La forma dell’acqua. Una fiaba anni ’50

Non sempre ho apprezzato film che hanno vinto l’Oscar, come dire che capita che pubblico e critica a volte non vanno a braccetto. Questo film, però, ha veramente meritato i quattro Oscar e tanti altri premi, come Leone d’oro e Golden Globe. Leggendo la breve presentazione o guardando i trailer, mi ero fatto l’idea di un film sottomarino, con mostri acquatici e soliti cacciatori abusivi, ma non è così: la storia, ambientata negli anni ’50 del secolo scorso, in clima di Guerra Fredda, ha un risvolto quasi realistico, ma, in realtà, è una grande, bella favola d’amore, una “Bella e la Bestia”, dove questa volta la Bella è una donna normale, con qualche problema, romantica e coinvolgente, mescolata a un “La La Land”, con colori bassi in una concreta scenografia, bella fotografia, grande colonna sonora, una bella storia che attrae anche chi, come me, non si è mai appassionato alle fiabe e che ha visto una sola volta “Mary Poppins” … Bravo e furbo, come al solito e di più, Guillermo Del Toro, che ha saputo abbinare storia, curiosità, fantasia con occhio al botteghino, stupendi gli attori e su tutti  Sally Hawkins, Michael Shannon (II), Richard Jenkins (maestoso), Doug Jones, Michael Stuhlbarg … Una colonna sonora, ricca di brani dell’epoca, che “prende”. Uscendo, ho pensato che, ogni tanto, un po’ di sentimentalismo e di favole fanno bene anche a chi ha un’età … matura.

locandina da internet

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