Scuola: Io non ci sto! 1.0

Poche righe, per descrivere uno stato d’animo che da anni è sofferente e ora è allo stremo. Non potendo parlare direttamente col Presidente Renzi, scrivo al mio giornale. Si parla di Scuola: se ne parla da sempre, ne parlano tutti i Governi. Le Riforme si rincorrono: un caos. Sono sposato con un’insegnante: da anni nel bilancio familiare appaiono le spese che la mia signora, per passione e per dovere, ci fa sostenere per la sua “missione”. Iniziammo con carta igienica e sapone, poi le matite, le penne e i libri per gli aggiornamenti. Poi abbiamo seguito l’evolversi delle tecnologie, cosa che nessun Ministro è riuscito a fare: con la comprensione per i Dirigenti Didattici che non sanno più come giostrare le risorse, con l’aiuto dei genitori, sono cominciati ad arrivare nelle aule i computer, le stampanti i terminali e tutti gli accessori come le cartucce o i CD e gli hard disk. Alla nostra età siamo diventati quasi esperti, anche di piccole riparazioni, ma le spese continuano. Ora, sono stanco: persino discorsi di famiglia o momenti di serenità in casa vengono interrotti da mia moglie angosciata dal pensiero che dobbiamo comprare un cavetto per la stampante, la carta o una “chiavetta” per distribuire copie dei lavori a genitori e colleghi …  Sono stanco. Non ci sto più a fare da supporto a uno Stato carente: alla mia età ho diritto a godermi la pensione raggiunta con sacrifici in attesa che la mia Signora, fregata dalla Riforma Fornero con una proroga di 6 anni, mi raggiunga nella categoria dei “Pensionati da salvare”. Penso che aiuteremo sempre la Scuola, ma con meno stress. Mi si perdoni lo sfogo.

foto da internet

13 pensieri su “Scuola: Io non ci sto! 1.0

  1. E’ giusto che i genitori partecipino con le loro opinioni, i loro suggerimenti, aiutino con l’educazione al rispetto degli insegnanti, della disciplina, dell’aiuto ai più deboli. Ricordo che come genitore organizzavo assieme ad altri le feste di fine anno scolastico per racimolare i fondi da destinare all’acquisto di una nuova fotocopiatrice o ad un computer. Io, con molto piacere, facevo parte di un piccolo complesso musicale che proponeva canzoni anni 60, facendole cantare anche ai ragazzi che si proponevano. Alcune volte abbiamo fatto piccole commedie teatrali, ne ricordo una dove dovevo interpretare un bambino intelligentone, uno che trovava sempre la soluzione giusta ai problemi. Ebbene per la prima e unica volta nella mia vita adulta ho tagliato i baffi! Questo proprio per rendere più credibile il personaggio. Altra cosa è invece quella che si deve portare da casa carta, cavetti o addirittura carta igienica, questo è proprio desolante. Per la diatriba sull’uso o meno di carta igienica io sono assolutamente per il si, e anche di buona qualità! Guai a chi non rispetta ciò che richiede la massima delicatezza! Sono errori che alla lunga…..bruciano.

  2. da Gianni, via mail: a proposito dell’acqua risparmiata. l’acqua per uso civile rappresenta poco più del 5% dell’acqua consumata, il restante 95% viene consumata dall’industria e dall’agricoltura. con i risparmi avuti rispettando i dettami degli ambientalisti si risparmia il 10 % di questo 5%. Allora tiratelo lo sciacquone e senza preoccupazione.

  3. Gigi, e se non fosse “pidocchioso”? Se fosse bisognoso oltre i … bisogni? Tra l’altro è da ammirare: non consuma nemmeno l’acqua, bene prezioso, utilizzando quella piovana … Deve essere un ambientalista non solo a parole ma anche nei fatti …

  4. via mail da Gigi a Gianni: NON PER FARE LO SPIRITOSO MA TI ASSICURO CHE E’ LA VERITA’ : UM MIO COLLEGA , DICE CHE LUI NON USA LA CARTA IGIENICA MA PROVVEDE A PULIRSI CON L’ACQUA CHE SI PROCURA IN SECCHI ALLORCHE’ PIOVE.
    SI DANNA L’ANIMO POICHE’ LA MOGLIE ED IL FIGLIO USANO LA CARTA IGIENICA… E’ OVVIO E’ UN PIDOCCHIOSO DI PRIMA CATEGORIA

  5. via mail da Gianni a Gigi: in questa stagione potresti arrangiarti con le foglie di fico che sono le migliori data l’ampiezza , risparmieresti la carta e aiuteresti l’ambiente perchè non si dovrebbero tagliare gli alberi per assicurare l’asetticità del tuo sederino

  6. via mail, da Gigino: POICHE’ COLORO CHE SONO ANDATI IN PENSIONE NEGLI ULTIMI ANNI HANNO RICEVUTO E CONTINUANO A RICEVERE UN TRATTAMENTO DI FAVORE NEI CONFRONTI DEI PROSSIMI PENSIONATI, TROVO GIUSTO CHE I VECCHI PENSIONATI-ROMPISCATOLE SI LIMITANO LA LORO
    PENSIONE VENENDO INCONTRO ALLE ESIGENZE DIDATTICHE DELLE CONSORTE … COME DIRE … NON E’ UNA QUESTIONE DI GIUSTIZIA SOCIALE E FAMILIARE.

  7. franco, l’ho scritto per una vita e tu mi sei testimone , nei miei 36 anni di insegnamento ho visto innumerevoli, ridicoli ed encomiabili tentativi di riforme ma a tutti mancava sempre la stessa cosa : i soldi , senza soldi non si cantano messe e non si fanno risorse e neanche grandi squadre ma questo è un altro discorso

  8. via mail da Mike: Amico mio,
    anche io non ci sto e soprattutto non ci sta più mia moglie con questa scuola! Fino allo scorso anno le cose presso le scuole dove ha insegnato la mia consorte sono andate abbastanza bene, nel senso che le risorse erano più che sufficienti (a volte mancava la carta igienica o qualche fotocopiatrice era guasta, ma niente di più). Quest’anno le cose sono peggiorate in quanto la Dirigente scolastica ha esortato i docenti a contribuire di tasca propria per le fotocopie: ogni docente si dovrà portare una risma di carta da utilizzare per le fotocopie da distribuire agli alunni per i compiti in classe (considerato che lei ha sei classi, con un numero medio di 28 alunni per classe e che in ogni classe in un anno scolastico fa fare 8 compiti, capite bene quanta carta dovrà portarsi da casa: 28x8x6= 1344 fogli).
    Tuttavia, temo che le cose in questo sciagurato Paese andranno sempre peggio checché ne dica il ns. capo del governo, secondo me un pò dittatorello che fa e disfà a suo piacimento con l’appoggio esterno (ma non tanto esterno) dell’ex cavaliere, suo padre putativo! Per il bene di tutto il popolo italiano spero tanto di sbagliarmi!

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