Come mai notizie come queste non destano più stupore, costernazione, come mai non abbiamo più la curiosità di leggere per intero l’articolo o ascoltare tutto lo scoop giornalistico? Forse perchè si è instaurato nel nostro cervello un “pregiudizio”, uno di quei percorsi neuronali che ci aiuta a vivere facendo cose ripetitive senza dover ogni volta pensare cosa fare o cosa dire. Bere un bicchiere d’acqua, aprire una porta, guidare l’auto, sono azioni complesse che si possono schematizzare in un insieme di piccoli gesti consecutivi (diagrammi di flusso) che il nostro cervello ha oramai immagazzinato e che svolgiamo senza altri sforzi se non quelli meccanici. La corruzione è quindi diventata una cosa routinaria, normale, che si ripete senza destare stupore? Questo è gravissimo! E’ necessario ritornare alla moralità dei comportamenti, partendo dai vertici, i quali rappresentano per la gente degli esempi da seguire (in questo caso da non seguire).
Come mai notizie come queste non destano più stupore, costernazione, come mai non abbiamo più la curiosità di leggere per intero l’articolo o ascoltare tutto lo scoop giornalistico? Forse perchè si è instaurato nel nostro cervello un “pregiudizio”, uno di quei percorsi neuronali che ci aiuta a vivere facendo cose ripetitive senza dover ogni volta pensare cosa fare o cosa dire. Bere un bicchiere d’acqua, aprire una porta, guidare l’auto, sono azioni complesse che si possono schematizzare in un insieme di piccoli gesti consecutivi (diagrammi di flusso) che il nostro cervello ha oramai immagazzinato e che svolgiamo senza altri sforzi se non quelli meccanici. La corruzione è quindi diventata una cosa routinaria, normale, che si ripete senza destare stupore? Questo è gravissimo! E’ necessario ritornare alla moralità dei comportamenti, partendo dai vertici, i quali rappresentano per la gente degli esempi da seguire (in questo caso da non seguire).