Ubriacatura di risate ….

Ieri sera, al Teatro Franco Parenti, abbiamo avuto l’occasione di assistere, a prezzo superscontato e su spinta di nostra figlia, che è venuta insieme a noi, alla prima milanese di “Sogno di una notte di mezza sbornia” di Eduardo De Filippo, commedia scritta nel 1936 e liberamente tratta dalla pièce “L’agonia di Schizzo” (1933) di Athos Setti. Il grande artista napoletano, forse ancora mentalmente legato al teatro comico del padre Eduardo Scarpetta, creò questo spettacolo puramente umoristico, una vera farsa diversa dalle sue commedie tragicomiche sulla vita reale, che lo hanno reso grande autore conosciuto in tutto il mondo. E comunque, se si esaminano le varie situazioni e battute, c’è un riferimento al menefreghismo e all’avidità di familiari e amici a fronte della ricchezza, che segue la povertà, dovuta al gioco del Lotto e alla tragedia che aspetta il protagonista. Luca De Filippo, che agli inizi di carriera non ammiravo, ha raggiunto una maturità interpretativa enorme, con una grande mimica: osservandolo, non si può fare a meno di pensare al padre ma ora posso dire che nel suo DNA c’è la bravura della famiglia De Filippo e la napoletanità. Bravi anche gli altri attori, in particolare Carolina Rosi. Bella scenografia, curiosità: forse è la prima volta che mi capita di sentire un applauso dedicato alla scena, all’aprirsi del sipario … Ovviamente lascio a chi andrà a vedere questo spettacolo la curiosità. Ci siamo divertiti …

Foto di F. Gentile da volantino

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