Questo film ci ha dato soddisfazione per molti motivi: per la storia che racconta tra finzione e realtà, per i primi piani molto intensi, per il cast di alto livello e il trio Servillo, Ficarra e Picone che si supera anno dopo anno, amalgamandosi tra momenti dalla recitazione teatrale a quella comica, con la conferma che i comici spesso sono più bravi nei ruoli drammatici … Ottimi anche Tommaso Ragno, Giulia Andò … Il regista Roberto Andò ha voluto fare un film che ricorda altri momenti del cinema, con centinaia di comparse, battaglie campali attimi di sentimenti sinceri in una baraonda di inganni, trucchi e bugie. Buona la colonna sonora che in alcuni tratti sembrava ricordare note di Ennio Morricone. Molti anche spunti di riflessione sugli avvenimenti della costruzione dell’Unità d’Italia che, nel bene e nel male, Garibaldi con i suoi comandanti riuscì a realizzare. Ci sono riferimenti chiari anche alla politica dei nostri giorni per esempio quando il colonnello Orsini dice che liberata la Sicilia dai Borboni e anche da gruppi malavitosi resta il dubbio che poco cambierà perché arriveranno nuovi imbonitori del popolo, “il futuro sarà sempre più nelle mani degli imbonitori” … e la conquista può essere un abbaglio. Il film è da vedere certamente per chi ama il cinema italiano.