La Direzione di questa catena di Supermercati, deve chiedere scusa ai Napoletani che non credo siano pochi nella sua clientela e potrebbero anche decidere di cambiare preferenza verso i propri fornitori. Ci sono tanti altri Supermercati e certamente sentirsi chiamare “ladri” non fa piacere a tutti quei Clienti onesti che contribuiscono con spese onestamente pagate, buona percentuale di stipendi o pensioni,, alla crescita di una catena che si è sempre vantata di essere attenta al “sociale”. Il link qui sotto spiega il fatto:
da Facebook, Tina D’Apice: Mi sento profondamente offesa. Faccio bene a nn andare all’Esselunga.
da Facebook, Roby Bosio: Il termine, usato tra le virgolette, sta ad indicare un truffatore generico, secondo il noto luogo comune. Ora, sono daccordo che affiggere un tale cartello sia una cagata pazzesca ma allo stesso tempo, sfido chi si indigna e si erge a paladino (PALESANDOLO PUBBLICAMENTE) ad affermare in tutta onestà di non essere mai caduto nella trappola di luoghi comuni di questo tipo, magari verso i cinesi o i loro prodotti, magari verso i tedeschi e i sandali con calzino o verso francesi e inglesi e la rarità dei bidet o verso veneti, alcol e bestemmie o chi più ne ha più ne metta.
da Facebook, Maria Migliaccio: A) lo dico sempre che il razzismo non muore mai
B) faccio bene a non andare all’ S lunga!
da Facebook, Antonio Vatrella: Grave errore dare posizioni con un minimo di responsabilità a chi non sa usare il cervello. Chiaramente più una leggerezza che un atto di razzismo.
da Facebook, MI PIACE: Gianluca Rossi
Bene. Arrivate le scuse, leggi:
http://milano.fanpage.it/attenti-ai-napoletani-esselunga-siamo-rammaricati-il-responsabile-e-stato-sospeso/
Stiamo sempre attenti a non essere offensivi anche senza volerlo, quando parliamo del più e del meno con persone che potrebbero anche essere suscettibili e interpretare male una nostra frase, cerchiamo sempre di fare trasparire l’educazione che , grazie a Dio, i nostri genitori ci hanno inculcato e noi, a nostra volta, facciamo di tutto per trasferirla ai figli e ai nipoti, in modo tale da contribuire a creare un ambiente sereno e se possibile rilassato, nelle relazioni che intratteniamo tra amici e parenti e ambienti di lavoro e di svago. Ancora di più lo siamo quando le parole diventano scritti, mail, sms, discussioni sui blog, che una volta inoltrati sono prova di quanto abbiamo detto. Possibile, mi chiedo, che si arrivi a offendere tanto spudoratamente, mediante caratteri cubitali, da parte di catene commerciali che sui clienti ci campano, non solo, ma ci fanno campare anche il personale che vi lavora e che, in questo modo, rischia di essere associato a quelle dichiarazioni! Dovrebbero sempre ricercare il modo di trasferire l’informazione in modo da non colpevolizzare categorie di persone, dove insieme a pochi mariuoli ci sono tantissime persone oneste che spesso, per essere coerenti con la loro onestà, e per essere seminatori di pace, evitano discussioni e litigi che a volte sarebbe giusto fare.
L’ho sentito adesso su La7: la sua casa, ha detto, va da Nord a Sud … Pazzesco.
da Facebook, Gennaro Marquez: Caro Francesco, siamo un finto popolo democratico, che in realtà vomita odio e razzismo ad ogni occasione. Questo cartello è anche la conseguenza dell’odio seminato da Salvini, che però adesso è a Napoli per raccogliere consensi, definendo i napoletani tutta gente “perbene”.