Vieni via con me

La buona televisione esiste. Chi ha visto VIENI VIA CON ME ha capito come senza gossip e spazzatura, senza Grande Fratello o Uomini e Donne, si può “crescere”, pensare, riflettere, conoscere, imparare e gustare l’arte della recitazione e del canto. Quando la democrazia vince sul personalismo e gli artisti possono esprimersi al massimo delle loro capacità, un vero piacere prende il telespettatore perché si rende conto che ha visto e sentito “cose reali”, fatti accaduti e sentimento. Lo spettacolo è scivolato come l’acqua limpida di un ruscello, senza inquinamenti. Si può essere d’accordo o meno con certi concetti o con alcune frasi: fa parte del gusto dei singoli. La cosa bella dello show di Rai Tre è stata la vera possibilità di scegliere e apprezzare o meno le varie proposte, senza grida, senza litigi, senza oscenità gratuite. Chi se ne frega dell’auditel, che comunque è stato un record. Forse è questo un passo verso la televisione di qualità!

(Pubblicata da DNews Roma il 16 nov 2010 a pag.10)

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