Meno male che esiste il FAI Fondo Ambiente Italiano … In 17 anni, abbiamo potuto visitare i beni artistici gestiti dal Fondo, ma anche molti siti che normalmente non sono visitabili e che nascondono meraviglie immense di cui il nostro Paese è ricco e che spesso trascura, senza pensare che la più grande fonte di lavoro e ricchezza dell’Italia è legata proprio al turismo dell’arte …
Sulla scia della Mostra visitata in Triennale a Milano, dedicata all’architetto Osvaldo Borsani, figlio del fondatore dell’Atelier in cui fin da ragazzo aveva vissuto tra oggetti d’arredo per la casa e a contatto con gli operai e poi lui stesso fondatore nel 1954, come creativo, col fratello gemello, come gestore, della Tecno nota per i futuribili e comodi arredi d’ufficio siamo stati in questo weekend a Varedo MB a visitare Villa Borsani, progettata nel 1940 da Osvaldo Borsani, per i suoi genitori e realizzata durante la Seconda Guerra Mondiale e nella quale si offrì ai milanesi la possibilità di immagazzinare i mobili provenienti dalle case bombardate. Osvaldo recepì le diverse tendenze architettoniche del modernismo europeo e della tradizione milanese attraverso figure chiave dell’architettura del XX secolo quali Giovanni Muzio, Piero Portaluppi e Giuseppe de Finetti. Per decenni la Villa fu il luogo del dialogo fra Osvaldo Borsani e i suoi “collaboratori eccellenti”: Gio Ponti, Arnaldo e Giò Pomodoro, Ugo Mulas, Roberto Crippa, Aligi Sassu, Fausto Melotti, Agenore Fabbri e Lucio Fontana.
A Novara, visita a Palazzo Bellini, sede di Rappresentanza e della Direzione della Banca Popolare di Novara, voluto dalla famiglia Torrielli, poi dei Bagliotti e infine dei Bellini. Il Palazzo è ricco di sale e di opere d’arte poste nelle numerose, decorate e affrescate sale, come la Galleria degli Arazzi del Settecento, quella della collezione di stupendi coralli siciliani, la Sala Maggiore o Sala della Musica. Dipinti, tra cui alcuni di Van Dyck, cristalli di Murano, ceramiche … Importante anche per la storia: qui Napoleone sostò per molto tempo e nella Sala dell’Abdicazione Carlo Alberto, dopo la sconfitta della Battaglia della Bicocca, lasciò il Regno al figlio Vittorio Emanuele.
La visita al Palazzo Episcopale, ex fortezza modificata nel XVI e VII sec, ci ha mostrato ampi loggiati e archi, un sontuoso scalone che porta al piano nobile dove, oltre varie sale, c’è la stupenda e antica Cappella palatina della Maddalena, con un singolo altare su cui è raffigurata Santa Maria Maddalena, c’è poi un affresco Trecentesco e varie tele raffiguranti la vita di sant’Agostino. C’è anche un bel chiostro.
La chiesa di san Pietro al Rosario ha una semplice facciata e un interno ricco, come vuole lo stile barocco. Fu consacrata nel 1618. Ci sono sei Cappelle e il soffitto, a botte, è completamente affrescato e ci sono opere di artisti come il Procaccini, Sogni, Miglio…
Cosa aggiungere? Grazie FAI !!! Grazie ai volontari e ai giovani studenti che ci hanno guidato con impegno e un po’ di timidezza iniziale …
Guardando tali bellezze come non compiacersi della capacità dell’uomo di fare cose così tanto belle, maestose, tali da lasciare sbalorditi. Solo la natura può fare di più.