Diciamolo subito: “Stanlio e Ollio” non è un film comico: è un film su due comici grandissimi e grandissimi amici. Spesso i film che raccontano la storia di personaggi famosi sono una sequenza di fatti tramandati da cronaca o dalla storia. Questo film, alternando alcune scene e gag della carriera artistica, racconta con delicatezza un solo aspetto fondamentale della coppia: l’amicizia che passa sopra i successi, le difficoltà, gli affetti e le sofferenze della vita di due mostri sacri del cinema che sono, in definitiva, due uomini. Un bel film, piacevole ed emozionante, che non approfitta del numeroso bagaglio di scenette e situazioni comiche che avrebbero potuto attirare tanto pubblico affezionato, fin da bambini e nel corso della vita, “al Magro e al Grassone”, allo “Stecchino e Ciccione, al “Sicco e Chiatto” … Non contiene continui inserti per “far ridere”, ma entra piano piano in quel rapporto, che fu anche molto difficile, tra due persone messe insieme per creare business e che, nel tempo, si legano così fortemente in un’amicizia che sopravvive anche dopo l’inevitabile separazione della vita. Due grandi attori Steve Coogan e John C. Reilly, che non sembrano aver fatto sforzi nell’interpretare i due comici, sia per conformazione fisica, sia per naturale gestualità e simpatia insita: bravissimi. Ben scelti tutti gli altri, come Nina Arianda, Shirley Henderson, Danny Huston, Rufus Jones, Stephanie Hyam, Susy Kane, Bentley Kalu, Ella Kenion … Ottima la regia di Jon S. Baird.. Luci e colori ben assortiti, Colonna sonora piacevole, non invasiva. Si esce commossi, ma con una domanda che difficilmente avrà risposte: “A fronte di cartoni animati più o meno violenti, a telefilm più o meno credibili, non sarebbe bello far vedere ai nostri bambini, possibilmente anche a genitori e nonni, i film di Stanlio e Ollio per godere di sane e vere risate?”.