20 gennaio 2015 - n.302 Disegnato a mano al PC. Per ingrandire, cliccare sul disegno.
3 pensieri su “Patto 2: la vendetta”
Certe risposte, Alfredo, sono proprio difficili da darsi … Non si finisce mai di imparare dalla realtà …
In effetti stiamo assistendo ad avvenimenti, alleanze, dichiarazioni un po’ fuori dalle logiche ordinarie. Secondo me i tempi sono maturi per incominciare ad introdurre nuove logiche che permettano di vivere in un ambiente oramai globalizzato, senza mancare di rispetto alle idee di sacro che le varie estrazioni hanno come bagaglio culturale e senza indulgere nel buonismo, al contrario determinare e condividere nuove regole che garantiscano sicurezza, tranquillità e parità di diritti e doveri, nonché il rispetto di quelle regole proprie del Paese di cui si sta parlando. Mi chiedo perché il governo non debba tentare di coinvolgere tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione in un progetto di riforma, perché il Papa non debba ragionare come una persona normale ed avere normali reazioni, fermo restando la sua missione di diffusore della pace e dell’amore tra tutti i popoli, perché creare una nuova legge elettorale sia così complesso, sia così controverso tra le varie forze politiche, visto che si ha la possibilità di valutarne i pro e i contro e di confrontare le varie leggi elettorali dei paesi europei, con un sistema di benchmarking (metodologia basata sul confronto sistematico di comparazione). E’ lecito pensare che la strada verso il futuro debba essere preparata a cambiamenti, meglio se molti e piccoli, poiché troppo diversi sono gli elementi che devono essere omogeneizzati.
da Facebook, MI PIACE: Rino, Angela, Carmela Gallotti, Davida
Certe risposte, Alfredo, sono proprio difficili da darsi … Non si finisce mai di imparare dalla realtà …
In effetti stiamo assistendo ad avvenimenti, alleanze, dichiarazioni un po’ fuori dalle logiche ordinarie. Secondo me i tempi sono maturi per incominciare ad introdurre nuove logiche che permettano di vivere in un ambiente oramai globalizzato, senza mancare di rispetto alle idee di sacro che le varie estrazioni hanno come bagaglio culturale e senza indulgere nel buonismo, al contrario determinare e condividere nuove regole che garantiscano sicurezza, tranquillità e parità di diritti e doveri, nonché il rispetto di quelle regole proprie del Paese di cui si sta parlando. Mi chiedo perché il governo non debba tentare di coinvolgere tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione in un progetto di riforma, perché il Papa non debba ragionare come una persona normale ed avere normali reazioni, fermo restando la sua missione di diffusore della pace e dell’amore tra tutti i popoli, perché creare una nuova legge elettorale sia così complesso, sia così controverso tra le varie forze politiche, visto che si ha la possibilità di valutarne i pro e i contro e di confrontare le varie leggi elettorali dei paesi europei, con un sistema di benchmarking (metodologia basata sul confronto sistematico di comparazione). E’ lecito pensare che la strada verso il futuro debba essere preparata a cambiamenti, meglio se molti e piccoli, poiché troppo diversi sono gli elementi che devono essere omogeneizzati.
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