Ridere fa bene, senza dimenticare …

Abbiamo avuto in omaggio, per ieri sera, gli ingressi per l’anteprima del film francese “Non sposate le mie figlie” che sarà nelle sale dal 5 febbraio. Mi sono chiesto se nel Giorno della Memoria fosse il caso di andare a ridere, invece di vedere un film che aiutasse a non dimenticare, ad esempio come quello visto ieri sera in TV “Max e Helene” , bello e tristissima storia che lega i fatti di quei giorni con una grande storia d’amore.

Invece … il film, una commedia veramente comica sul tipo di “Il mio grosso grasso matrimonio greco”, che racconta cosa avviene in una famiglia borghese di una tranquilla coppia che ha dato un’educazione cattolica, antirazzista e multiculturale alle proprie quattro figlie, quando deve affrontare il matrimonio della quarta dopo che le prime tre avevano sposato un cinese, un ebreo e un musulmano … e già erano nati problemi di integrazione. L’ultima figlia, invece, sorprende i genitori annunciando il matrimonio con Charles, un cattolico: grande gioia della coppia e … perplessità quando vedono che il giovane è di colore. Il film scorre veloce tra equivoci, scherzi, momenti di tensione e di grande ilarità, specie quando entrano in scena anche i genitori di Charles. Attori ben scelti e assortiti, bravi in particolare i quattro genitori, scene e colonna sonora piacevoli.

E allora? Penso che, dopo i fatti di Parigi, nel momento attuale in cui tanto odio tra i popoli anche per motivi di religione è nella cronaca di tutti i giorni (proprio poco fa alla radio ho sentito che in Lombardia è stata fatta una legge che “regola” la nascita di luoghi sacri di religioni diverse …) vedere un film dove si incontrano tutte le razze in una famiglia nel nome dell’amore, dell’intelligenza, dell’onestà reciproca e sorridere sui luoghi comuni senza che ci si senta offesi nelle proprie idee, fa proprio bene.

da internet

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