Mi ritrovo solo. Non so cosa fare. Mi guardo allo specchio: non mi vedo e non so chi è quella persona che mi scruta, forse un barbone o un’immagine da brutto sogno. E allora mi tuffo in un mare passato fatto di “Wish You were here” con i Pink Floyd, “Samba pa ti” ed “Europe” con Santana e “Homburg” e “A wither shade of pale” con i Procol Harum … Le onde sonore mi prendono e mi portano via, lontano. E mi riportano indietro e poi avanti. Un cullarmi nei ricordi su e giù, alla spiaggia della vita. Sperando ancora per il domani …
Meno male……il tuo lato A è sano. Sicuramente sei fortunato.
Hai ragione: ma non ho ancora capito come si legge il lato positivo Per ora mi sento dolorante solo il LATO B!
ogni età ha i suoi lati positivi. Occorre trovarli….. altrimenti si impazzisce.
Quando ci guardiamo allo specchio, quello che vediamo alla nostra età è un’immagine diversa da come il nostro cervello ci vede. Lui, il nostro cervello, ci ricorda e ci identifica con quella che avevamo nel pieno del nostro “splendore”. La differenza tra le due immagini da poi origine a quell’espressione un po’ contrariata, delusa, che assume il nostro viso mano a mano che ci guardiamo con più attenzione. Forse è meglio guardare dentro il profondo dei nostri stessi occhi riflessi e ritrovare la nostra vera essenza, la nostra anima che non è ne invecchiata ne ingrigita, essa è ancora limpida e piena di speranze per il futuro.
da Rino: Eravamo solo molto giovani….
da Rosaria: Allora volevamo che passasse presto il tempo,avevamo fretta.
E’ la crisi dei 60…
ai 70 andrà meglio!
Scurdammoc’ ‘o passat simm’ e Napule paisà!