A Sanremo: semplicemente, un festival …

Sanremo è un festival e come tale va considerato altrimenti succede come col calcio che è un gioco, ma chi lo segue lo trasforma in competizione sociale, geografica, addirittura politica e gli animi si esasperano, a volte sino alla violenza. Il Festival ha come primo obiettivo fare ascolti ovvero business e poi quello di lanciare nuove canzoni e cantanti, autori, personaggi anche estemporanei … Questi sono i giorni in cui tutti dichiarano che non seguiranno le serate in TV e poi, come ogni anno, li vediamo mettere post sui social, fare critiche, emettere sentenze e mi chiedo sempre come fanno senza vedere o sentire  … Capisco, invece, che ognuno ha attese personali, che possono essere diverse da altri per gusti musicali, per età, per cultura, per situazione sociale o tradizioni. Io non sarò attaccato al TV per seguire Sanremo, i palinsesti offrono altre scelte, ma – lo dico qui – ogni pubblicità, ogni momento che non mi interessa, userò il telecomando per sbirciare in quel mondo, nei suoi personaggi, nei costumi, nelle gag o nelle gaffe. e poi nelle nuove canzoni, più o meno accettabili da uno della mia età che, però, capisce gli altri, aventi interessi diversi. Ovvio, poi ho nel mio cuore canzoni che hanno accompagnato la mia vita e sono scelte da me, in base al mio carattere e convinzioni, a momenti particolari che stavo attraversando.

Volendo o no, il Festival è un evento e ogni anno lascia qualche traccia nella sua storia. Non possiamo dimenticarci, noi che siamo nati col Festival, che dagli anni Cinquanta – secolo scorso! – ne abbiamo viste di tutti i colori – partendo dal bianco e nero – e l’evoluzione della musica, dei testi, delle mode ci ha portati dalle lente melodie alle canzoni urlate, al rock, ai rap attraverso trasformazioni delle sette note, della mentalità, dei problemi e conflitti sociali che sono anche apparsi sul palcoscenico, anch’esso cambiato passando dalle scene dipinte a mano alle nuove tecnologie. Teche RAI e web possono essere visionati dai più giovani o da chi ha memoria corta.

Io sono “curioso” delle novità e non dimentico momenti di gloria e di crisi della canzone italiana e neanche i diversi modi di condurre la “baracca”, di scelte spesso azzeccate o anche no da parte delle giurie, della critica e del pubblico … Io non disprezzo, per esempio, il modo di vestire dei nuovi cantanti perché non dimentico le performance carnevalesche di tanti/tante cantanti del passato, oggi famosi: poi può piacermi o no, ma ritengo che ogni artista si deve esprimere come vuole, con impegno, passione, serietà, fantasia perché, non dimentichiamolo, il telecomando lo abbiamo noi in mano … Non tutti quelli che mi leggono concorderanno, lo so, ma questo è il mio pensiero. Festival: festa popolare con manifestazioni di arte, cultura, folclore, vero, ma anche “specchio” del mondo in cui viviamo, col bene e col male.

foto da internet

 

2 pensieri su “A Sanremo: semplicemente, un festival …

  1. Grazie per il commento, Rino. Come ho scritto, anche io ho canzoni indelebili nella mia mente e nel cuore, curioserò a tratti e rispetterò i commenti degli altri come è mia etica, esprimendo i miei. Abbiamo anche canzoni e ricordi in comune … Club Nautico Nettuno docet.

  2. Ciao, caro Francesco. Hai invocato spesso il telecomando, ma in queste serate festivaliere non credo ci siano tante alternative. Io personalmente, e Morfeo volendo, cercherò di seguire il festival perché sono un appassionato di musica e sono curioso di vedere se ci sono novità interessanti. Ovviamente la mia età mi impedirà di apprezzare performances ed esibizioni stravaganti, ma spero di resistere agli scempi e di apprezzare qualcosa di buono. Come tanti italioti, mi piacerà poi scrivere qualche recensione sul mio profilo FB, naturalmente già consapevole delle risposte negative : sei vecchio, perché non cambi canale, quando ti adegui, ecc.
    Ebbene sì, sono vecchio. ma fortunatamente ho avuto modo di apprezzare la musica bella, le belle canzoni, quelle che rimangono indimenticabili ed interpreti favolosi che oggi è difficile intravedere.
    Un abbraccio.
    GENNARO. MARQUEZ

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