terra dei cachi!