Permettetemi uno sfogo …

Scuse da parte di un napoletano che vive la Città natale da lontano e ne gode le bellezze naturali, culturali e ne soffre le violenze fisiche, ambientali, sociali. Pietà per la morte del ragazzino, comprensione per il carabiniere e condanna per la distruzione, in questi momenti bui, del Pronto Soccorso perché tutto è avvenuto in un contesto che molti concittadini non vogliono o fanno finta di non vedere. Sono pochissimi gli amici che oltre a mettere sui social foto del panorama, delle pizze e dei baba’ mettono denunce di come Napoli manchi di servizi di qualità, di educazione sconosciuta a molti, di diritti e doveri dei cittadini … Ci si rifugia nel GIOCO del calcio, nei post Nord contro Sud e viceversa, trascurando la necessità di chiedere a chi governa Regione e Città una qualità della vita a livelli normali. Ci vuole coraggio, specie in certi quartieri, ma è quello che aiuta. Uno sfogo, amici, perdonatemi, ma non sopporto più sfotto’ e battibecchi. Qualche parola anche ai napoletani che vivono, lavorano e hanno creato famiglia a Milano: basta sputare nel piatto in cui si mangia e mangiano i nostri figli. Viviamo in Italia tra bellezze e criticità, abbiamo Politici e Manager capaci e disastrosi, scienziati e parassiti e dobbiamo renderci conto che nelle emergenze non esistono differenze e si lotta uniti. Perderò qualche amico, ma io penso così: siamo ITALIANI!

12 pensieri su “Permettetemi uno sfogo …

  1. da Facebook,
    Daniela Migliarini : Non voglio difendere nessuno ma pensate ai … cinesi con tutti quei bei sorci vivi in bocca… il mondo è pieno di idioti in egual misura

  2. da Facebook, Pietro Balzano: Siamo Italiani e il fatto successo a Napoli potrebbe essere un normale fatto di cronaca che può avvenire in qualsiasi città o metropoli. Però l’abbandono e il degrado del Sud ha origini che risalgono alla formazione dello Stato Unitario e sicuramente le classi politiche e dirigenti si sono distinte sempre peggio nella commistione tra corruzione e malaffare. Il popolo abbandonato al suo destino sopravvive alla meno peggio, figuriamoci laddove la povertà incombe quale educazione e senso civico possono esistere. Sicuramente il Sud non è agli stessi livelli del Nord e finché non si ristabiliranno certi equilibri le differenze e diversità saranno evidenti e la qualità della vita ne risentirà sempre. Con questo, d’accordo col post, non giustifico niente di quello che è successo ma rimango dell’idea che il rilancio del sud può essere un bene per tutto il sistema Italia e finalmente ogni italiano avrà le stesse opportunità indipendentemente dalla latitudine in cui è nato. Buona giornata Ing. Gentile

  3. da Facebook, Mario Errico: si Franco ma quando si semina odio poi il raccolto non può essere diversamente e purtroppo l’ odio si semina ogni giorno

  4. caro Mario, io penso che viviamo in questo Paese mal gestito da tutti i Governi ma non possiamo sentirci disuniti. Siamo italiani e dobbiamo pretendere di avere servizi e sicurezza in tutte le Regioni. I fatti di ieri a Napolo sono un esempio di cattiva società ma possono accadere ovunque. Siamo noi che dobbiamo farci sentire come fanno i gilet gialli in Francia o i giovani giapponesi. Finché ci becchiamo tra noi i problemi restano. Questo coronavirus dimostra che tutto il mondo deve battersi per sopravvivere e con livelli di sostenibilità ambientale e qualità della vita accettabili. Ma dipende da noi tutti.

  5. da Facebook, Mario Errico: Il fatto avvenuto a Napoli è deplorevole e condannabile ma non è un fatto tipico del napoletano è frutto del degrado e del dississeto generale accentuato al Sud per l’abbandono di questo stato che non ha mai veramente fatto l’Italia unita. Io ho lavorato al nord e oggi alla mia età non mi Riconosco Italiano
    Come sottolineano la maggior parte dei nordisti.
    Dire. Vogliamoci bene e far finta di niente mi sembra non riconoscere il problema

  6. a Carmela Gallotti: mai fare di tutta l’erba un fascio, a nord come al sud, a est come a ovest … Ormai siamo nella globalità nel bene e nel male e dobbiamo essere uniti nella sostenibilità.

  7. a Giuseppe Galardo: ma il mio sfogo era molto più generale, amico mio. Importante è non vedere le cose in un’unica direzione ma informarsi su tutto e amare Napoli o Milano o Pechino o Nairobi allo stesso modo.

  8. da Facebook, Giuseppe Galardo: Parte del discorso è rivolta a me, mi sento chiamato in giudizio.. vivo a Como ormai da 22 anni e ho lavorato. Milano x lo stesso periodo… in questo lungo periodo ho avuto la fortuna di conoscere molte persone del nord a cui sono veramente legato …a Como vivo bene , sarei un bugiardo a dire il contrario, come dici tu i miei e figli si sono sistemati e fin qui tutto normale…. la cosa che nn sopporto e dopo 21 anni nn ancora sopporto, è il modo di trattare il sud di certe persone che mi da enormemente fastidio e la sottile ed ironica parolina sottintesa che traspare continuamente contro la mia terra x nn parlare di cosa son capace di dire sugli stadi di Napoli in particolare.. il fatto che nn mi sia ambientato in tutti questi anni al nord , nn mi si può fare una colpa; c’è gente che lo fa dopo un giorno,altri che nn lo fanno dopo tanti anni come me, e ti posso assicurare che nn sono l’unico… comunque, a parte questo discorso, i rapporti tra di noi nn potrebbero essere cancellati x un modo di vedere certe cose… l’affetto che esiste tra di noi e indistruttibile!! Cia’ francu’ te voglie bben

  9. da Facebook, MI PIACE: Antonio Gagliardi, Massimo Cavuoto, Annamaria Laurato, Giuseppe Arena, Nicola Petaccia, Clara Sisto, Pieralda Cotti, Fabio Muscia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.