Il ritorno di Woody Allen è veramente di gran livello: con i suoi dialoghi dal ritmo frenetico, le semplici battute che lasciano il segno, scene di una Manhattan che ci fa conoscere sempre di più attraverso le sue pellicole, i colori e la fotografia stupenda di Vittorio Storaro e la colonna sonora pregna di canzoni da piano bar … Ho scritto tutto? No. L’autore e regista conferma la sua bravura attraverso questo suo modo di affrontare l’argomento “amore giovanile” e le sue certezze-incertezze, le forze emotive e le debolezze, l’inesperienza nel prendere decisioni e la volontà di correre dietro la felicità. Sorrisi, tenerezza, riflessioni sulla vita e suoi ruoli assegnati dal destino e dai propri genitori nella società, sull’importanza del matrimonio e i probabili ostacoli (anche il modo di ridere del partner …), sulle scelte di vita. “Una giornata di pioggia a New York” porta lo spettatore in giro per la Città e per locali o Hotel di lusso, sotto un’acqua che fa anche da colonna sonora, non invadente. Alcuni scambi di parole colpiscono, come, se ricordo bene: “Il tempo è come un treno che va … di seconda classe: scomodo …” oppure : “La vita reale è per chi non sa fare di meglio” e, infine, la riflessione del giovane fumatore protagonista sull’aver comprato un bocchino per fumare, “cosi’ allontana l’enfisema e il cancro che prima o poi arriveranno … “. Bravi i giovani attori Timothée Chalamet, Elle Fanning, Selena Gomez, e conferme per Jude Law, Diego Luna, Liev Schreiber … Ottima interpretazione, poi, della pioggia, protagonista importante e legato al “destino” che è il tema base del film. Si torna a casa con una piacevole sensazione di gioventù regalataci da un ottantenne regista – artista che ci fa anche pensare con un semplice dialogo del film: “Piango sia ai matrimoni che ai funerali. Per lo stesso motivo”. Grande, no?
Locandina da internet
Un pensiero su “Un giorno di pioggia a N.Y.: piacevole romanticismo”
da Facebook, MI PIACE: Giovanni Venditto, Angela