In questi giorni si è tanto discusso di Unioni Civili e, secondo me, ha avuto la prevalenza la “guerra politica” sulla “guerra dei sentimenti” che, invece, coinvolge milioni di persone in tutto il mondo, da sempre e, in particolare, gli amori dei gay. Ed è nata una legge “arrangiata”, che lascia tanti aspetti in sospeso.
A teatro, ieri sera a Milano, abbiamo visto “Cock”, una commedia inglese di un giovane autore, Mike Barlett, che facendoci sorridere con un ritmo frenetico di parole e battute, frecciatine e doppi sensi, ci ha portati a riflettere seriamente sul coinvolgimento di pensieri e sensazioni, affetti e odi, gioie e dolori, che travolgono una persona che, avendo vissuto anni con una dello stesso sesso, prova attrazione per una terza persona di sesso opposto. La mentalità di anni e anni di arretratezza ha impedito di ragionare su come possa essere profondo e importante per una persona sciogliere i dubbi che nascono sui propri sentimenti e come la vita possa cambiare facendo delle scelte che non tutti hanno il coraggio di fare e non tutti gli altri capiscono. L’argomento è difficile e non da affrontare in poche righe a commento di uno spettacolo teatrale che offre degli spunti di riflessione e momenti simpatici. Teatro innovativo, attori in continuo movimento sul palco che sembra un campo di gioco dove i partecipanti si sfidano con le parole, fiumi di parole, senza arredi, solo giochi di luce: di fronte ai problemi sollevati, non serve un tavolo o una sedia o un letto e gli attori hanno saputo ben mimare certe scene e certe situazioni, anche molto delicate e d’impatto. Bravi tutti e quattro: un applauso in più per Fabrizio Falco, con merito premiato come miglior attore Ubu 2015 under 35, ma tantissimi applausi da parte nostra all’attrice Viviana Altieri che ha sostituito l’indisposta Sara Putignano, recitando con sicurezza e con inaspettata esperienza espressiva, come se la parte fosse stata sempre “sua”. Si esce senza risposte, ma con tante cose su cui pensare …
foto locandina di F. Gentile