Lo dice il giornale, sono ricco! Più o meno…

Pubblicata da La Repubblica Milano il 12 giugno 2012, con il commento, sottoriportato, di Piero Colaprico.

Pubblicata da SETTEGIORNI il 25 maggio 2012.

Pubblicata da QuiArese il 24 maggio 2012: 

Ritorna il nostro Francesco Gentile con i suoi Più o Meno. Questa volta ci parlerà della soddisfazione dell’essersi scoperto ricco… più o meno…

Leggendo Il Sole 24 Ore di oggi (16 maggio ndr), ho scoperto di essere ricco. Arese è tra i primi dieci Comuni col reddito medio più alto per abitante. E, allora, ho subito capito perché, qualche tempo fa, lamentandomi per i prezzi alti al mercato, un pescivendolo mi confidò che “questi prezzi li possiamo fare solo ad Arese”. Il dubbio è che allo stesso modo siano stimolati a comportarsi anche altri commercianti oppure i gestori della Cosa pubblica con tasse elevate o dei mezzi di trasporto con biglietti esorbitanti. Qualche tempo fa avevo scritto che due farmacie della nostra Città chiedevano prezzi superiori per alcuni prodotti rispetto a quelle di Rho…

Oggi mi si è aperto un mondo: sono benestante, tra i primi d’Italia e quindi non posso lamentarmi. Imparerò a gestire la mia pensione tra spese e  mutuo per la casa, continuando a tenere l’auto ferma, utilizzando servizi pubblici non proprio efficienti, sperando che acqua, luce e gas non aumentino oltre il giusto e che ci governino persone serie. Così sarò ricco tra i ricchi.

4 pensieri su “Lo dice il giornale, sono ricco! Più o meno…

  1. da Serenella Costa: Oddio, non ci voleva che lo scrivesse il Sole 24 ore. Basta entrare in un qualsiasi negozio, cercare di comprare casa e vedere quali sono i risultati elettorali da anni per capire che Arese non e’ una cittadina come quelle limitrofe (anche se spesso “c’e’ piu’ fumo che arrosto”)……………. ahime’…………..

  2. da Piero Colaprico su La Repubblica – Milano del 12.o6.2012:
    Sa, anch’io ho scoperto che tra stipendio da inviato speciale e proventi dei libri, sono tra gli italiani più ricchi e la cosa non mi fa sorridere, ma incavolare di brutto: cioè, io so che fatica faccio a “chiudere” il mio bilancio, d’estate vedo dal molo le barche che i poveri timonano, d’inverno vengo schizzato di fango da potenti autovetture guidate da nullatenenti, leggo i giornali e scopro che quando arriva la finanza i locali pubblici e i negozi incassano il 400 per cento in più. Poi mi affaccio su viale Jenner e penso che qualcuno mi prende in giro da quando sono nato.
    Quasi quasi mi trasferisco ad Arese.

  3. Anch’io dovrei essere ricco: ma non perché abito ad Arese. Semplicemente perché col mio reddito, da lavoro dipendente, abbastanza elevato con moglie a carico, pago più tasse di due coniugi che lavorano entrambi e guadagnano insieme molto più di me pagando insieme meno tasse di me. Però abito al sud dove la vita è meno cara. Almeno questo !
    A quando un fisco che tassi la famiglia e non i singoli ?

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