Il nostro presepe ha avuto il piacere di ospitare tanti bambini della scuola, allievi della “maestra Angela”. Contrariamente a sempre, anch’io ho voluto riceverli e mi sono subito pentito di non esserci stato per tanti anni! I bimbi sono eccezionali osservatori, guardano curiosi ogni dettaglio, commentano e fanno domande per chiedere spiegazioni su come si fa una casa, come funziona il fiume, come cambiano le luci del giorno e notte … E criticano certe posizioni delle statuine, esplorano la grotta del Bambino Gesù e l’interno delle casette, spalancano gli occhi innanzi a prelibatezze sulle tavole del ristorante e sobbalzano nel sentire i versi degli animali … Poi, domande tipo: “Perché hai fatto le stelle e non il Sole e la Luna?” oppure: “Perché c’è la luce della discoteca?” riferendosi alla lampada di Wood, a anche: “Ma questi che mangiano tanto non potrebbero portare qualcosa alla stalla di Gesù?” … Teneri, innocenti, allegri bambini … Addirittura alcuni si sono messi a studiare la scheda tecnica, dibattendo sulla lunghezza e l’altezza del presepe, sul numero di statuine e lampadine impiegate … E le mamme si son fatte prendere dall’entusiasmo facendo domande sui tempi di costruzione, sulla passione per il presepe o sorridendo alla satira, immancabile nel presepe popolare napoletano e in particolare del … Milanapoletano: una storia millenaria con uno sguardo sull’attualità.
La maestra? Raggiante. Minuti stupendi di un pomeriggio nebbioso: il compenso più bello per oltre un mese di lavori forzati … e mi sono sentito un po’ anch’io un Babbo … Natale.