Gianni, non ne so niente. unica certezza è ciò che ci hanno mostrato chiaramente con numeri alla mano, che i pensionati dal 2005 al 2013 hanno perso mediamente da 50 a 100 euro al mese: come se avessero tolto alle pensioni medio-basse due o tre mensilità all’anno!!! Stessa cosa è stata ripetuta in TV nella trasmissione Coffee Break alle 9,50 ed è una amara conferma. In questi giorni sto evitando di leggere il Sole 24 ore perchè le notizie sono veramente tragiche per questo Paese.
Gianni, penso che sia tardi per noi. Forse i nostri figli hanno ancora possibilità. Al mercato avevo sentito un venditore che diceva: “Il problema sarà per i nostri nipoti perché oggi ci siamo noi che ancora e chissà per quanto tempo, possiamo aiutare i nostri figli, ma questi come faranno ad aiutare i loro?”. Stiamo vivendo nel caos …
ho letto che viene reintegrato l’adeguamento delle pensioni al costo della vita, non si sa se al 100% o al 90 %. c’è nella finanziaria e dovrebbe passare
a proposito dell’imu e della tarsi ieri ho chiamato la mia fiscalista Carla
per sapere notizie sull’imu e sulla tarsi. colloquio
Carla:Tu che ne sai?
io: niente , ti ho chiamato per questo
Carla: neanche noi
io : e allora che facciamo?
Carla: aspettiamo, vedrai che ad inizio dicembre siccome non sanno niente neanche loro, ci faranno versare un anticipo in attesa di decidere e ci costringeranno a fare le corse perchè l’unica cosa sicura è la scadenza.
Caro franco ce ne dobbiamo andare da questo paese
io credo che come in tutte le cose di questo mondo la verità non sta da una sola parte. io ricordo che volevo andarmene a tutti i costi da napoli mentre molti dei miei amici erano reticenti ed alla fine sono stato l’unico a restare qui. molte gioie e molti rimpianti e ancora non so se mi è andata bene o meno. Uno di questi giorni decido cosa fare da grande.
@Carlo: Ti rispondo brevemente. Tutti i giornali parlano di queste cose. Come parlano del commissariamento di Comuni al Nord per infiltrazioni mafiose, blocco appalti per l’EXPO, corruzione dei politici a Nord, Centro e Sud. Siamo in Italia, Carlo e non ho i paraocchi. Basta cercare di essere obiettivi e non prevenuti e si vede il bello e il brutto dappertutto. Come la penso l’ho sempre detto e lasciato scritto ed è a 360°. Conoscevo molte delle cose e dei link che hai riportato, perché una delle cose che faccio al mattino è leggere Repubblica e Corriere edizioni di Napoli, e post su Napoli, oltre quelli milanesi e nazionali.Mi dispiace per le ultime righe che hai dedicato a Milano: non si sputa nel piatto dove si è mangiato e dove ogni tanto si mangia ancora. Forse io, arrivato a Milano quando già da anni nel nostro quartiere mi impegnavo per migliorarlo e per estromettere certi personaggi e non avevo più i miei cari, ho apprezzato di più quello che ho. Perdendo anche affetti e amici carissimi e importanti. Come dici, la nostra scelta non fu voluta, ma oggi non posso sputarci sopra, nonostante i contrasti che si vivono quotidianamente, come in tutto il nostro Paese. Infine: insisti ancora sulle mie vignette “antimeridionaliste” senza rivederle tutte: da oltre 30 anni vado avanti e non ho bisogno di dimostrare che le mie osservazioni e satire hanno riguardato tutte le direzioni. Ovvio che, secondo i periodi e la cronaca e i cambiamenti politici, ci sono evidenze per un problema anziché un altro. Guarda le cose con OCCHIO GIORNALISTICO o di ATTORE SATIRICO: si va a rilevare ogni criticità o caratteristica e se ne parla! Ti faccio un esempio: quando non c’era Berlusconi in politica, non potevo dedicargli vignette, poi mi ha dato moltissimi spunti. A me, ai giornali e ai media. Stessa cosa per i rifiuti che citi o per il fenomeno Lega (sic!). Quando le nostre mogli cucinano bene, facciamo mai un complimento come quando le critichiamo se dimenticano il sale o bruciano qualcosa? La satira evidenzia i punti di debolezza, sperando che chi ascolta, e ha potere, intervenga per migliorare.
Chiudo qui questo nostro infinito dibattito, lasciando immutato il mio amore e le mie sofferenze per Napoli e il mio riconoscimento per Milano che ha pure pregi e difetti, come tutta la nostra cara e controversa Italia. Sai cosa mi intristisce? Che noi ci confrontiamo mentre tanti nostri vecchi amici non ci raccontano cosa pensano.
Non aspettarti da me i soliti “mi piace” di alcuni. Raramente, come nel caso dell’ultimo teorema matematico, ti farò i complimenti; altre volte, come in questo caso, contesterò con veemenza, una certa rappresentazione delle cose. Ed infatti, in questo caso ti confermo che nessuno vuole nascondere la spazzatura da alcuna parte, ma la verità è che si utilizza sempre la solita rappresentazione: da un lato le eccellenze del nord dall’altro le porcherie del sud. Grave, a mio parere, se viene da un napoletano: dovrebbe metterci anche un po di cuore !
Ricorda che fino a poco tempo fa rappresentavi Napoli con i sacchi della spazzatura sotto il Vesuvio, anche quando l’emergenza era finita.
Ma ti capisco, non vivi qui da più di 35 anni, le notizie le apprendi dalle solite fonti, non vivi i problemi e le ansie di questa terra che oramai non è più tua, se non nell’immaginario.
Tu vivi giornalmente le buche delle strade o la casa dell’acqua di Arese che spesso definisci ‘la nostra bella città’: ed è vero !
Ma non ti ho mai visto scrivere della bellezza dei tesori di Napoli che nulla hanno a vedere con una cittadina senza storia. Molto probabilmente perché non conosci tali bellezze.
Chiediti perché nella tua vignetta non hai indicato, come esempio positivo, la rete internet free di Napoli e, come esempio negativo, la rete affaristico/politica in Brianza e Seregno, (http://www.infonodo.org/node/31054) oppure i comportamenti ricattatori della famiglia Riva nei riguardi dello stabilimento di Taranto.
Certo, tu fai satira, ma inconsciamente, lo stereotipo è sempre lo stesso.
E’ molto difficile trovare, nel tuo blog, qualcosa di positivo sul sud, come è molto difficile leggere sul tuo blog qualcosa riguardo ai problemi che affliggono la campania come il recente gravissimo problema dei rifiuti tossici che è fortemente sentito dalla popolazione, mentre sulla stampa nazionale si accenna appena- ovviamente !.
Certo non sono io a doverti indicare gli argomenti del tuo blog, ma da chi si dichiara napoletano, ci si aspetterebbe una parola, davanti allo scempio che si è perpetrato a danno della propria gente che sta morendo di tumore.
La verità è che è talmente radicata la convinzione, anche in chi non è originario della Lombardia, che al nord è tutto bello ed al sud e tutto marcio che viene normale fare certi accostamenti.
A puro titolo di esempio ti riporto un pezzo tratto dal blog del giornalista Angelo Forgione: http://angeloxg1.wordpress.com/ che leggo spesso e che, giustamente, non nasconde nulla dei mali della campania, ma che analizza a fondo i problemi e le varie responsabilità senza tuttavia dimenticare il grande amore per la sua città.
Ecco il pezzo:
Angelo Forgione – ” Mentre il Napoli perdeva a Londra e tutto il popolo azzurro trepidava per le vicende della squadra del cuore, andava in onda su Italia1 un reportage de Le Iene sulla tragedia causata dai rifiuti tossici sversati nelle campagne tra Napoli e Caserta (clicca qui). Non una novità ma ulteriori venti minuti drammatici per chi non ha ancora capito a cosa è soggetto il popolo campano compreso in quel fazzoletto di terra.
Il titolo, banale, non era da programma di controinformazione: “la camorra uccide anche senza pistole”, ed è pur corretto, ma incompleto. Manca “con la responsabilità dell’industria del Nord nel silenzio dello Stato”. L’importanza dei titoli è insospettabile e non tutti sanno che nei quotidiani esiste la figura professionale del titolista che ha la responsabilità di indirizzare l’attenzione sul cuore dei problemi sviscerati dai giornalisti negli articoli. La camorra uccide senza pistole perché allettata dai facili guadagni ma lo Stato sa bene che il Centro-Nord e parte d’Europa smaltiscono da decenni i veleni delle aree industrializzate in Campania. Protagonista del reportage anche l’encomiabile Don Patriciello che ha sottolineato proprio che la visita dell’ex ministro della Salute Renato Balduzzi di qualche tempo fa è stata solo una comparsata che non ha fruttato alcun intervento. Balduzzi è proprio quel ministro che giustificò l’aumento dei tumori in Campania con le cattive abitudini alimentari, l’obesità e la sedentarietà.
Lo scorso week-end, Don Patriciello ha incontrato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha esternato la sua solidarietà alle mamme dei bambini colpiti da questo avvelenamento programmato e si è mostrato come sorpreso, quasi disinformato, da una vicenda che sembra aver appreso all’improvviso. È comprensibile il ruolo delicato di Don Patriciello, già sopraffatto in un aula di Prefettura a Napoli dalla protervia dell’ex-prefetto De Martino che lo riprese con spocchia per aver chiamato “signora” l’omologa di Caserta, e si può intuire il perché il coraggioso uomo di Chiesa abbia ringraziato Napolitano, ma la gran parte del popolo napoletano che si riconosce in lui è solo lui che deve ringraziare: non deve dire “grazie” alle alte cariche dello Stato che sanno benissimo, e da vent’anni, cosa accade in Campania, che conoscono bene i motivi del duplice omicidio Alpi/Hrovatin, che sanno che la Campania è al centro di un traffico internazionale di scorie tossiche, e che non hanno speso una parola sull’argomento nei loro discorsi ricchi di retorica su un Paese allo sbando e senza compattezza. Processi e inchieste che negli anni hanno svelato le dinamiche perverse con cui sono state condotte le scorie nocive non sono segreti di Stato, e la solidarietà e la vicinanza alle mamme dei bimbi e tanto inutile quanto amara. Gli studi delle Commissioni d’inchiesta parlamentare allertano che intorno al 2060 ci sarà il picco di incidenza tumorale, paragonabile alla peste del Seicento. Una perizia dal geologo torinese Giovanni Balestri ha analizzato nel 2010 l’avvelenamento delle falde acquifere di Giugliano e delle zone limitrofe, indicando che nel 2064 ci sarà la piena delle precipitazioni in una falda colma di percolato e rifiuti tossici. Ogni forma di vita potrebbe essere estinta! Tutto ciò basterebbe per intervenire subito, senza se, senza ma e senza sterile solidarietà. Ciò che è stato fatto alla Campania è tragico e ci vuole poco a prevedere il futuro: nel 2061, saranno festeggiati con il biocidio campano i due secoli di Unità nazionale. Ci saranno voluti duecento anni a completare il percorso di distruzione di una Terra che ha civilizzato l’Europa. Prima occupata, poi derubata, infine inquinata. E i campani devono pure ringraziare? ”
Infine, contrariamente a quello che pensi tu su Milano e quello che la città ti ha dato, io penso a Milano ed a quello che mi ha tolto: l’affetto e la presenza della mia famiglia d’origine perché, come te, ho dovuto- non certo voluto- andare li, a lavorare; e se in giovane età la cosa poteva sembrare positiva, oggi mi appare in tutta la sua tragica verità: la mancanza di lavoro al sud mi ha tolto la possibilità di veder invecchiare e morire i miei cari. Ti pare poco ?
@Carlo: Questa tua risposta sulla rete free internet è dedicata, quindi, a “La Repubblica.it MI ” del 14 ott 2013. Manca, però, la risposta sulla seconda parte da dedicare a “La Repubblica.it NA” del 14 ott 2013. Riguarda la camorra.
@Carlo: Se tu rivedessi le vignette del Milanapoletano con attenzione, ti accorgeresti che i pensieri sono rivolti a Nord, a Sud e all’Italia in ugual modo: quando c’è da parlar bene si parla bene, quando c’è da parlar male, non bisogna nascondere la spazzatura sotto il tappeto, nè del nord, nè del Sud, nè del Paese. E le critiche maggiori vanno a chi ci gestisce, ai politici, ai mafiosi …
Chissà perché quando si parla di Milano si decantano le cose belle (nella fattispecie le zone free di Internet) e quando si parla di Napoli ci si richiama sempre alle cose peggiori (nella fattispecie rifiuti e camorra). la Campania ha tanti problemi, ma anche tante cose belle; la Lombardia ha tante cose belle, ma anche tenti problemi. Non è polemica, ma un modo per fare meditare su un’abitudine ormai consolidata che offende.
Attendo sempre una significativa riduzione delle spese per la politica, per i partiti e per i privilegi che questa casta riserva per se e difende estrenuamente, utilizzando tutti i sotterfugi possibili, glissando e rimandando le decisioni sul problema. A questo punto l’appellativo di “ladri” che recentemente è stato loro rivolto è più che giustificato!
Gianni, non ne so niente. unica certezza è ciò che ci hanno mostrato chiaramente con numeri alla mano, che i pensionati dal 2005 al 2013 hanno perso mediamente da 50 a 100 euro al mese: come se avessero tolto alle pensioni medio-basse due o tre mensilità all’anno!!! Stessa cosa è stata ripetuta in TV nella trasmissione Coffee Break alle 9,50 ed è una amara conferma. In questi giorni sto evitando di leggere il Sole 24 ore perchè le notizie sono veramente tragiche per questo Paese.
Gianni, penso che sia tardi per noi. Forse i nostri figli hanno ancora possibilità. Al mercato avevo sentito un venditore che diceva: “Il problema sarà per i nostri nipoti perché oggi ci siamo noi che ancora e chissà per quanto tempo, possiamo aiutare i nostri figli, ma questi come faranno ad aiutare i loro?”. Stiamo vivendo nel caos …
ho letto che viene reintegrato l’adeguamento delle pensioni al costo della vita, non si sa se al 100% o al 90 %. c’è nella finanziaria e dovrebbe passare
a proposito dell’imu e della tarsi ieri ho chiamato la mia fiscalista Carla
per sapere notizie sull’imu e sulla tarsi. colloquio
Carla:Tu che ne sai?
io: niente , ti ho chiamato per questo
Carla: neanche noi
io : e allora che facciamo?
Carla: aspettiamo, vedrai che ad inizio dicembre siccome non sanno niente neanche loro, ci faranno versare un anticipo in attesa di decidere e ci costringeranno a fare le corse perchè l’unica cosa sicura è la scadenza.
Caro franco ce ne dobbiamo andare da questo paese
io credo che come in tutte le cose di questo mondo la verità non sta da una sola parte. io ricordo che volevo andarmene a tutti i costi da napoli mentre molti dei miei amici erano reticenti ed alla fine sono stato l’unico a restare qui. molte gioie e molti rimpianti e ancora non so se mi è andata bene o meno. Uno di questi giorni decido cosa fare da grande.
@Carlo: Ti rispondo brevemente. Tutti i giornali parlano di queste cose. Come parlano del commissariamento di Comuni al Nord per infiltrazioni mafiose, blocco appalti per l’EXPO, corruzione dei politici a Nord, Centro e Sud. Siamo in Italia, Carlo e non ho i paraocchi. Basta cercare di essere obiettivi e non prevenuti e si vede il bello e il brutto dappertutto. Come la penso l’ho sempre detto e lasciato scritto ed è a 360°. Conoscevo molte delle cose e dei link che hai riportato, perché una delle cose che faccio al mattino è leggere Repubblica e Corriere edizioni di Napoli, e post su Napoli, oltre quelli milanesi e nazionali.Mi dispiace per le ultime righe che hai dedicato a Milano: non si sputa nel piatto dove si è mangiato e dove ogni tanto si mangia ancora. Forse io, arrivato a Milano quando già da anni nel nostro quartiere mi impegnavo per migliorarlo e per estromettere certi personaggi e non avevo più i miei cari, ho apprezzato di più quello che ho. Perdendo anche affetti e amici carissimi e importanti. Come dici, la nostra scelta non fu voluta, ma oggi non posso sputarci sopra, nonostante i contrasti che si vivono quotidianamente, come in tutto il nostro Paese. Infine: insisti ancora sulle mie vignette “antimeridionaliste” senza rivederle tutte: da oltre 30 anni vado avanti e non ho bisogno di dimostrare che le mie osservazioni e satire hanno riguardato tutte le direzioni. Ovvio che, secondo i periodi e la cronaca e i cambiamenti politici, ci sono evidenze per un problema anziché un altro. Guarda le cose con OCCHIO GIORNALISTICO o di ATTORE SATIRICO: si va a rilevare ogni criticità o caratteristica e se ne parla! Ti faccio un esempio: quando non c’era Berlusconi in politica, non potevo dedicargli vignette, poi mi ha dato moltissimi spunti. A me, ai giornali e ai media. Stessa cosa per i rifiuti che citi o per il fenomeno Lega (sic!). Quando le nostre mogli cucinano bene, facciamo mai un complimento come quando le critichiamo se dimenticano il sale o bruciano qualcosa? La satira evidenzia i punti di debolezza, sperando che chi ascolta, e ha potere, intervenga per migliorare.
Chiudo qui questo nostro infinito dibattito, lasciando immutato il mio amore e le mie sofferenze per Napoli e il mio riconoscimento per Milano che ha pure pregi e difetti, come tutta la nostra cara e controversa Italia. Sai cosa mi intristisce? Che noi ci confrontiamo mentre tanti nostri vecchi amici non ci raccontano cosa pensano.
e se ancora non hai capito leggi qui:
http://angeloxg1.wordpress.com/2011/12/06/cornacchione/
Non aspettarti da me i soliti “mi piace” di alcuni. Raramente, come nel caso dell’ultimo teorema matematico, ti farò i complimenti; altre volte, come in questo caso, contesterò con veemenza, una certa rappresentazione delle cose. Ed infatti, in questo caso ti confermo che nessuno vuole nascondere la spazzatura da alcuna parte, ma la verità è che si utilizza sempre la solita rappresentazione: da un lato le eccellenze del nord dall’altro le porcherie del sud. Grave, a mio parere, se viene da un napoletano: dovrebbe metterci anche un po di cuore !
Ricorda che fino a poco tempo fa rappresentavi Napoli con i sacchi della spazzatura sotto il Vesuvio, anche quando l’emergenza era finita.
Ma ti capisco, non vivi qui da più di 35 anni, le notizie le apprendi dalle solite fonti, non vivi i problemi e le ansie di questa terra che oramai non è più tua, se non nell’immaginario.
Tu vivi giornalmente le buche delle strade o la casa dell’acqua di Arese che spesso definisci ‘la nostra bella città’: ed è vero !
Ma non ti ho mai visto scrivere della bellezza dei tesori di Napoli che nulla hanno a vedere con una cittadina senza storia. Molto probabilmente perché non conosci tali bellezze.
Chiediti perché nella tua vignetta non hai indicato, come esempio positivo, la rete internet free di Napoli e, come esempio negativo, la rete affaristico/politica in Brianza e Seregno, (http://www.infonodo.org/node/31054) oppure i comportamenti ricattatori della famiglia Riva nei riguardi dello stabilimento di Taranto.
Certo, tu fai satira, ma inconsciamente, lo stereotipo è sempre lo stesso.
E’ molto difficile trovare, nel tuo blog, qualcosa di positivo sul sud, come è molto difficile leggere sul tuo blog qualcosa riguardo ai problemi che affliggono la campania come il recente gravissimo problema dei rifiuti tossici che è fortemente sentito dalla popolazione, mentre sulla stampa nazionale si accenna appena- ovviamente !.
Certo non sono io a doverti indicare gli argomenti del tuo blog, ma da chi si dichiara napoletano, ci si aspetterebbe una parola, davanti allo scempio che si è perpetrato a danno della propria gente che sta morendo di tumore.
La verità è che è talmente radicata la convinzione, anche in chi non è originario della Lombardia, che al nord è tutto bello ed al sud e tutto marcio che viene normale fare certi accostamenti.
A puro titolo di esempio ti riporto un pezzo tratto dal blog del giornalista Angelo Forgione: http://angeloxg1.wordpress.com/ che leggo spesso e che, giustamente, non nasconde nulla dei mali della campania, ma che analizza a fondo i problemi e le varie responsabilità senza tuttavia dimenticare il grande amore per la sua città.
Ecco il pezzo:
Angelo Forgione – ” Mentre il Napoli perdeva a Londra e tutto il popolo azzurro trepidava per le vicende della squadra del cuore, andava in onda su Italia1 un reportage de Le Iene sulla tragedia causata dai rifiuti tossici sversati nelle campagne tra Napoli e Caserta (clicca qui). Non una novità ma ulteriori venti minuti drammatici per chi non ha ancora capito a cosa è soggetto il popolo campano compreso in quel fazzoletto di terra.
Il titolo, banale, non era da programma di controinformazione: “la camorra uccide anche senza pistole”, ed è pur corretto, ma incompleto. Manca “con la responsabilità dell’industria del Nord nel silenzio dello Stato”. L’importanza dei titoli è insospettabile e non tutti sanno che nei quotidiani esiste la figura professionale del titolista che ha la responsabilità di indirizzare l’attenzione sul cuore dei problemi sviscerati dai giornalisti negli articoli. La camorra uccide senza pistole perché allettata dai facili guadagni ma lo Stato sa bene che il Centro-Nord e parte d’Europa smaltiscono da decenni i veleni delle aree industrializzate in Campania. Protagonista del reportage anche l’encomiabile Don Patriciello che ha sottolineato proprio che la visita dell’ex ministro della Salute Renato Balduzzi di qualche tempo fa è stata solo una comparsata che non ha fruttato alcun intervento. Balduzzi è proprio quel ministro che giustificò l’aumento dei tumori in Campania con le cattive abitudini alimentari, l’obesità e la sedentarietà.
Lo scorso week-end, Don Patriciello ha incontrato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha esternato la sua solidarietà alle mamme dei bambini colpiti da questo avvelenamento programmato e si è mostrato come sorpreso, quasi disinformato, da una vicenda che sembra aver appreso all’improvviso. È comprensibile il ruolo delicato di Don Patriciello, già sopraffatto in un aula di Prefettura a Napoli dalla protervia dell’ex-prefetto De Martino che lo riprese con spocchia per aver chiamato “signora” l’omologa di Caserta, e si può intuire il perché il coraggioso uomo di Chiesa abbia ringraziato Napolitano, ma la gran parte del popolo napoletano che si riconosce in lui è solo lui che deve ringraziare: non deve dire “grazie” alle alte cariche dello Stato che sanno benissimo, e da vent’anni, cosa accade in Campania, che conoscono bene i motivi del duplice omicidio Alpi/Hrovatin, che sanno che la Campania è al centro di un traffico internazionale di scorie tossiche, e che non hanno speso una parola sull’argomento nei loro discorsi ricchi di retorica su un Paese allo sbando e senza compattezza. Processi e inchieste che negli anni hanno svelato le dinamiche perverse con cui sono state condotte le scorie nocive non sono segreti di Stato, e la solidarietà e la vicinanza alle mamme dei bimbi e tanto inutile quanto amara. Gli studi delle Commissioni d’inchiesta parlamentare allertano che intorno al 2060 ci sarà il picco di incidenza tumorale, paragonabile alla peste del Seicento. Una perizia dal geologo torinese Giovanni Balestri ha analizzato nel 2010 l’avvelenamento delle falde acquifere di Giugliano e delle zone limitrofe, indicando che nel 2064 ci sarà la piena delle precipitazioni in una falda colma di percolato e rifiuti tossici. Ogni forma di vita potrebbe essere estinta! Tutto ciò basterebbe per intervenire subito, senza se, senza ma e senza sterile solidarietà. Ciò che è stato fatto alla Campania è tragico e ci vuole poco a prevedere il futuro: nel 2061, saranno festeggiati con il biocidio campano i due secoli di Unità nazionale. Ci saranno voluti duecento anni a completare il percorso di distruzione di una Terra che ha civilizzato l’Europa. Prima occupata, poi derubata, infine inquinata. E i campani devono pure ringraziare? ”
Infine, contrariamente a quello che pensi tu su Milano e quello che la città ti ha dato, io penso a Milano ed a quello che mi ha tolto: l’affetto e la presenza della mia famiglia d’origine perché, come te, ho dovuto- non certo voluto- andare li, a lavorare; e se in giovane età la cosa poteva sembrare positiva, oggi mi appare in tutta la sua tragica verità: la mancanza di lavoro al sud mi ha tolto la possibilità di veder invecchiare e morire i miei cari. Ti pare poco ?
@Carlo: Questa tua risposta sulla rete free internet è dedicata, quindi, a “La Repubblica.it MI ” del 14 ott 2013. Manca, però, la risposta sulla seconda parte da dedicare a “La Repubblica.it NA” del 14 ott 2013. Riguarda la camorra.
@Carlo: Se tu rivedessi le vignette del Milanapoletano con attenzione, ti accorgeresti che i pensieri sono rivolti a Nord, a Sud e all’Italia in ugual modo: quando c’è da parlar bene si parla bene, quando c’è da parlar male, non bisogna nascondere la spazzatura sotto il tappeto, nè del nord, nè del Sud, nè del Paese. E le critiche maggiori vanno a chi ci gestisce, ai politici, ai mafiosi …
Chissà perché quando si parla di Milano si decantano le cose belle (nella fattispecie le zone free di Internet) e quando si parla di Napoli ci si richiama sempre alle cose peggiori (nella fattispecie rifiuti e camorra). la Campania ha tanti problemi, ma anche tante cose belle; la Lombardia ha tante cose belle, ma anche tenti problemi. Non è polemica, ma un modo per fare meditare su un’abitudine ormai consolidata che offende.
http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/21354
http://247.libero.it/focus/18434861/21921/prima-al-licinium-venite-sar-una-grande-festa/
Attendo sempre una significativa riduzione delle spese per la politica, per i partiti e per i privilegi che questa casta riserva per se e difende estrenuamente, utilizzando tutti i sotterfugi possibili, glissando e rimandando le decisioni sul problema. A questo punto l’appellativo di “ladri” che recentemente è stato loro rivolto è più che giustificato!