Il Presidente della Repubblica, dopo mesi di tentativi e di attesa per permettere la creazione del nuovo Governo, con passaggi repentini da un accordo all’altro, tra M5S e Lega – Centro Destra (fallito), poi tra M5S e PD (fallito), e infine tra M5S e Lega che Mattarella ha seguito con attenzione, calma e interesse fino agli incontri di ieri …
Dopo anni di litigi, frasi sprezzanti, odio profondo e tanti Vaffà reciproci gridati da una parte e dall’altra, due avversari acerrimi, la Lega e il Movimento 5 Stelle, hanno fatto un programma comune e hanno proposto al Presidente della Repubblica il nome di un possibile Presidente del Consiglio che sarà a capo di un Governo ormai detto “gialloverde” …
Tutto questo è stato possibile, a mio parere, soltanto grazie all’esistenza negli umani di sentimenti, tra cui uno importantissimo: il PERDONO (1)
“Negli ultimi anni il PERDONO è diventato uno strumento terapeutico che è capace di riequilibrare al contempo due aspetti principali dell’individuo: i processi interni legati alla personalità e i processi esterni interpersonali, situazionali, sociali, culturali, esistenziali (ridefinire l’altro e le relazioni, cercare una riconciliazione con l’offensore, cercare la relazione con se stesso …”
E’ stato necessario un tempo lungo perché i due Leader passassero da sguardi feroci a sguardi dolci tra loro: grazie al PERDONO, oggi i due viaggiano all’unisono verso l’obiettivo comune che è quello di avere il potere, osannando la nuova politica, i nuovi metodi di gestione della crisi, al contratto che porterà alla realizzazione di una nuova Italia … C’è voluto tempo, c’è voluta la pazienza di Mattarella e quella degli Italiani … Ma tutto ciò è dovuto al cambiamento del rapporto tra i due e pensiamo che il PERDONO sia avvenuto su “Modello di Enright” (2) che “pone l’accento sul sistema affettivo, cognitivo e comportamentale: il PERDONO è un faticoso processo che avviene tramite uno sforzo volontario e presuppone un tempo più o meno lungo e l’elaborazione di una serie di STRATEGIE emotive …”. Tutto ciò è avvenuto: Salvini e Di Maio hanno attraversato tutte le fasi di questo processo e, alla fine, hanno partorito un Contratto con tante promesse con grandi cambiamenti … lasciando qualche dubbio, ad esempio:
Non bisogna trascurare che ciò è stato possibile anche grazie alla decisione presa dal Partito Democratico: restare all’opposizione, non accettare i canti delle Sirene del M5S, lasciando perdere tutto e cadere nell’oblio. Anche questo è stato un PERDONO, quello chiamato “Modello di Di Biasio” (3): basato sull’aspetto decisionale ovvero “il PERDONO appare come una decisione volontaria, che produce un cambiamento cognitivo che permette il rilascio del sentimento e del desiderio di vendetta e il PERDONO sembra essere inteso come un lasciar perdere, lasciare cadere o dimenticare … “
Rimane da esaminare il rapporto, ormai in rotta, tra Forza Italia e Lega: qui il PERDONO è molto più difficile e forse è inquadrabile nel “Modello di Scobie e Scobie” (4) che “considera le razioni, sia dell’offeso, sia dell’offensore e la natura e la gravità del danno arrecato, le offese più difficili da perdonare sono quelle percepite come intenzionali e gravi nelle quali non c’è stato pentimento o rammarico da parte di chi ha offeso …”.
Tutto questo, ci mette, come Cittadini, in una situazione di indecisione per il futuro, con una situazione ingarbugliata del nostro Paese e confusione tra Centro Destra e Lega, tra i militanti del Movimento 5 Stelle che era nato come antipolitico e libero da legami con Partiti dei destra, sinistra, centro , tra i resti del Partito Democratico … Forse quel vocabolo ripetuto più volte ieri da Salvini ci può far capire che in questo momento tutti, ma proprio tutti, abbiamo bisogno di … “aiutini” nel fare quattro .. Conte e ricorrere al … PERDONO ???
Bibliografia: (1) Berrino – Lumera – Mariani “Ventuno giorni per rinascere”; (2) Enright R.D. – Fitzgibbons R.P. “Helping Clients Forgive”; (3) Di Blasio F. A. “The use of a decision-based forgiveness intervention within intergenerational family therapy”; (4) Scobie E.D., Scobie J.E.W. “Damaging Events: The Perceived Need For Forgiveness”
12 pensieri su “Nuovo Governo grazie al PERDONO.”
vai mail da Mike: Carissimo,
siamo noi a dover ringraziare te per le riflessioni che ci inviti a fare su vicende riguardanti il nostro Paese, in particolare quelle relative ai politici nostrani.
Amici, grazie per i vostri commenti. Mi aiutano a … crescere!
Caro Michele, come ho scritto altre volte sono stato un iscritto ai Vaffà Day dalle prime volte e ho anche votato M5S, ma questa volta ero convinto fino alla sera prima di entrare in cabina elettorale, ma la notte porta consiglio e mi è venuto un lampo: vuoi vedere che causa Renzismo il PD prende così pochi voti che il M5S sarà costretto ad allearsi col Centro Destra per poter governare? Allora ho cercato di dare il mio piccolo contributo al PD, turandomi il naso più di volte passate, ma non è servito. Oggi mi ritrovo il M5S (in cui ho creduto per le politiche innovative, ambientali iniziali di Gianroberto Casalaggio che purtroppo è morto troppo presto), alleato con la Lega!!!! E rischiando di ritrovarci il Cavaliere e Fratelli d’Italia con Casa Pound … Questa proprio non riesco a mandarla giù … Pensavo che nel M5S potevo trovare posto come democratico di sinistra, convinto di valori della classe medio-bassa cui sono appartenuto per nascita e per la vita, amante dello scambio culturale e confronto in Italia e in Europa che politicamente aspetto diventi una Coalizione di Stati Uniti d’Europa. Anch’io voglio continuare a mandare i Vaffà e non sopporterò un Governo di destra.
Prima di tutto un grazie e complimenti a big Frank per la “lectio magistralis” sul significato del perdono peraltro intelligentemente calzato nel contesto politico di questi giorni.
Secondo, pur ritenendo comprensibili le perplessità espresse da Franco e da Alfredo in merito all’accordo siglato tra il M5S e la Lega e i dubbi sul governo che, forse, sta per vedere la luce, mi permetto di rimarcare il fatto che detto accordo (anch’io, per la prima volta elettore del M5S avrei preferito un accordo tra il M5S e il PD, non sono entusiasta di questo accordo per due motivi principali: la flat tax che favorirà esclusivamente i redditi medio-alti a danno delle classi meno abbienti, provocando peraltro un buco nelle casse dello Stato e lo scontro sempre più duro che ha la Lega nei confronti delle istituzioni europee), è la conseguenza della pessima legge elettorale ideata e voluta fortemente dalla diabolica coppia “il condannato di Arcore e il bullo di Rignano” che era più che convinta di poter governare insieme dopo le elezioni del 4 marzo. Ma non avevano fatto i conti con i 16 milioni di italiani giustamente incazzati sia con il “cazzaro toscano” che con “il caimano proprietario di Mediaset e di una sfilza di giornali” che poi nelle urna li hanno (dico io giustamente) puniti.
Detto ciò, trovo meschino gli attacchi che stanno arrivando da tutte le parti sull’accordo tra il M5S e la Lega e sul governo (ancora non c’è) che probabilmente il Presidente Mattarella farà nascerà nei prossimi giorni.
Posso comprendere gli attacchi provenienti dal PD, da FI e da FdI, ma trovo inaccettabili le prese di posizione e gli attacchi provenienti dalla UE, dalle Agenzie di rating e dai giornaloni esteri, in primis il Financial Times e il New York Times.
E allora, ai suddetti, un bel vaffa…lo glielo voglio proprio mandare!
Non credo che dei politici possano avere sentimenti così alti come il perdono.
Sono più propenso a inquadrare quanto è successo in una logica di opportunismo, non certo di perdono. Un semplice ragionamento su quanto convenga lasciar correre i passati tempi in cui ci si sbranava metaforicamente e quelli attuali in cui ci si abbraccia e ci si da pacche sulle spalle. E’ vero, le mani sono aperte, non nascondono pugnali, ma le tasche? Cosa ne sappiamo noi cosa contengono? Ebbene, nessuno può predire come si rapporteranno tra di loro domani, tra un mese, tra tre mesi. Nessuna garanzia di rispetto degli accordi presi, abbiamo assistito già a tutto quanto era possibile immaginare! Non ci rimane che ….l’inimmaginabile.
via mail da Anna: Ho finito le guance di riserva….
Ah ah!!!
Anna, da te mi aspettavo un “Porgi l’altra guancia” …
da Anna, via mail: Io non perdono…..
da Facebook, Carmela Gallotti: La parola Perdono deriva dal verbo Perdonare,ovvero Condonare….ma si….abbracciamoci tutti….
Hai ragione, Alfredo. Io ho cercato di capirci qualcosa ma non ci riesco e spero insieme a te. L’unica soluzione è stata farmi una piccola cultura sui Metodi del Perdono cercando similitudini con i nostri politici …
da Facebook, MI PIACE: Giovanni Venditto, Carmela Gallotti
Ne abbiamo sentite di tutti i colori, dagli esperti, psichiatri, giornalisti, economisti e chi più ne ha più ne metta. Non c’è alcun determinatore comune, il disaccordo è totale, unico punto che trova tutti d’accordo è appunto la grande pazienza del Presidente Mattarella, pazienza che non si sa ancora se sfocerà in un lasciar fare oppure se terminerà bruscamente, prendendo in mano la situazione e istituendo un governo del presidente. Non è dato a noi conoscere quello che si sono detti e che si continueranno a dire tutti i convocati con il Presidente della Repubblica, ma non dimentichiamo che il garante è lui e non credo possa avallare qualsiasi soluzione prospettata. Questa che abbiamo percepito finora mi sembra una soluzione troppo complessa sotto il profilo delle responsabilità, suddivise tra 3 componenti che devono trovare un’armonia e una condivisione praticamente impossibile, visti i caratteri poco malleabili dei due leader politici, nessuno poi sa nulla del nuovo candidato premier. Mi piacerebbe ricredermi ma i presupposti sono un po’ preoccupanti.
vai mail da Mike: Carissimo,
siamo noi a dover ringraziare te per le riflessioni che ci inviti a fare su vicende riguardanti il nostro Paese, in particolare quelle relative ai politici nostrani.
Amici, grazie per i vostri commenti. Mi aiutano a … crescere!
Caro Michele, come ho scritto altre volte sono stato un iscritto ai Vaffà Day dalle prime volte e ho anche votato M5S, ma questa volta ero convinto fino alla sera prima di entrare in cabina elettorale, ma la notte porta consiglio e mi è venuto un lampo: vuoi vedere che causa Renzismo il PD prende così pochi voti che il M5S sarà costretto ad allearsi col Centro Destra per poter governare? Allora ho cercato di dare il mio piccolo contributo al PD, turandomi il naso più di volte passate, ma non è servito. Oggi mi ritrovo il M5S (in cui ho creduto per le politiche innovative, ambientali iniziali di Gianroberto Casalaggio che purtroppo è morto troppo presto), alleato con la Lega!!!! E rischiando di ritrovarci il Cavaliere e Fratelli d’Italia con Casa Pound … Questa proprio non riesco a mandarla giù … Pensavo che nel M5S potevo trovare posto come democratico di sinistra, convinto di valori della classe medio-bassa cui sono appartenuto per nascita e per la vita, amante dello scambio culturale e confronto in Italia e in Europa che politicamente aspetto diventi una Coalizione di Stati Uniti d’Europa. Anch’io voglio continuare a mandare i Vaffà e non sopporterò un Governo di destra.
Prima di tutto un grazie e complimenti a big Frank per la “lectio magistralis” sul significato del perdono peraltro intelligentemente calzato nel contesto politico di questi giorni.
Secondo, pur ritenendo comprensibili le perplessità espresse da Franco e da Alfredo in merito all’accordo siglato tra il M5S e la Lega e i dubbi sul governo che, forse, sta per vedere la luce, mi permetto di rimarcare il fatto che detto accordo (anch’io, per la prima volta elettore del M5S avrei preferito un accordo tra il M5S e il PD, non sono entusiasta di questo accordo per due motivi principali: la flat tax che favorirà esclusivamente i redditi medio-alti a danno delle classi meno abbienti, provocando peraltro un buco nelle casse dello Stato e lo scontro sempre più duro che ha la Lega nei confronti delle istituzioni europee), è la conseguenza della pessima legge elettorale ideata e voluta fortemente dalla diabolica coppia “il condannato di Arcore e il bullo di Rignano” che era più che convinta di poter governare insieme dopo le elezioni del 4 marzo. Ma non avevano fatto i conti con i 16 milioni di italiani giustamente incazzati sia con il “cazzaro toscano” che con “il caimano proprietario di Mediaset e di una sfilza di giornali” che poi nelle urna li hanno (dico io giustamente) puniti.
Detto ciò, trovo meschino gli attacchi che stanno arrivando da tutte le parti sull’accordo tra il M5S e la Lega e sul governo (ancora non c’è) che probabilmente il Presidente Mattarella farà nascerà nei prossimi giorni.
Posso comprendere gli attacchi provenienti dal PD, da FI e da FdI, ma trovo inaccettabili le prese di posizione e gli attacchi provenienti dalla UE, dalle Agenzie di rating e dai giornaloni esteri, in primis il Financial Times e il New York Times.
E allora, ai suddetti, un bel vaffa…lo glielo voglio proprio mandare!
Non credo che dei politici possano avere sentimenti così alti come il perdono.
Sono più propenso a inquadrare quanto è successo in una logica di opportunismo, non certo di perdono. Un semplice ragionamento su quanto convenga lasciar correre i passati tempi in cui ci si sbranava metaforicamente e quelli attuali in cui ci si abbraccia e ci si da pacche sulle spalle. E’ vero, le mani sono aperte, non nascondono pugnali, ma le tasche? Cosa ne sappiamo noi cosa contengono? Ebbene, nessuno può predire come si rapporteranno tra di loro domani, tra un mese, tra tre mesi. Nessuna garanzia di rispetto degli accordi presi, abbiamo assistito già a tutto quanto era possibile immaginare! Non ci rimane che ….l’inimmaginabile.
via mail da Anna: Ho finito le guance di riserva….
Ah ah!!!
Anna, da te mi aspettavo un “Porgi l’altra guancia” …
da Anna, via mail: Io non perdono…..
da Facebook, Carmela Gallotti: La parola Perdono deriva dal verbo Perdonare,ovvero Condonare….ma si….abbracciamoci tutti….
Hai ragione, Alfredo. Io ho cercato di capirci qualcosa ma non ci riesco e spero insieme a te. L’unica soluzione è stata farmi una piccola cultura sui Metodi del Perdono cercando similitudini con i nostri politici …
da Facebook, MI PIACE: Giovanni Venditto, Carmela Gallotti
Ne abbiamo sentite di tutti i colori, dagli esperti, psichiatri, giornalisti, economisti e chi più ne ha più ne metta. Non c’è alcun determinatore comune, il disaccordo è totale, unico punto che trova tutti d’accordo è appunto la grande pazienza del Presidente Mattarella, pazienza che non si sa ancora se sfocerà in un lasciar fare oppure se terminerà bruscamente, prendendo in mano la situazione e istituendo un governo del presidente. Non è dato a noi conoscere quello che si sono detti e che si continueranno a dire tutti i convocati con il Presidente della Repubblica, ma non dimentichiamo che il garante è lui e non credo possa avallare qualsiasi soluzione prospettata. Questa che abbiamo percepito finora mi sembra una soluzione troppo complessa sotto il profilo delle responsabilità, suddivise tra 3 componenti che devono trovare un’armonia e una condivisione praticamente impossibile, visti i caratteri poco malleabili dei due leader politici, nessuno poi sa nulla del nuovo candidato premier. Mi piacerebbe ricredermi ma i presupposti sono un po’ preoccupanti.