Una volta l’oggetto d’arredo che avevamo in cucina sul tavolo, si chiamava “fruttiera” e adornava con colori e profumi la cucina … I guru del design, oggi, vogliono che le cose “antiche” vengano valorizzate rendendole “utili”, ottimizzando gli spazi, pur mantenendo i canoni dell’arte visiva. Sono anni ormai che la costringo a seguirmi in giro per visitare mostre di opere d’ultimo grido, facendo apprendere i concetti della “current and future art” ed ecco che la mia “dolcissima” consorte (forse proprio per questo aggettivo … “iperglucosiato”, lei stessa causa del mio diabete) ha pensato ad una soluzione “Art and Utility” per depositare, nella più grande espressione di pop new age and incoming art, scatole di medicinali del nostro uso quotidiano e frutta nello stesso contenitore.
E mi chiedo: “Ma una mela al giorno, non toglieva il medico di torno?” e mi rispondo:”Grande consorte! Ha inventato tutto ciò nella speranza di farmi guarire!”.
Ah Ah Ah … l’ultima frase è fortissima!
Se fossero degli integratori multivitaminici, quello potrebbe essere un posto congruente, vicino alla frutta, che notoriamente contiene vitamine utili al nostro fabbisogno. Qualora fossero, come credo, medicine, allora è meglio tenerle fuori dalla portata dei bambini, e se attualmente non ve ne fossero è bene comunque tenere i farmaci in posti freschi e difficilmente accessibili. In questo modo quando dovessero circolare pargoli per la cucina sarete tranquilli sotto quell’aspetto. Sono d’accordo sul mangiare una mela al giorno, dicono che faccia bene e io ci credo. Tutta la frutta in genere fa bene, del resto mi pare che Adamo ed Eva di salute stavano benissimo, forse con le mele ebbero dei problemi, ma di altra natura.
da Facebook, Angela: Ma guarda un po’….
da Facebook, MI PIACE: Carmela Gallotti, Mauro