Una mattinata sanitaria.

Oggi il “Pensionato” è stato noleggiato per una visita della moglie presso un noto Ospedale milanese. Appuntamento alle 11,30. Partenza da casa alle 9,30 con arrivo in quasi centro alle 10. Giro cerca- parcheggio fino alle 1o,50. Accettazione ore 11. In Reparto alle 11,10.  Meno male che una volontaria, sorriso sulle labbra e  camice bianco, ci ha fatto compagnia nel corridoio di attesa, parlandoci di viaggi e tortellini emiliani (da non preparare mai col sugo ma esclusivamente in brodo!). Appetito incredibile. Una voglia di abbandonare ex fidanzata, medici e infermiere e rifugiarmi in una trattoria … Poi un distinto signore in camice lindo ed occhialini ci ha chiamato. Visita alle 13,20 e uscita ore 13,50. Ripartenza dal parcheggio: ore 14,20.

Contenta la mia signora: “Caro, mi sento sollevata …”.

“Io mi sento più leggero!”.

L’efficienza milanese: cura della salute e dieta forzata.

3 pensieri su “Una mattinata sanitaria.

  1. Grazie per gli auguri a mio figlio. Concordo con te, è vero, a Napoli come al sud, ci sono anche numerose eccellenze nel campo medico. Sono stato al Pronto soccorso del Caldarelli, la più grande struttura ospedaliera del sud, ma sono stato anche al Pronto Soccorso del Niguarda. Devo dire che al Caldarelli i medici lavoravano alacremente in un’ambiente ben più “difficile” dell’analogo ambiente che ho riscontrato al Niguarda, ove una maggior organizzazione della struttura, un maggior rispetto per le regole da parte del pubblico, certamente aiutavano i medici a far meglio il proprio lavoro. Va comunque fatto un elogio a quei medici del Caldarelli che, nella confusione creata dai malati e dai loro familiari, riescono ad ottenere ottimi risultati.

  2. Benvenuti al Sud, cioè al Nord, cioè in Italia …. Il nostro è un Paese da fare ancora, Carlo. Capisco il tuo rimpianto verso le strutture lombarde, ma so che a Napoli ci sono anche delle eccellenze come al Nord casi di Malasanità, per cui bisogna pensare che quando ci si ammala è una lotteria, dipende da dove sei, dove ti portano, quali medici ti prendono in carico e chi si premura per aiutarti … Comunque, auguri per Luca.

  3. MIo figlio Luca che lavora a Milano, di passaggio qui al sud ha avuto un problema agli occhi. Accompagnato da me al Pronto Soccorso di un noto ospedale del luogo è stato visitato nel giro di poco tempo e la sua infezione agli occhi giudicata non urgente (€ 50 di ticket). Tornato a Milano nel persitere dell’infezione è stato portato, da me, al Pronto soccorso di un noto ospedale di Bollate, ove è stata diagnosticata, con velati giudizi circa l’operato del medico precedente, una grave infezione agli occhi (fortunatamente in via di guarigione) (codice verde – niente Ticket) ……………. Viva il federalismo.
    A proposito…… ed ora che anche in Veneto c’è un buco nella sanità (130 milioni di euro) a chi daranno la colpa, ai comunisti o agli sfaticati del sud ? aumenteranno anche li i ticket …. vedremo?

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