Strade, care e comode strade. Più o Meno.

Pubblicata oggi su QuiArese:

03 settembre 2013 – Con la ripresa di attività, dopo un’estate dal tempo strano, ci sentiamo Più o Meno stanchi rispetto a prima di partire. La sensazione è che le vacanze siano belle, ma il rientro ci stressi. Le mie passeggiate, di “pensionato da salvare”, sono lente e forse aiutano le mie osservazioni. Arese in agosto è da godere: strade deserte, una pace che rilassa la mente e i colori che rallegrano il cuore. Ora, però, non posso far finta di non vedere che qualche problema nella nostra città lo abbiamo. La rubrica cha QuiArese ha voluto creare per le mie osservazioni non vuole criticare, né infierire, sull’operato di chi governa la nostra bella Arese che, però, qualche neo ce l’ha…

Ci sono altri organismi e associazioni che svolgono ruoli politici, collaborativi o distruttivi: noi ci limitiamo a “vedere” quelle piccole cose che ci rendono un po’ più difficile la qualità della vita e a segnalarle a chi può risolvere i problemi e qualche volta a dare qualche suggerimento nella speranza che il bene comune sia sostenibile e ci possa fare contenti Più o Meno. Piccole cose richiedono piccoli miglioramenti: la Qualità si ottiene con i piccoli passi. Allora, cominciamo.

Una domanda che mi sorge spontanea quando passeggio è perché quando vengono realizzate opere civili, edili e servizi (gas, elettricità, acqua, telecomunicazioni…) non si provvede al ripristino delle strade in maniera corretta. Tutti questi lavori penso siano autorizzati e mi chiedo se, quando terminano, viene controllato lo stato delle strade da parte di tecnici che certifichino la qualità dei lavori e la sicurezza per le persone a piedi, in bici o in auto. Non lo chiamerei “collaudo”, ma una verifica delle varie situazioni andrebbe fatta: c’è personale addetto in Comune? Si noti che non si tratta di dissesti stradali dovuti a condizioni climatiche o problemi sismici, ma di lavori programmati che prevedono il ripristino delle condizioni di viabilità e non la creazione di percorsi a ostacoli.

Esempi ne trovo tanti ogni giorno e ho fissato immagini a campione, non potendo inviare al nostro giornale decine di foto. Vediamo insieme. Le foto 1 e 2 qui sotto mostrano piazza 5 Giornate, lato viale dei Tigli e lato via Matteotti: sono stati eseguiti lavori tempo fa e ora la situazione è ben visibile.

Le successive immagini, 3 e 4, si riferiscono a via Volta: anche qui lavori chiaramente per servizi di nuove costruzioni, non rifiniti e in serie:

La foto 5, parcheggio delle Poste, mostra un rallentatore di velocità rovinato dall’installazione di un tombino che crea un dislivello aggiuntivo, con buona pace degli ammortizzatori delle auto. In viale Marietti, la foto 6 è molto esplicativa del problema da me notato: asfalto rifatto almeno tre volte e lo si rileva dalla differente colorazione, ma con nuova buca in crescita.

La foto 7 di via Allende in frazione Valera: lavori di posa di servizi terminati da tempo e ripristino variegato. Pavimentazione, vecchio e nuovo asfalto creano per la strada un’attrazione cromatica: peccato che Valera ancora non viene valorizzata… ma forse tornerò su questo tema in futuro.

Ultima, la foto 8 di via Matteotti lato piazza Dalla Chiesa, con un marciapiede, già stretto, rovinato da tempo. Speriamo che queste note siano d’aiuto all’amministrazione comunale che si sta dimostrando sensibile e impegnata nel risolvere i problemi.

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4 pensieri su “Strade, care e comode strade. Più o Meno.

  1. La differenza tra fare e fare bene è proprio questa: i ripristini sono evidentemente stati eseguiti, ma non bene. In questo modo, col tempo, le magagne saltano fuori creando solchi, buchi, asperità, irregolarità che potrebbero causare problemi soprattutto a ciclisti e motociclisti. I problemi diventeranno più gravi in seguito a nevicate, forti piogge e in generale con l’usura e le escursioni termiche.

  2. da Facebook QuiArese, Gianfranco Vizzotto: I lavori di ripristino e rifacimento dei manti stradali, devono essere realizzati nella stagione più calda possibile. Solo osservando questa accortezza, oltre che grazie alla perizia degli operatori ed all’impiego di buoni materiali, è possibile garantire la durata delle opere per anni e risparmiare significativamente i danari dei cittadini. Questo ed altro, nell’arco del proprio mandato, diventerà cultura per il nostro assessore ai Lavori Pubblici. Ce ne sarà grato.

  3. via mail, da Michele:
    Interessante l’inchiesta sulle strade Aresine!
    A Roma la situazione delle strade, a causa dei continui scavi e ripristini, è molto peggio di Arese!
    Per risolvere la questione basterebbe imporre alle aziende committenti (Telecom Italia, Fastweb, Acea, Italgas, etc.) di ripristinare i lavori a proprie spese una volta che c’è l’evidenza del dissesto degli stessi qualora tali dissesti si verifichino entro i tre anni dai lavori.
    Ciao a tutti

  4. da Facebook QuiArese, MI PIACE: Iules Giulio Buraschi, Antonio Lepore, Maria Dilillo, FabioUfelf Pagani, Roberto Fulciniti, Serenella Costa

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