Quel posto inaspettato, “The Place”

I film o fiction intrisi di mistero si susseguono con velocità elevate. il trailer di questo “The Place”  aveva incuriosito abbastanza e lasciava trasparire un’aria pesante di storie in sequenza a ritmi serrati e, forse, ripetitivi in un’unica scena d’interni, a colori oscuri … e sono andato a cinema un po’ controvoglia. Inizialmente “chiuso”, ho resistito al mio dovere di spettatore di cercare di approfondire cosa accadeva attimo dopo attimo e personaggio dopo personaggio con storie diverse … Col passare del tempo, l’interesse è aumentato, scena, luci e colonna sonora sono diventate familiari e a quel tavolo di quel bar ad ascoltare e capire ciò che succedeva, ci sono stato anch’io e sono stato coinvolto. Seduto accanto al bravissimo Valerio Mastrandea, ho visto passare i vari personaggi interpretati da attori esperti e ben scelti per rappresentare storie complicate di vita quotidiana, di problemi, speranze, desideri raggiungibili o meno: Alba Rohrwacher (sempre più brava), Sabrina Ferilli (semplicemente “attraente” nella sua bellezza da genuina popolana), Marco Giallini, Alessandro Borghi, Silvio Muccino, Vittoria Puccini, Silvia D’Amico, Rocco Papaleo (con un’impronta da forte caratterista), Vinicio Marchioni, la grande Giulia Lazzarini con la sua esperienza teatrale ultradecennale, anziana giovanissima … Paolo Genovesi ha creato anche questa volta una storia surreale ma non troppo e i dubbi e le certezze sono “reali”. Cosa siamo disposti a fare per raggiungere un nostro obiettivo di vita, di affetto, d’amore? Fino a che punto il male prevale sul bene e il bene sul male? Man mano il tunnel del film si illumina e in fondo la luce ci mostra un grande punto interrogativo su cui noi spettatori continueremo a riflettere per molto tempo ancora, esaminando un po’ anche noi stessi.

Locandina tratta da internet

 

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