Dicono che tutto deve essere pronto per l’Immacolata. A Milano, addirittura per il giorno prima: sant’Ambrogio che, invece aveva prolungato dal martedì al sabato grasso il Carnevale. Forse per Natale andava di corsa e tutto si anticipava, proprio come oggi che i panettoni cominciano a esporli sugli scaffali a settembre. Tra qualche anno a Ferragosto sulle spiagge anziché una fetta d’anguria mangeremo una di panettone! Comunque, come ogni anno, la guerra tra me e la mia dolce consorte è partita ai primi di novembre tra l’addobbiamo no e l’addobbiamo si, ormai che senso ha e un senso c’è sempre e poi lo vuole la tradizione, almeno un presepino bisogna farlo, è un segno d’amore. Allora non è il caso di fare l’Albero: siamo due e pure della terza età, non abbiamo pargoletti in giro, fare l’Albero non ha senso e si che ha senso perché è simbolo di libertà. Presepe uguale amore familiare, amore per gli altri, accoglienza. Albero uguale abbondanza, luci, colori, portafortuna di ricchezza e, appunto, libertà. Ed eccoci alla sera dell’Immacolata, dopo varie vicissitudini di impegni e di salute precaria con giramenti vari, pronti alle Feste di fine Anno. Ma che Feste sono e che senso hanno se, quando si sta bene e si gode di salute, è festa tutto l’Anno? Perché concentrare in pochi giorni incontri, abbuffate, spese assurde per, quasi sempre, inutili doni che una volta portavano i Magi all’Epifania, poi vennero scalzati dalla Befana per le pari opportunità e dagli States arrivò la moda di Babbo Natale che distribuisce sacchi di regali infilandosi nei caminetti (anche di chi non li ha …) facendo rigirare nella tomba san Nicola che nel IV secolo, il 6 dicembre, secondo la tradizione, regalò una dote a tre fanciulle povere perché potessero andare spose invece di prostituirsi e – in un’altra occasione – salvò tre fanciulli. Nel tempo, man mano che il nome si modificava, Samiklaus, Sinterclaus o Santa Claus cambiarono anche i giorni dei regali che, passando per il 13 dicembre Santa Lucia in omaggio, giustamente, alle quote rosa, si fermarono all’ora zero del 25 dicembre, quando, forse, nacque il Bambin Gesù … Scendendo nella realtà più o meno religiosa, più o meno commerciale, ma nella natura della nostra napoletanità, ancora una volta noi ci siamo.
Anche mini il presepe è sempre bello. Buone feste !!!