Se voglio evadere, mi Lego

Domenica mattina, dopo una settimana pesantuccia, avevamo voglia di “evadere” dai soliti tran tran, dai politicanti e Trump Trump, da scandali e chiacchiericci, abbiamo visto una mostra che ci ha portati in un mondo lontano, fatto di monumenti, dipinti, foto e mondi normali: The art of the Brick ci ha fatto immergere in una fantasia fatta di mattoncini Lego, quelli che usavamo da ragazzi, che usano i nostri bambini, che Nathan Sawaya ha costruito per anni, con le sue mani e la sua bravura. Abbiamo visto nonni, giovani, bambini, a bocca aperta di fronte a certe realizzazioni e siamo stati coinvolti per quasi due ore da un’euforia generale. Opere famose ricostruite mattoncino su mattoncino, con scelte di cromaticità incredibili che hanno anche uno scopo culturale: insegnare l’arte attraverso un passatempo utilizzabile da tutti. la mostra sta facendo il giro del mondo. Finisco con una frase di Nathan: “I sogni si realizzano … un mattoncino alla volta”
Note: Segue qualche foto e sarebbe impossibile inserire qui tutte quelle che ho fatto … La Mostra è prorogata al 5 febbraio per il grande successo: vedi informazioni e dettagli nel Menu di questo Blog alla voce a sx: COSA FARE … Come al solito, per ingrandirle, cliccare sulle immagini.

2 pensieri su “Se voglio evadere, mi Lego

  1. Geniale, nella sua semplicità, ha contribuito a sviluppare la creatività di generazioni di bambini, ancora oggi è presente sugli scaffali dei giocattoli adatti per le diverse età, in materiali e dimensioni diverse, più morbidi e grandi per i piccolini, più rigidi e piccoli per i più grandi, con soluzioni infinite di rappresentazioni, grazie anche a tantisssimi pezzi “speciali” che permettono di rendere la forma creata ancora più particolare. Del resto anche le nostre case, nelle loro forme più diverse e fantasiose, in fondo, possono essere fatte partendo dal….. “mattone”.

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