9 pensieri su “Regioni senza Ragione

  1. Il discorso è molto complesso, ora che sono state smascherate malefatte e ruberie in alcuni consigli regionali, provinciali e comunali, nasce in noi questa sete di “risparmio” sulle spese pubbliche fino ad oggi e chi sa da quanto tempo, gonfiate da gaglioffi e truffatori, dovuta (la sete) soprattutto alla rabbia che i sacrifici siano chiesti ai cittadini meno abbienti, alla ex classe media, ora classe “Small”, alle imprese artigiane, ai piccoli, non alle banche, ai ricchi, ai grandi patrimoni, ai manager pubblici e privati. E’ chiaro che vorremmo abolire il più possibile fonti di spese duplicate, attenzione però a non esagerare dall’altra parte e rimanere carenti di strutture pubbliche che non riescano poi a governare in modo efficiente, in special modo ora che si sono accumulate un sacco di cose da sistemare per precedenti incapacità o inefficienze, nonostante gli sperperi di soldi pubblici. Basti pensare alle lacune per la salvaguardia dei territori dagli eventi naturali, della gestione e smaltimento dei rifiuti, dell’agibilità di scuole e strutture industriali in ottica antisismica.

  2. da Gennaro Paudice via mail: E delle circoscrizioni cosa ne facciamo???????????’’ Un esempio per tutte Ponticelli, Barra e San Giovanni che, negli anni trascorsi, seppur con maggioranza di sinistra, sono state amministrate una ch………ica

  3. via mail da Carlo: Abolire la provincie. fare solo tre macro regioni (nord, centro e sud) lasciare inalterati i comuni, magari accorpando solo quelli che per vicinanza geografica ed affinità culturale possono essere accorpati. Ma sopratutto abolire le municipalità. Napoli pare ne abbia 10. Cosa fanno questi signori ? quanti soldi gestiscono ?

  4. via mail da Gianni: se vengono abolite province e regioni come voi chiedete non penso che si debba accorpare i comuni , anzi potenziare anche i piccoli perchè sarebbero il vero trait d’union capillare tra lo stato ed il territorio senza intermediari.

  5. Avevamo il sospetto che molti politici, grazie agli intrallazzi e alla poca trasparenza, sguazzassero in un mare di soldi e favori, regalie e tangenti. Ora sta venendo tutto a galla, come quando si scoperchia il tombino di un pozzo nero che per renderlo efficiente è necessario rimuovere tutto, senza selezionare nulla, poi ripulire con acqua ad alta pressione e in questo modo il pozzo si può considerare “spurgato”. Se alcuni settori di regioni e province hanno un senso e svolgono compiti ben definiti possono essere accorpati e mantenuti in vita. Laddove invece svolgono compiti duplicati, che appesantiscono efficienza e burocrazia, occorre fare piazza pulita: del resto le semplificazioni corrispondono a risparmi e i risparmi costituiscono diminuzione di debito pubblico e maggiori soldi che possono essere redistribuiti ai cittadini sotto forma di sgravi fiscali. Il ridicolo è che chi criticava maggiormente le inefficienze altrui era quello che è stato trovato con le zampette più sporche di lardo, guarda caso, una bella combriccola di “indagati”.

  6. via mail da Michele: Una cosa di buono dovrebbe fare questo governo: PROPORRE ED IMPORRE LA MODIFICARE DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE PREVEDENDO L’ABOLIZIONE DELLE REGIONI (TUTTE), FONTI DI SPERPERO DI DANARO PUBBLICO E, ANCHE SE MENO IMPORTANTE, ABOLIZIONE DELLE PROVINCE!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.