Come ogni mese, è arrivato alla cassetta postale il periodico locale “La Torrazza”. Per la solita fame di informazione, ho cominciato a leggere e in terza pagina ho scoperto l’intervista ai fondatori di Qui Arese, il giornale on line con cui collaboro da qualche anno. L’intervistatore si complimentava per il successo di Qui Arese e gli stessi Responsabili hanno spiegato che inizialmente non si aspettavano un così elevato numero di lettori, giustificato dal fatto che si sentiva l’esigenza di avere notizie aggiornate a fronte di periodici mensili o settimanali, meno dinamici e spesso legati alla politica o alle istituzioni … Un rapporto, il mio, con questo giornale iniziato per la passione che ho per la scrittura fin da ragazzo, basato sulla stesura di un testo che nasce osservando la realtà quotidiana che mi circonda, e il conseguente invio, via mail, alla Redazione che pubblica. Non ho ancora conosciuto personalmente né i fondatori, né i redattori e segnali di apprezzamento li ho avuti dai lettori aresini che commentano la rubrica “Più o Meno” o dai ringraziamenti via mail dei Responsabili. Tanto meno, ne ricevo guadagni “materiali” . La soddisfazione, quindi, che ho avuto leggendo l’intervista, è che Galvani e Lunazzi hanno voluto citarmi come esempio “spontaneo” di collaborazione. Abituato a collezionare lettere di encomio da Aziende e Ministero presso cui ho lavorato ( … ma non scatti di carriera o stipendio …), conserverò anche questa nota, come esempio di “morale soddisfazione” per la mia passione, il mio impegno, la mia ,spero, coerenza. Un “tesoro di ricordi” che conservo per me, per la mia famiglia, per gli amici che da tempo mi… sopportano. E per i lettori e per Qui Arese che io ringrazio per la “vivacità” che mi regalano: come Pensionato da salvare non vedevo spiragli e questo piccolo impegno mi regala qualche gioia … Più o Meno …
Sei bravo, caro Frank, i riscontri che hai avuto, le soddisfazioni hanno convinto persino te di questo. Riesci a trasferire insieme alla notizia anche le emozioni che hai provato, il tutto condito da una splendida ironia … che non guasta mai, anzi, alleggerisce ciò che è troppo serio e rende piacevole ciò che potrebbe essere troppo ridanciano. Ti leggiamo sempre molto, molto volentieri, la schiera dei tuoi lettori sono certo che sia più lunga di quanto si possa immaginare…
da Facebook, Enzo Magliozzi: bravo, complimenti
via mail da Michele: Caro Franco, alla lunga la coerenza e la bravura, in qualche modo, sono riconosciute! Bravo! Continua così…..
Gianni: purtroppo il mio carattere non è buono per fare il politico. Sarei subito “allontanato”. Mi successe tanti anni fa: tentai di far parte di un sindacato, ma alla prima riunione dove dovevano decidere con la Dirigenza Aziendale per certe assegnazioni, mi invitarono a uscire. Non rientrai più. Su di me ebbe lo stesso effetto di quando, ragazzino a scuola con i compagni avevo “provato” le prime sigarette. ne avevo anche comprato per qualche mese. Un giorno mi chiesi: “Ma a che serve fumare?” Gettai la sigaretta. Non ho più fumato!
se è per questo non abbiamo ricevuto compensi neanche quando scrivevamo e recitavamo ed io neanche dalla politica, anzi in questi giorni vogliono riapriree la sede del pd nel mio quartiere e mi hanno chiesto un contributo mensile. La nostra vita come vedi è stata tutta stat incentrata sul risparmio…..altrui.
comunque complimenti sempre per il tuo impegno civile che avrebbe meritato la tua decisione di scendere in politica.