13 pensieri su “La fin du primaire …

  1. Caro Max, hai fatto un’analisi concreta sia di Londra che anch’io conosco bene ed apprezzo tantissimo, a volte da voler essere nato lì … e anche sulla situazione politica che mi vede nauseato al massimo (Max …). Grazie per i complimenti per le vignette che, ti assicuro mi appassionano tanto e mi fanno impegnare anche tanto tempo: non è facile disegnarci a mano libera … Sono anch’io negato per la lingua inglese: ho seguito 4 corsi a spese delle Aziende dove ho lavorato, uno a spese mie col Comune di Arese, ma ho sempre insegnato il napoletano alle insegnanti di madre lingua inglese … SIC!

  2. Sono andato a Londra 4 giorni di controvoglia dal 3 al 6 dicembre. Dovevo fare da guida a Loredana e zii (uno simpatico, l’altra forte rompi…, in coppia con la nipote 2 coj… tremendi!). Già visitata 4 volte, il freddo, l’inglese che non mi va di capire e di parlare (chissà perchè?) le 2 zavorre appresso pesantissime…
    Ne sono ritornato ancora una volta entusiasta! A parte il tempo fortunato (quasi sempre sole e un po’ di nevischio natalizio per mezz’ora), quello che stupisce è l’organizzazione (in primis dei trasporti) e l’integrazione (degli emigrati, dei trasporti…). Ho scritto 2 volte trasporti perchè sono incredibili! Ho programmato, per motivi di price-cap (max £4,20 al giorno), tutto il soggiorno solo con gli autobus pubblici (SENZA METRO!), quelli a 2 piani come quelli turistici che non paghi come quelli turistici. Non facevi in tempo a perderne uno che subito ne arrivava un altro, anche di un’altra linea ma che ti era utile per continuare il percorso (ho dovuto studiare un po’, è vero, ma ne è valsa la pena)… ECCEZIONALE! A Roma io tremo quando devo prendere un bus perchè non si sa mai se e quando arriva. Ma… che c’azzecca con Bersani, Renzi e Berlusconi (che tu disegni benissimo al pc, sei un maestro!)? In Italia non è questione di uomini (tu usi Silvio abbonandoti a Premium a-pagamento, io vedendo su Italia 1 il calcio a-gratis, ad es., anche se non lo votiamo… senza di Lui la RAI stava (o sta?) ancora a Pippo-Baudo e Antonella-bella-pagnottella-Clerici!). In Italia è questione di MENTALITA’, come dice il caro e inascoltato PIERO ANGELA (1 dei miei 3 miti, gli altri 2 sono napoletani: LUCIANO DE CRESCENZO ed EDOARDO BENNATO), da cui discendono organizzazione, progresso, produttività, ridistribuzione della ricchezza, equità, bassa spread-ità e infinito dicendo… MONTI, per far riemergere l’Italia (secondo quanto si dice), l’ha continuato a metterlo nel Q dei lavoratori (IMU, tasse, età pensionabile) e dei giovani ma non gli è venuto se non blandamente in mente di eliminare i super privilegi acquisiti (vedi il dimezzamento del numero dei di-sonorevoli, i 35.000 euro di pensione ad Amato, i multipli stipendi e le prebende delle consulenze e mi fermo qui), quelli che verranno (se verranno) non faranno certo di meglio perchè saranno costretti ad essere lo specchio del nostro (decadente) paese. A Londra in Ostello non c’era la RAI nè MEDIASET nè le facce dei politici e non ne ho avuto alcun nocumento. Con affetto…

  3. da Gianni, via mail: Beh, scambiare la dinamica dialettica scherzosa per ingiurie e’ un po troppo. Il sabato sera vado a cena con 4 juventini ed un interista e 2 gobbi me li sono portati pure in scozia e mio padre era juventino. Ma nessuno e’ perfetto.

  4. da Gianni, via mail: Le regole erano chiare e sottoscritte da tutti. Chi voleva votare alle primarie doveva registrrsi entro il 25, poi poteva perfexionare l’ iscrizione se non aveva votato il 25 anche domenica 2. Regole chiare semplici e condivise. Io ho avuto responsabilita’ in tutte le primarie, e’ la prima volta che tutto e’ filato liscio e sono riuscito a vedere pure la partita. Il resto e, frutto della mente di chi vuol vedere il male anche dove non alberga. Del resto renzi ha ammesso che tutto e stato regolare

  5. da Michele, via mail: Pur non avendo letto i programmi di Bersani e di Renzi, personalmente (lo dice uno che dal 1994 alle ultime elezioni ha votato centro destra – ero un supporter di Fini-, e che però in futuro non avrà più il mio voto), la penso esattamente come Carlo!
    Purtroppo, constato che Giovanni non è la prima volta che fa ricorso alle invettive e di ciò me ne dispiaccio. E’ capitato qualche mese fa con un paio di messaggi di ingiurie, non tanto e non già alla Juventus e ai suoi dirigenti, ma anche ai suoi tifosi, come lo sono io, augurando loro ogni male possibile. Io non mi permetterei mai di criticare in maniera ingiuriosa un tifoso del Napoli (ho due fratell ed un amico carissimo, come Massimo Cavuoto), a meno che non siano dei pericolosi ultras, o dell’Inter (come il ns. carissimo amico Francesco detto big Frank), anche se, spesso, critico i presidenti di questi due grandi club. Ciao

  6. Da Michele, via mail: Concordo con le considerazioni dell’amico Carlo!
    Con riferimento alla sua ultima frase, toglierei la parola forse: Renzi è sicuramente il vincitore morale delle primarie del centro sinistra. Ciao

  7. Praticamente questo pezzo e il commento precedente di Alfredo e di Carlo rendono esplicito il significato della mia vignetta …

  8. E indubbio che Renzi abbia perso: nessun lo nega, neanche lui. Ma è altrettanto indubbio che tutto il gota del PD abbia fatto a gara a denigrarlo ed il motivo è semplice . Riporto qui sotto un pezzo di un articolo apparso su Inform@zione.tv, che lo spiega chiaramente:

    “Il problema lo hanno i partiti: affidare a nuove classi dirigenti la loro gestione sembra addirittura pernicioso. Specie per i partiti/stato. Come era ieri la “seconda” Democrazia cristiana, com’è oggi il Pd, erede del PDS, DS, PCI. Partiti “leninisti”.
    Partito/stato significa partito che ha costruito la propria società civile (non l’inverso), con ramificazione nel potere economico, imprenditoriale, finanziario, mass mediale, ecc.
    Renzi sarebbe stato un ciclone che spazzava via molto di tutto ciò; che avrebbe rotto equilibri decennali, la quiete dell’abitudine; che avrebbe infranto incrostazioni, rimesso in discussione certezze consolidate, liberato nuove energie. Superato, infine, un sistema di potere collaudato ma ormai vetusto.
    La sconfitta ha congelato la corsa ad un certo tipo di rinnovamento. Bersani non è uno sciocco, ha capito l’antifona. Vedremo come risponderà agli elettori renziani.
    La sconfitta di Renzi ha come conseguenza il mancato rinnovamento anche negli altri schieramenti. Se il “ragazzaccio” ce l’avesse fatta, un Renzi sarebbe occorso anche a destra e al centro. Si sarebbe messo in moto un processo di emulazione-sfida molto interessante e vivificante.
    Così non è stato.
    Prossimamente vedremo il capo famiglia Bersani scontrarsi con il capo famiglia Berlusconi. “Comunisti” contro “anti comunisti”. La storia che non passa.
    Per la felicità di Grillo.”

  9. Anch’io, con il cattivo tempo, mi sono messo in file per votate, caro Giovanni, e nessun odio e nessuna mancanza di rispetto alberga in me che, tuttavia, non sono né un’iscritto al PD ne iscritto ad alcun altro partito, ma sono comunque un uomo, dell’area di centro sinistra, libero di decidere senza condizionamenti di partito, che viceversa, irrimediabilmente, condizionano i militanti; ed anch’io dopo due file e dopo aver visto, al ballottaggio, mandar via un sacco di gente che voleva votare al secondo turno, ho dato il mio contribuito: a Renzi naturalmente.
    Se leggi bene il mio post precedente, rileverai che io non ho criticato le primarie, come pensi tu, ma ho criticato lo pseudo programma di Bersani ed il tentativo di affossare Renzi (vedi ad esempio le contraddizioni di Luigi Berlinguer sulle regole del ballottagio )
    Purtroppo non comprendo i militanti di certa estrema sinistra che non accettano la critica, il dialogo e credono di aver la verità fra le mani.
    Io critico quella gente che ha governato per anni (ad esempio sbaglio o D’Alema è stato premier ?) e che ha ridotto l’Italia in questo stato, e che non può riproporsi come il nuovo. Mi è piaciuto il un programma chiaro di Renzi, (seppur condivisibile all’80%) e non quello nebuloso di Bersani. ( e ti assicuro: li ho letti entrambi)
    Tu, caro Giovanni, evidentemente vuoi che resti il finanziamento pubblico ai partiti, nonostante un referendum abrogativo ( qui evidentemente il popolo italiano può essere preso per i fondelli da destra come da sinistra) , a te va bene il caos creato dalla farsa delle abrogazioni delle provincie, che , ne sono certo, non andrà a buon fine, o il mantenere in piedi stipendi spropositati ai politici ed ai boiardi di stato come pure il mantene un migliaio fra deputati e senatori e così via.
    A me questo non va bene e lo critico apertamente.
    Ma se qualcuno mi spiega cosa sono le ” ricette di sinistra” magari mi convince !
    caro Giovanni, mi spiace comunque rilevare che ami più l’invettiva del confronto di idee, in poche righe mi hai accusato di: mancare di rispetto, di essere qualunquista e di essere superficiale. Io viceversa rispetto le tue idee, pur non condividendole, sentendomi più vicino alle idee dell’amico Alfredo

  10. Eppure ci ho creduto, Renzi mi sembrava rappresentasse una valida alternativa ai dinosauri dell’altro schieramento. Poi mi piaceva tantissimo lo pseudonimo che i media avevano creato per identificarlo “il rottamatore”. Giovane, capace, intelligente, con l’entusiasmo giusto e la voglia di mettersi in gioco e di opporsi alle mummie, pur rimanendo all’interno di uno schieramento tradizionale. Dal punto di vista personale Bersani potrebbe anche essere un buon leader, ma è tutto il contorno che lo sostiene che mi da poca fiducia. Tutte persone che da decenni vivono in simbiosi con la poltrona che occupano, che hanno prodotto ben poco per la collettività e molto per loro stessi. Se poi guardo nell’altro schieramento cadono le braccia, altrettanti profittatori capaci solo di fare mancare il numero minimo di votanti quando è in votazione l’abbassamento dei loro stessi compensi, come “report” ha mostrato, insieme a tutti i privilegi che accompagnano i nostri “dei”, dal ristorante al parrucchiere, dalle sale relax ai bagni dotati di tutti i profumi più costosi a loro completa disposizione. Non credo che chiunque sia reduce da decenni di “casta” possa riuscire a imbastire un governo austero, giusto, esemplare e che rispecchi i sacrifici del popolo che si appresta a governare. Per quanto mi riguarda dopo queste primarie non c’è proprio nulla da festeggiare.

  11. noto, caro carlo, che lo spirito delle primarie stenta a decollare e non c’è rispetto per le persone che con il cattivo tempo si sono messe in fila per decidere i loro rappresentanti ed anche per quelli come me che se hanno sacrificato due domeniche su una sezione in maniera del tutto volontaria e rimettendoci anche qualcosa oltre i 2 euro.. Se, come è intenzione di molte federazioni, si vuole estendere le primarie anche per la nomina dei candidati a tutte le assemblee nazionali e territoriali avremo uno slancio di democrazia partecipata di cui questo paese ha bisogno. Trovo qualunquista e superficiale etichettare queste primarie come rituale di un vecchio modo di fare politica. E poi non esistono vincitori morali, esistono vincitori e basta. Renzi è giovane ma con idee vecchie di liberismo e capitalismo che ci hanno ridotto in queste condizioni, è bravo ma deve capire che ci vogliono ricette di sinistra per creare lavoro e non le teorie di ichino. La gente queste cose le capisce o credi che noi militanti siamo capaci di influenzare 3 milioni di persone, magari!!! Noi abbiamo qualche decina di migliaia di iscritti e basta!!! Vediamo di uscire da questa empasse di odio e risentimento e cerchiamo di proporre e costruire.

  12. Bersani classe 51, D’Alema classe 49, Bindi classe 51, Berlinguer classe 32: il rinnovamento è servito. Questi bisonti non se ne vogliono andare, non vogliono abolire il finanziamento pubblico ai partiti, non vogliono abbassarsi lo stipendio e le prebende da parlamentari, non vogliono abolire le provincie, non vogliono ridurre i parlamentari, non vogliono riformare il porcellum. Rivedremo la vecchia logica prodiana, anche se dovranno scontrarsi con il 40 % di Renzi che, nonostante l’armata scesa in campo contro di lui ha raggiunto un risultato ragguardevole. Forse, al di la dei numeri, è il vincitore morale della competizione.

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