Pubblicato oggi su QuiArese:
20 maggio 2016 – I lavori per la nuova viabilità aresina sono in dirittura d’arrivo. I tanti dibattiti di questi ultimi anni hanno vivacizzato le notizie di questo web-giornale, di altri fogli locali e nazionali e i vari social forum dedicati ad Arese. Abbiamo letto teorie, fatti, opinioni di cittadini e di partiti di opposizione o di governo della città, di pessimisti o ottimisti, di attenti o menefreghisti, di giovani o anziani, di chi grida Al lupo! Al lupo! E chi va con i paraocchi. In queste pagine si è cercato di non prendere posizione a favore degli uni o degli altri, di una teoria o di un’altra e ci si è limitati a pubblicare, sull’argomento, a volte con toni seri, altre con toni più leggeri, spesso con preoccupazione, tante volte in attesa di risposte e di dati numerici inconfutabili, i “fatti”, notizie corredate da foto per evidenziare potenziali pericoli, utili realizzazioni, punti di forza e punti di debolezza, col fine di fornire un contributo al miglioramento dei servizi, alla qualità della vita, alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza. A tutti, in fin dei conti, piace Arese e la vogliono difendere e migliorare. QuiArese, attraverso la rubrica delle lettere e la presenza con una sua pagina su Facebook, offre la possibilità a ognuno di esprimere le proprie idee liberamente e ci si è potuti confrontare su vari argomenti. Nell’ambito di un continuo “talk show scritto”, gli aresini hanno discusso sui vari aspetti, più o meno positivi e negativi, sulle attese e disattese di dati di traffico più o meno cambiato, di diminuzione o aumento di incidenti, sull’utilizzo di piste ciclabili più o meno sicure, di segnaletiche più o meno necessarie, di dimensioni più o meno a norma e così via… In queste pagine si è evitato di dare “assist” a una o altra parte, non si è cercato l’attacco, piuttosto si è fatta difesa di diritti e doveri, di vivibilità sociale e democratica, di valori, di educazione civica e rispetto. Errori? Tutti li possono commettere e ci si può cadere facilmente, ma importante è la buona fede e il riesame sereno di quanto accaduto. La nuova viabilità c’è, si ritiene che progetti, realizzazioni e collaudi siano stati fatti con “scienza e coscienza”, secondo Leggi e standard previsti. Alcune migliorie possono ancora essere fatte, attraverso l’ascolto, le segnalazioni, le comunicazioni e la trasparenza, con dati concreti di confronto e monitoraggio dei miglioramenti continui con azioni preventive e correttive. Nulla è definitivo, nulla è immobile.
Premessa lunga, ma necessaria per arrivare alla notizia di questa settimana: creato uno strumento, bisogna imparare ad usarlo. Le strade ci sono, esistono e ora devono essere usate con attenzione e responsabilità. Si può anche pensare che i cittadini di Arese si stiano abituando ai nuovi percorsi, ai limiti di velocità, alle piste ciclabili ma chi viene da fuori città potrebbe non essere preparato. Lanciamo un Sos.
Qui di seguito, la foto A rappresenta una situazione vista qualche giorno fa da chi scrive e amici: una moto, alla rotonda Cimitero-Via Gran Paradiso (sic!), ha sorpassato, percorrendo la pista ciclabile a destra, un’auto e ha tagliato la strada in corrispondenza del restringimento e il rischio collisione si è evitato per miracolo. La foto B, invece, mostra come un’auto a forte velocità ha superato l’auto di chi scrive, con accanto mia moglie, mentre si andava a velocità prevista per la presenza di strisce pedonali e del restringimento per la presenza della piazzola di salita-discesa bus. Siamo stati costretti a una frenata e per un soffio l’autista che aveva fretta ha evitato l’urto con noi, col cartello stradale e la salita sulla banchina. Ecco, quindi, la necessità di un appello: pedoni, ciclisti, automobilisti, ora tocca a noi e prestiamo attenzione nel rispettare le Leggi, le regole di buon senso e la vita degli altri. Più o Meno.
Da Facebook QuiArese, Stefano Madella: Ci abito, lavoro, ho i figli a scuola, vi pedalo e bevo il caffè ogni mattina. Emoticon wink
https://www.facebook.com/groups/765547076798802/?fref=ts
Da Facebook QuiArese, Claudio Velati :intanto una domanda: non la conosco … è un funzionario del Comune? … poi un’altra domanda: a che ora e dove è il ritrovo di martedì della Massa Critica Aresina? … cercherò senz’altro di esserci perchè sono veramente curioso di ascoltare la “spiegazione” dell’assessore circa il “funzionamento” delle ciclabili … anche l’esperienza relativa alle macchine che “sfrecciano al buio senza vederci” sarà tutta da provare … saluti Emoticon smile
Da Facebook QuiArese, Stefano Madella: La creatività è tutta aresina, attorno a noi la progettazione va in un altro senso. Basta guardarsi intorno.
Venga martedì al consueto giro in bicicletta del gruppo critical mass Arese, potrà passare un’oretta in compagnia dell’assessore che spiega come le ciclabili funzionano, mentre le auto gli sfrecciano a pochi centimetri al buio senza vederci.
Come il gruppetto si rilassi solo quando si raggiungono finalmente tratti separati
Da Facebook QuiArese, Claudio Velati: già fatto presente che le piste ciclabili avrebbero dovuto essere concretamente distinte da quelle automobilistiche … ne vedremo delle belle in futuro … la creatività italiana si esprime sempre con grande intensità in queste occasioni
Da Facebook QuiArese, Stefano Madella:
Milano ovunque alza i marciapiedi e separa le ciclabili, Tra Lainate e Cerro una lunga connessione in sede separata, sulla Varesina lo stesso.
Sbagliano tutti, come sulle tangenziali.
Anche le nuove piste di Rho e di Pero, oltre Bollate.
Da Facebook QuiArese, Lorenzo Boccalatte: D.L. 30.4.92 n°285 e successive modifiche. Art.182 comma 9 : ” I velocipedi DEVONO transitare sulle piste loro riservate quando esistono.” Il codice non prevede separazioni fisiche con piste automobilistiche o pedonali. Però mi chiedo se a Bollate hanno sbagliato a separare con un cordolo, in modo che le auto non sorpassino a destra, o inavvertitamente non sbandino e stendano i ciclisti. I quali, secondo l’artr.182, non possono viaggiare sui marciapiedi se hanno una corsia a loro riservata.
Da Facebook QuiArese, Antonio Lepore: Mi piace è dire poco !!! aggiungerei altre cose ma vedo che gli atti di fede generano ………………….
Da Facebook QuiArese, Stefano Madella: Massimiliano Gandini, le teorie sono buone, le analisi speculative o meno, la realtà l’abbiamo attesa e oggi è palese che su quelle ciclabili si rischia la pelle ogni santa volta, noi, ma sopratutto bambini e anziani. Io non sono disposto a tollerare nemmeno il rischio, figuriamoci la realtà. Abbiamo atteso, pazienti o meno, ora è tempo di tirare le somme e Dio non voglia che succeda veramente qualcosa, perché qualcuno dovrà prendersene la responsabilità, e non sto scherzando, la pelle delle mie figlie non ammette SE o MA o FORSE.
Una ciclabile separata in mezzo ad un prato con intersezione alle rotonde (o ai semafori) è più sicura. Non puoi venirmi a dire che le ciclopedonali di via Vismara, Platani e Leopardi sono assimilabili per pericolosità a queste. Non mi ritirare fuori le ciclabili di fianco alle strade, perché sono stronzate, Platani non Viale Tunisia, la ciclabile è a metri dalla strada non di fianco.
Non ho mai sentito di incidenti alle intersezioni delle vie suddette, MAI, mentre qui non passa giorno che qualcuno lamenti possibili incidenti, per fortuna possibili, io stesso sono stato quasi vittima di un quasi impatto a forte velocità durante un sorpasso analogo a quello descritto, talmente sorpreso da non essere riuscito a prendere la targa.
Tu forse non hai figli, ma questo “coso” non è adatto ad un bambino e su questo non ci sono esperti che tengano, ma solo mamme e papà che sanno e non vorrei essere nei panni di chi ha progettato questa roba, perché posso assicurarti che a me come a qualsiasi padre che sia A NORMA non gli fregherà un benamato cazzo.
La realtà è che per qualche motivo, che non è imputabile alle voglie di un assessore velocista che passa le giornate a spiegare ai cittadini come funziona nella sua testa il progetto, ci ritroviamo con qualcosa che non solo non va bene: non rallenta, non dissuade, non limita, non è sicuro, non è nemmeno bello, ma poteva essere mille volte meglio.
Da Facebook QuiArese, Federico Ferrari: Sr Gandini, mi sembrano tutte belle cose sulla carta, forse in Olanda, ma per quello che vedo qui da noi il colore dell’asfalto e la riga di separazione non è presa in minima considerazione, vedo di continuo auto ferme sulla ciclabile con le 4 frecce, gente che la utilizza come corsia di sorpasso se l’auto avanti è lenta o deve svoltare a sinistra, ecc. Queste cose le possiamo vedere tutti i giorni a tutte le ore facendo una passeggiata per Arese, non parlo per sentito dire ma lo vedo continuamente con i miei occhi. Quindi molto bene che qualcuno scriva un articolo, che gli urbanisti studino le probabilità ma la realtà che vedo io in Arese non coincide con questo articolo, io mi sento 1.000.000 di volte piu sicuro a pedalare nella ciclabile di via Leopardi separata dalla strada con minimo un metro e mezzo di erba e piante
Da Facebook QuiArese, Massimiliano Roberto Gandini: Non è un assist, siamo passati al SOS. Preferenziazione o separazione. Il grado di sicurezza complessivo di una ciclabile non è rappresentato solamente dalla vulnerabilità. Il mancato rispetto del codice della strada non è amputabile alla bontà, più o meno, del progetto. http://www.bicizen.it/…/incentivare-luso-della…/
Da Facebook QuiArese, Antonio Lepore: Mamma mia !!! A fine mandato quando lascieranno e sono certo che non saranno rieletti Io diventerò il SINDACO di ARESE venderò tutto al miglior offerente inizio con la Farmacia hahahahah.
Da Facebook QuiArese, Stefano Madella: in alcuni punti è già stata rifatta e in altri ormai scomparsa. Ma questo va nei costi di gestione che non è dato sapere
Da Facebook QuiArese, Raquel Pobes: E a questo bisogna aggiungere che la vernice ancora si vede bene. Aspettiamo qualche mese.
Da Facebook QuiArese, Massimiliano Seregni : Che fine hanno fatto i separatori tra strada e marciapiedi nella delirante rotatoria a raso ?
Da Facebook QuiArese, Antonio Lepore: Stefano l’ho letto e grazie al cielo ne parliamo, purtroppo sono commenti al vento e speriamo che appunto il vento li portano al municipio sordo,cieco e muto.
Da Facebook QuiArese, Stefano Madella: Le avvisaglie non contano. Meno di un mese fa un’auto mi ha “pelato” mentre per fortuna procedevo molto a destra, avessi mantenuto la centralità che il sistema mi consente, perfino consigliata dall’Assessore se ne hai memoria, oggi sarei la tua statistica.
Da Facebook QuiArese, Antonio Lepore : Concordo. Hanno preferito e voluto distinguersi. Io spero molto che non ci voglia un maledetto evento come avveniva un tempo per gli incroci senza semaforo , Come sai alcuni cittadini hanno gia avuto avvisaglie a proprie spese ma fortunatamente
Da Facebook QuiArese, Massimiliano Seregni: bastava seguire il modello arese (einaudi, leopardi,platani) e non sesto san giovanni tanto caro a chi oggi amministra arese
Da Facebook QuiArese, Alessandro Cipullo: Sono a norma, sr Madella, ma aumentano il rumore rispetto allo stato iniziale di fatto e questo contrasta con le delibere comunali che prevedevano anzi una riduzione….!!!
Da Facebook QuiArese, Stefano Madella: L’articolo, pur ben scritto, come la quasi totalità delle esternazioni non pone l’accento sul quesito fondamentale, la madre di tutte le domande per la quale tutto ciò è stato fatto e, presumibilmente, per cui ci sono queste pericolosità oggettive.
Quali sono le modifiche rispetto all’irricevibile progetto Pavone che lo hanno reso il perfettamente dissuasivo progetto Palestra? Domanda che faccio da mesi e provoca la fuga, reale o virtuale che sia, di qualsiasi sostenitore.
Da Facebook QuiArese, Stefano Madella:
Sr Cipullo, [esperti mode on]
Gli auto bloccanti sono a norma
[esperti mode off]
Da Facebook QuiArese, Stefano Madella: Che sia masochismo è assodato.
Ma continuo a preferire il rischio di frontale fra auto che il tamponamento di mia figlia in bicicletta. Cosa che separando le due carreggiate avremmo avuto. Si poteva e si doveva fare.
Da Facebook QuiArese, Gianfranco Vizzotto: Sai benissimo, che salvaguardando lo spartitraffico, si dovuto optare per le ciclabili in carreggiata piuttosto che per le corsie dei mezzi pubblici al fine di rispettare la larghezza minima delle semi carreggiate come previsto dal Codice della Strada.
Sinceramente ogni ulteriore discussione sul merito è puro masochismo. Il problema, ora, è che non c’è modo di rimediare. Questa mattina, nell’ottima via dei Platani, un automobilista è partito contromano da uno stallo e, per puro miracolo, non ha coinvolto due vetture che provenivano da entrambi i sensi. Ciò dimostra che anche ad Arese non si è ancora formata una educazione civica da Paesi nordici. Come sostiene la Giunta, gli incidenti ci saranno, ma meno cruenti. Non rimane che accontentarsi di quello che c’è.
Da Facebook QuiArese, Stefano Madella: Concordo, ma i soldi non c’erano. Quindi la soluzione ottimale, realistica, era utilizzare lo spartitraffico come naturale separazione. Forse l’esistente ha fuorviato la limitata creatività del progettista, probabilmente mai entrato in Arese, ma con la mia soluzione si otterrebbe via dei Platani.
Da Facebook QuiArese, Gianfranco Vizzotto: Senza spartitraffico centrale, la sede stradale avrebbe potuto assumere un percorso a dissuasione orizzontale con parcheggi alternati come in Platani e l’illuminazione stradale avrebbe vantare un aspetto più cittadino perché disposta sui lati e diversificata per traffico veicolare e pedonale \ ciclabile senza contare l’apporto di arredo urbano come aiuole e panchine. Cose stradette, caro Stefano Madella.
Da Facebook QuiArese, Stefano Madella: Bastava dedicare una carreggiata alle auto e una agli altri. Poca spesa e tanta resa.
da Facebook QuiArese, Stefano Madella; Paolo Colombara mi può citare la fonte per favore? Settimane fa erano comparsi dei cartelli indicanti il contrario, poi tolti, ora la segnaletica orizzontale appena rifatta mi dice di tornare sulla ciclabile stradale. Il sindaco sostiene la stessa tesi (vedi incontro 7 gennaio 2016), nel caso potrò rivalermi su di lei, ma preferirei avere certezza. Perché in caso di sinistro non vorrei dovermi trovare a pagare un pedone. Grazie.
da Facebook QuiArese, Paolo Colombara: Non e’ vero, i marciapiedi sono ciclopedonali! Tutti!
da Facebook QuiArese, Massimiliano Seregni: visto l’ultima ondata do segnaletica orizzontale .. direi che é chiaro che i marciapiedi dove é presente ciclabile pericolosa in strada …non possono essere usati dai ciclisti ….
Da Facebook Arese in Testa, Stefano Madella: Anche un bambino avrebbe capito che poteva succedere e come un adulto avrebbe ricevuto un rimbrotto, un affettuoso buffetto sul capo. Tu piccino lascia lavorare i grandi che ne capiscono, che sono esperti.
Adesso, adulto o bambino, non c’è più niente da fare. Così è è così ce le terremo
Da Facebook Arese in Testa, Antonio Lepore: L’assessore Dott.ssa Tellini molti mesi fa a seguito di notizie riguardanti Furti BOX E VILLETTE ed imbrogli agli anziani aveva promesso un vademecum sulla sicurezza in generale a seguito di un mio commento si era detta disponibile a farlo con Carabinieri e polizia locale . Arese in testa diede la propria disponibilità perchè aveva pensato che fosse utile per una città come la nostra attraente e direi predisposta ai furti appartamenti , Box e villette. Inoltre sempre più frequentemente si aggirano nei complessi residenziali Giovani di bell’aspetto per farti un bel contrattino di cambio servizio ENEL con tanto di BADG mentre invece ci si prodiga a fare cartoncini delle meraviglie attuate da questa Giunta che vedo poi sempre nei cestini della pubblicità non gradita..
da Facebook di Sei di Arese se …, Massimiliano Seregni : Manca ancora la parte più dirompente: il collegamento diretto con viale de Gasperi a rho…
da Facebook di Sei di Arese se …, Gianfranco Vizzotto: La chiamerei “stortura di arrivo”.
Da Facebook QuiArese, Alessandro Cipullo: Io non potrò MAI fare una bicicletta con TUTTA la mia famiglia e bambini di su queste piste ciclabili che NON sono separate fisicamente dalla strada.
Si sa i bambini sono imprevedibili e si “espandono” come l’acqua fermandosi là dove trovano BARRIERE e non disegni sull’asfalto!
Altra nota: i passaggi pedinali sono stati fatti con autobloccanti RUMOROSISSIMI al passaggio delle auto e rotolamento de gli pneumatici.
Il mercato offre moltissimi prodotti(blocchetti anch’essi autobloccanti) con tecnologie finalizzate alla riduzione massima del rumore e con costi irrisori rispetto a quelli che sono stati affrontati.Perche’ non ci si è pensato?…nel rispetto di chi ha le abitazioni adiacenti alla strada.
Comunque l’intervento di sostituzione credo sia facilmente realizzabile, sostituendo gli attuali autobloccanti (solo zone interessate dal passaggio de gli pneumatici)con quelli ad azione attenuante del RUMORE!
Da Facebook QuiArese, Stefano Madella:
Bastava dedicare una carreggiata alle auto e una agli altri. Poca spesa e tanta resa.
Da Facebook QuiArese, Gianfranco Vizzotto:
Ripeto: la madre di ogni compromesso di questa viabilità è stata la scelta di aver mantenuto l’illuminazione centrale all’interno dello spartitraffico. Come avrebbe potuto altrimenti essere progettata questa viabilità, al meglio, lo sanno la Giunta, noi cittadini ed i progettisti con eccezione delle “truppe cammellate” chiuse nel loro patetico e ridicolo fideismo. Onore al merito per chi acrobaticamente ha saputo “rimediare” (sta per “tacconare”) a questo vincolo. Del resto ben sappiamo come il progetto sia stato drasticamente modificato in alcuni casi più volte, come si suol dire “buona la terza”! Non rimane, oggi, che attendere, parlo dei nostri nipoti, la crescita dei nuovi depressi alberelli.
Da Facebook QuiArese, Massimiliano Seregni: visto che pare che non si voglia rispondere…. oggi inviato l’ennesima richiesta in merito ….
———- Header Originale ———–
Da : “massimiliano.seregni@pec..it
A : protocollo@cert.comune.arese.mi.it
Cc :
Data : Fri, 20 May 2016 12:38:18 +0200
Oggetto : utilizzo marciapiedi di via sempione , gran paradiso , resegone
gentile responsabile di settore
comandante polizia municipale
buongiorno,
non avendo mai ottenuto una risposta sono a chiedere semplicemente : se attualmente é consentito a un ciclista percorrere i marciapiedi presenti su viale gran paradiso, viale sempione, e viale resegone laddove é presente l’apposita pista ciclabile in sede stradale. E questo considerando gli obblighi imposti ai cicilisti di percorrere le piste ciclabili ove presenti e le norme che prevedono la possibilitá di creare marciapiedi ciclopedonali sono in assenza della possibilitá di creare apposite piste ciclabili.
mi auguro di ricevere una risposta chiara in grado di chiarire la cosa in quanto fonte di pericolo per tutti e magari non un “é tutto a norma”.
cordiali saluti
avv.massimiliano seregni
Da Facebook QuiArese, Stefano Madella: Ma fatevi una risata! Sempre e solo a parlare di pericoli, pensate al verde. Che in effetti come via di fuga non è niente male
Da Facebook QuiArese, Massimiliano Seregni: le signorine buonasera sono brave solo a quello .. ma pare che si divertino molto tra di loro come all’asilo mariuccia…. quindi siamo felici per loro !
Da Facebook QuiArese, Tiziana Fabro: Sennò le signorine buonasera poi ti ricoprono di insulti
Da Facebook QuiArese, Massimiliano Seregni: vietato parlare … i democratici vogliono così
Da Facebook QuiArese, Tiziana Fabro : Vietato fare i gufi
Da Facebook QuiArese, Massimiliano Seregni:
visto l’ultima ondata do segnaletica orizzontale .. direi che é chiaro che i marciapiedi dove é presente ciclabile pericolosa in strada …non possono essere usati dai ciclisti ….
Da Facebook QuiArese, Stefano Madella : Centiquarantunmillequatrocentoventitreesima volta che viene puntualizzata questa deficienza, mia figlia, allora novenne, lo fece notare per quarta.
Si poteva fare, oggi le modifiche sarebbero palliativi più che altro politici.
Attendiamo piuttosto conferma, scritta e ufficiale, sulla possibilità di percorrere i marciapiedi in bicicletta.
Da Facebook QuiArese, Massimiliano Seregni: silenzio… si offendono !
Da Facebook QuiArese, Angela Bonaconza: Forse nella progettazione é venuta a mancare una certa dose di “coscienza”…… é prevedibile pensare che le piste ciclabili siano percorse anche da bambini ed è doveroso fare il necessario per proteggerli
Da Facebook QuiArese, Federico Ferrari: L’altro giorno percorrendo Viale Sempione direzione Viale Nuvolari, giunto al curvone del plan stavo viaggiando in auto per fortuna a velocità ridotta e all’improvviso mi trovo davanti una bambina in bicicletta da sola che stava percorrendo la ciclabile contromano giusto all’altezza del curvone probabilmente per la poca praticità ad andare in bici è uscita dalla riga gialla della pista e me la sono trovata a pochi centimetri dall’auto! Per la prima volta ho capito che queste ciclabili senza una divisione reale dalla carreggiata sono veramente pericolose, se invece di esserci io che andavo molto piano ci fosse stato uno dei “corridori di F1” che si vedono e sentono ogni tanto sfrecciare sui vialoni (es. in Via Leopardi dove io abito) sarebbe successa una tragedia.
Da Facebook QuiArese, CONDIVISIONI:
Luigi Muratori sul sito Arese in Testa
Mara Innocenti
Stefano Madella su Sei di Arese se … col commento: Polemica sterile, forse, ma finalmente l’opera è completa e possiamo giudicarla. Esattamente come previsto.
Da Facebook QuiArese, MI PIACE: Angela, Alessandro Cipullo, Stefano Madella, Massimo Accomero