Letterina di Natale
Arriva già Natale
e c’è quel grande freddo,
c’è la gente che corre,
c’è luce e colori
Dove sei, Babbo Natale?
Né in un fiocco di neve,
né tra chi viene e chi va,
né in lampioncini o palle di vetro …
Non sono bambino,
caro Babbo Natale,
non aspetto regali
né giochi e dolcini …
Ho barba bianca anch’io,
lo sai Babbo Natale,
eppure ti chiedo
un piccolo regalo …
Ho avuto dalla vita
sì gioie e dolori
e amici e nemici
amori e delusioni …
Ma in certi momenti,
vedi, Babbo Natale,
sento una malinconica attesa
di finta aria di festa …
Eravamo tanti e allegri
davanti all’albero
sognando al presepio
mangiando al gran cenone …
Forse è strano
o sto peccando d’egoismo,
io ti vorrei a mezzanotte
a tenermi compagnia …
Ti leggerò il mio libro dei ricordi,
reciterò qualche poesia
cercando il volto perduto dei miei cari
quando eri tu Babbo Natale
e non lo ero io …
Francesco Gentile
Vedo nella foto l’albero di natale di casa Gentile, addobbato bene e pieno di luccicanti oggetti, messi con cura, per festeggiare l’evento più importante della storia, la nascita del Santo Bambinello che da Creatore dell’Universo ha voluto nascere in umiltà per eleverci al rango di suoi fratelli. Ebbene noi uomini fatichiamo a considerare fratelli gli altri figli dei nostri genitori e men che meno gli altri uomini. Solo in momenti carichi di emozione come questo ci ricordiamo che sarebbe tanto bello poterci tutti quanti volere bene veramente e vivere come in un giardino dell’Eden. La tua bellissima poesia mi ricorda proprio questo: da bambini tutto ha un fascino particolare che crescendo va a sfumare finchè, in età matura, cessa quasi del tutto ed allora si sogna di ritornare per un momento bambini perchè si ha nostalgia di quelle belle favole che ci hanno affascinato quando eravamo piccoli. E’ strano ma il passato si tinge sempre di rosa nei nostri ricordi. Così facendo si rischia di perdere la bellezza di quello che adesso ci circonda. Ritorniamo per un momento con la capacità, propria dei piccoli, di stupirci davanti a un albero di Natale illuminato, di un pacco dono con un nastrino luccicante, un sorriso sincero di un amico e godiamo dell’attimo di felicità che viene acceso dentro di noi. Lasciamoci andare ad un momento di sincera commozione anche per una piccola cosa che un domani, quando il tempo sarà trascorso, ripensandoci, ci sembrerà un ricordo bellissimo. Cerchiamo di vivere il presente come siamo soliti vivere il passato.
Complimenti Franco per la bella poesia. Alla nostra età spesso si vive di ricordi della nostra gioventù. È così, e la ruota della vita che gira. Lo dico anche a Max, i figli devono fare la loro vita, per poi accorgersi, alla nostra età, che si vorrebbe rivedere i nostri genitori che ormai non ci sono più. Un abbraccio a tutti.
Grazie, Anna. A Milano ho vissuto sempre bene e mi ha accolto come una mamma, ma la propria città fa parte della nostra mente, del nostro cuore, del nostro corpo … Ormai ci vengo raramente, ma seguo tutto e soffro quando succedono cose brutte e ne parlano male … Il mio personaggio IL MILANAPOLETANO, vuol proprio, scherzando come fanno proprio i satirici, fa riflettere … Anche io voglio bene a tutti voi e sono contento, almeno, che tramite questo mezzo informatico, siamo riusciti ad abbracciarci!!!
da Facebook, Anna Cavallina: Franco ho letto quella bella lettera che hai scritto a babbo natale, sante parole ,sai anch’io vorrei tanto tornare bambina a quando aspettavamo con felicità queste feste, le ricordo con nostalgia, cmq
volevo farti i complimenti x il tuo blog, davvero interessante, ed in certi versi noto una vena malinconica di un napoletano che vive al nord ma che sogna sempre il suo caldo sud, mi sbaglio??? vabbè un bacione ed un abbraccio caldo caldo !!!!!! 🙂 tvb ♥
Da facebook, Paolo Restivo: Ciao Franco ricambio con sincero affetto e stima gli Auguri da estendere ai tuoi cari. Ti abbraccio fraternamente condividendo tutto ciò che hai scritto nella tua letterina a Babbo Natale. A presto.
Consolati, Max. La solitudine ci assalirà tutti …Io sto cominciando a cercarmi un ospizio … Comunque AUGURI, sperando che prima o poi i figli ritornino a noi … (sembro Qualcuno …)
Il mio Natale… Sabato 22, dopo tanto penare e supplicare, verso le 15,30 passano Ale e Andrea (sarebbero i miei 2 figli, forse…), per 10 minuti, un quarto d’ora, perchè poi scendono a Benevento. Andrea si fa veloce un paninozzo col salame, Ale nemmeno quello… riesco a costringerli a fare 2 foto in ascensore, quando stanno andando via… “ci vediamo nel 2013…” (Cosa gli ho fatto alfine non so) Fine Natale!
via mail, Danilo Pattaro: Ringraziandoti per il gradito pensiero letterario (direi centrato) ti rinnovo sinceri auguroni di Buone feste.
da Facebook MI PIACE: Angela, Carmela Gallotti